06 maggio, 2006

Heart of Gold



Mentre tornavo dal mare l'altro giorno mi arriva un SMS: "sfoglio una rivista e trovo la foto di un vecchio con triplo mento e cappello nero: Neil Young. Però sembra felice". A scrivermi è una delle mie Amiche Storiche, ex-compagna di banco e come me storica adepta del culto Youngiano. Mi viene da ridere, ripenso a quando chiamavamo Neil Young "il Motore Immobile"...
Tutto cominciò in quinta ginnasio, con Southern man nella versione live di Four Way Street insieme a Crosby Stills e Nash, registrata dalla radio su una vecchia cassetta e da lì ascoltata e riascoltata all’inverosimile. Quando in terza media mi avevano prestato Harvest non era ancora scattata la passione: troppo ripulito! mancava l’emozione più grezza, viscerale... quei brividi che avrei poi cercato nei solchi a 33 giri della sua discografia, soprattutto quella dei suoi momenti più inquieti (Time fades away, On the beach, Tonight’s the night), nei punti in cui La Voce si faceva più spezzata, più vibrante. Brividi che sacralmente condividevo con la mia compagna di banco e con l'altra adepta del culto che si riconoscerà leggendo, insieme al traffico sottobanco di LP, all'incollaggio rituale di ritagli di Rockstar e Ciao 2001 sul diario scolastico, allo studio minuzioso dei testi (che mi hanno insegnato l'inglese molto più che la scuola).
Nel giro di un anno avevo comprato tutti i suoi dischi fino ad allora usciti. Era il 1980. Poi cominciò a fare cose strane... ballate filo-USA, proprio mentre veniva eletto Ronald Reagan!! Uso di vocoder e sintetizzatori, revival rockabilly, jazz, country del più reazionario.
Ad ogni nuova uscita era come se ci pestasse i piedi, ci chiedevamo sgomenti: “Perché?”.
Evitai la crisi d'astinenza solo grazie al canale delle mitiche “fanzines” specializzate, che spacciavano registrazioni illegali dei suoi concerti con il rarissimo inedito o quella particolare versione del tale pezzo cantata in un certo modo: la droga mi arrivava contrassegno, in buste con la plastica a bolli.
In seguito si è saputo che in quel periodo Neil Young stava vivendo gravi problemi familiari. Secondo me però un po’ di umorismo sadico in quegli esperimenti musicali c’era, una vena d'ironia sottilmente diabolica l'ha sempre avuta.
Negli anni '90 è tornato al suo rock grezzo e sincero e a fare da papà adottivo ai vari Dream Syndacate, Pearl Jam, Nirvana etc. Ha anche avuto un aneurisma ma se l'è cavata bene. Ora ha fatto un disco contro Bush e la guerra, e sta per uscire un film di Jonathan Demme sui suoi ultimi concerti, intitolato "Heart of Gold". Le cose degli ultimi anni le ho ascoltate poco...però quando mi succede all’improvviso di riconoscere alla radio La Voce è come se la riscoprissi nel mio sangue, dentro le mie cellule, che in qualche modo ha nutrito.

25 Comments:

Blogger artemisia said...

MI HAI FREGATO L'IDEA PER UN POST, e per questo pagherai!!!!

In fondo c'era da aspettarselo...va bene, ti perdono. Inutile dire chi era la terza adepta. :P

L'ho visto l'altro giorno in un'intervista in tv, devo dire che non era poi uno sfacelo, lo sguardo era sempre quello dei nostri ritagli di diario. Presa dalla nostalgia sono andata a comprarmi un CD, greatest hits. Non l'avevo quasi più riascoltato dai tempi dei miei LP che sono tutti rimasti in Italia...è stata una sensazione stranissima...molto forte. Ho capito perchè a quei tempi mi ci fossi così fissata, ho capito perfettamente cosa ci trovavo...riascoltando "Cowgirl in the sand"...è semplicemente bellissima. I brividi me li dà ancora...

Dimentichiamo cos'ha fatto dopo e ricordiamoci cosa ci ha dato, che non è poco.

(Ciao 2001!!! Sai che proprio l'altro giorno ci pensavo e non riuscivo a ricordarmi il titolo...)

3:47 PM, maggio 06, 2006  
Blogger lophelia said...

Temevo qualcosa del genere...ma sarebbe interessante sentire la tua versione, anche se capisco che non c'è più lo stesso gusto...
anch'io ultimamente ripensavo proprio a Cowgirl in the sand in particolare...sì, è bellissima.

8:45 PM, maggio 06, 2006  
Blogger gidibao said...

Ricordo la gioia che provai la prima volta che riuscii a suonare la tristissima "The Needle and the damage done" dedicata da Young all'amico chitarrista Danny Whitten che in seguito morirà di droga...
Da qualche parte, in cantina, ho ancora l'LP Harvest, sicuramente tutto consumato per le centinaia di volte che l'ho ascoltato :-)
Oggi, ho la casa piena zeppa di cd: ammetto, il vinile, un po', mi manca.
Ciao 2001, quanto tempo! lo compravo sempre anch'io :-)
Ma perdonate la domanda Signore...
in quegli anni, io ero un ragazzino e quando uscì Harvest avevo dieci anni, mese più, mese meno! Ma Voi, quando avete iniziato, eravate al micro-nido?

un abbraccione,

gidibao :-)

11:44 PM, maggio 06, 2006  
Blogger artemisia said...

