Le città invivibili
Giacomo Costa, "Atto 8"
Castello, alla periferia nordovest di Firenze, sembra stata scelta come destinazione per il nuovo stadio della Fiorentina. L'assessore alla cultura, lasciatosi sfuggire pubblicamente un colorito commento di disapprovazione, è stato immediatamente invitato a dimettersi.
Per quello che posso vedere dal mio punto di vista di abitante sulla già affollatissima direttrice Firenze-Castello, le conseguenze su ambiente, mobilità e vivibilità saranno nefaste.
In vent'anni Firenze non è riuscita a costruire un centro di arte contemporanea, pur avendo già pronta la sede di destinazione. Possiamo scommettere che qui il progetto non troverà ostacoli, e se li troverà saranno immediatamente rimossi, come l'assessore di cui sopra.
Per quello che posso vedere dal mio punto di vista di abitante sulla già affollatissima direttrice Firenze-Castello, le conseguenze su ambiente, mobilità e vivibilità saranno nefaste.
In vent'anni Firenze non è riuscita a costruire un centro di arte contemporanea, pur avendo già pronta la sede di destinazione. Possiamo scommettere che qui il progetto non troverà ostacoli, e se li troverà saranno immediatamente rimossi, come l'assessore di cui sopra.
(l'unica gioia che mi dà questo post è l'avervi mostrato un'immagine di Giacomo Costa. Se però l'autore non gradisse di vedersi accostato a sì vili questioni sono pronta a toglierla)
15 Comments:
Aprano tutti gli stadi che vogliono, purche' non chiudano il cinemino. C'e' ancora, a proposito? Grandissimo il commento dell'assessore.
fabio: ti pensavo scrivendo questo post...tu sai di che luoghi si parla!
il cinemino resiste, per ora...
Gozzini sindaco subito!
ecco l'autore...!
sono contento di essere accostato a tali questioni ed