Caro, carissimo Gidibao!! Io l'avevo capito che anche tu eri uno dei nostri!
Ciao 2001, tu quoque!

Dunque noi siamo giovanissime, praticamente adolescenti. All'epoca della passione per N.Y. i dischi erano già vecchiotti...Lophelia aiutami...

11:55 PM, maggio 06, 2006  
Blogger gidibao said...

Adesso non venitemi a dire che gurdavate anche Gulp! Fumetti in tv, Oggi, le Comiche e Maga Maghella...

Comunque sia, per Voi Signore, il Tempo non lascia traccia al suo passaggio...

gidiold

12:29 AM, maggio 07, 2006  
Blogger artemisia said...

Fumetti in tv...ma non era quello con le Sturmtruppen? E Bombolo?

Oggi le Comiche, certo, il sabato verso l'una, mentre si buttava la pasta...in bianco e nero naturalmente!

Bello scoprire che in rete non ci sono solo trentenni ma anche Gidiold e Vecchie Marchese...Lophelia naturalmente è più giovane, sai lei ha fatto la primina!

8:33 AM, maggio 07, 2006  
Blogger artemisia said...

Naturalmente intendevo Gongolo, non Bombolo. E Cattivik.

12:08 PM, maggio 07, 2006  
Blogger gidibao said...

e al martedì, Mister Magoo...

ma c'eri anche tu?... :-)

Grande artemisia! ;-)

un abbraccione,

gidibipbip

1:10 PM, maggio 07, 2006  
Blogger lophelia said...

Scusate il ritardo...certo, -Fumetti in TV era Supergulp, no? "e l'ultimo chiuda la porta..."
e Stanlio e Ollio in bianco e nero il sabato a pranzo dai nonni, e il pomeriggio c'era il Dirodorlando...Maga Maghella mi sfugge, in compenso ricordo la pubblicità degli Incontentabili!
Non c'è problema, anche se la mia età non è nel profilo l'ho svelata
nei commenti al post "il libro da passeggio"...
ma alla fine potremmo dire con Eraclito che "una stessa cosa, dentro di noi, sono vivente e morto e desto e dormiente e giovane e vecchio"...:P

1:21 PM, maggio 07, 2006  
Blogger Myrea said...

A casa mia, sbriciando nella collezione di dischi, ho trovato Harvest. Ora tocca documentarmi sul resto degli album.

3:25 PM, maggio 07, 2006  
Blogger artemisia said...

@Lophelia: Maga Maghella, maga maghella, se ti va brutta, se ti va bella...ma come non ti ricordi?

L'età è solo una cifra, ma questo si capisce purtroppo solo dopo i quaranta.

@Miss Piperita: Harvest è sempre l'inizio, per tutti. Buon ascolto!

@Gidigoo: come dimenticare...lo guardavi Chissà chi lo sa?

3:39 PM, maggio 07, 2006  
Blogger gidibao said...

Ogni sabato, ore 17:45...
"Squillino le trombe, entrino le squadre" diceva il mitico Febo Conti! dagli studi RAI di Corso Sempione a Milano...

Ah, la gioventù! :-))))))

gidiquiz ;-)

4:15 PM, maggio 07, 2006  
Blogger artemisia said...

Nooo...incredibile, questa non me la ricordavo, squillino le trombe...è una delle prime cose che mi ricordo in tv, ma allora ero veramente piccola.

Gidistorico!

5:24 PM, maggio 07, 2006  
Blogger gidibao said...

gidiold...

6:23 PM, maggio 07, 2006  
Blogger lophelia said...

@Miss Piperita: molti dei vecchi album sono su CD a 10 euro, dopo Harvest ti consiglierei "After the gold rush" e "Rust never sleeps"...e poi se sei coraggiosa quelli che nomino nel post. Dai gusti musicali che leggo nel tuo profilo ti dovrebbero piacere!! A presto...

@Artemisia e Gidibao: Maga Maghella proprio no. Piuttosto "Rischiatutto" e "Le prove tecniche di trasmissione" che però forse erano una perversione solo mia...

10:52 PM, maggio 07, 2006  
Blogger Myrea said...

Sì, in effetti è così ;-) poi Harvest l'ho trovato molto bello.
Grazie per i consigli.

11:37 AM, maggio 08, 2006  
Blogger Fabio said...

Oggi ero alla Virgin di Oxford Street, qui a Londra e ho visto che vendono tutti i sui dischi migliori a 5 pounds. Lo dico cosi', in caso qualcuno capitasse da queste parti. Alla lista che fai Lophelia aggiungerei anche "Everybody knows this is nowhere" (quello con in copertina Neil appoggiato a un albero con vicino a se' un cagnetto, che contiene 2 tra i suoi brani che preferisco: "Cinnamon girl" e "Down by the river"). Credo che sia uscito nel 1969 o 1970, subito dopo lo scioglimento dei Buffalo Springfield.

7:06 PM, maggio 08, 2006  
Blogger artemisia said...

Grazie del consiglio Fabio.

9:07 AM, maggio 09, 2006  
Blogger lophelia said...

Ciao Fabio, onorata di ospitare una voce di Radio Popolare che ascolto spesso in Network da Firenze...è vero, anche "Everybody knows..." è bello, uscì dopo "Neil Young", album di cui non si ricorda nessuno, appesantito da arrangiamenti che penalizzavano la voce (unica perla: Last trip to Tulsa, conosci?)
Ma ora che ci penso anche "Zuma" era bellissimo...con "Cortez the killer"...basta, consiglio TUTTO fino al 1980, da lì in avanti è solo per inguaribili young-addicted.

9:41 AM, maggio 09, 2006  
Blogger Fabio said...

Proprio cosi', anch'io trovo il primo album di Neil Young abbastanza pesante: non lo ascolto da anni. Ah e mi e' venuta in mente un'altra perla, "On the beach" del 1975. Viene considerato un album minore, ma non lo e' affatto. La seconda facciata, anzi, e' tra le cose migliori di Neil. Lo conosci? Condividi il mio parere? Poi come dici tu, difficile trovare un disco brutto di Neil fino al 1980. E comunque, anche "Prairie wind" e "Living with war" a me piacciono abbastanza.

8:51 PM, maggio 09, 2006  
Blogger lophelia said...

"On the beach" ce l'avevo addirittura doppio, non so perché (poi uno l'ho regalato)...demenzialmente mi emozionava il fatto che all'interno della busta di cartone fosse stampato il disegno che compariva sull'ombrellone della copertina...mi piace molto, forse "motion picture" meno ma sul lato A c'è "Revolution blues" che è sempre stata una delle mie preferite. Però del periodo cupo il mio preferito è "Tonight's the night"...pezzi tutti diversi tra loro ma con quell'energia grezza...e la voce che si spezza in Mellow my mind: "I've been down the road and I've come back, lonesome whistle in the railroad track..."
Tra i meno conosciuti anche "Time fades away" a me piace molto. E poi anche se "American Stars'n'bars" è discontinuo c'è Like an hurricane...e quella perla trascurata che è Will to love..."It has often been my dream to live with one who wasn't there"...
comunque sono stata capace di trovare piccole perle anche negli album più assurdi, almeno mi convincevo di trovarle.
Fino a "Life" ho tutto e anche di più considerando bootlegs e nastri illegali. Dopo ho diverse cose compreso "Prairie wind" ma non le ho mai imparate a memoria, non le ho storicizzate bene...
e dal vivo l'hai mai visto? Io Viareggio 1982 (40.000) e Firenze 1987 (solo 7.000 infatti ero in primissima fila!)
(questo post è pericoloso, io potrei andare avanti ad libitum...)

11:27 PM, maggio 09, 2006  
Blogger Fabio said...

Si' credo che questo post potrebbe non finire mai. L'ultima volta che l'ho visto dal vivo sembrava un po' una delusione. Suono' due anni fa all'Hammersmith Apollo (teatro ne' grande ne' piccolo, dove ho visto anche Dylan, Lou Reed e molti altri) e decise di fare per intero e senza annunciarlo quell'obbrobrio che e' Greendale (quando Neil Young decide di fare un disco brutto riesce benissimo nel suo intento). Il pubblico, me compreso, dopo un quarto d'ora inizio' a sbadigliare. Dopo quel supplizio, meta' parlato meta' cantato, Neil rientro' e inizio' a snocciolare tutti i classici degli anni '70, da "Old man" a "The needle and the damage done" fino a "Like a hurricane" suonato al pump organ. Uscii che avevo le lacrime agli occhi per la commozione.

12:58 PM, maggio 10, 2006  
Blogger lophelia said...

L'avevo detto che è diabolico, ulteriore conferma...

6:04 PM, maggio 10, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Il tuo post lo potrei avere scritto
io che altro aggiungere. Neil ce l'ho nel sangue , per anni l'ho abbandonato ..l'ho ritrivato nel 2001 al bellissimo concerto di Lucca. Adesso l'ascolto spesso, è la musica con cui sono cresciuto . Adesso sono vicino ai 50 però mi emoziona sempre prendere la mia Gibson e strimpellare le sue canzoni. Il mio Album preferito : On the Beach.

5:25 PM, giugno 10, 2008  
Blogger lophelia said...

anonimo: grazie per la condivisione di questo tema vitale. Andrai a vederlo a Firenze in giugno? Io mi sa di no, "mi accontento" dei ricordi di Viareggio 1982 e Firenze 1987. Ormai è una parte di me e nessuno lo può rimuovere, come ben sappiamo (invidia, sai suonare la chitarra!! ci provai a 14 anni ma desistetti dopo i primi accordi di Bella Ciao e The needle...)

8:43 AM, giugno 11, 2008  

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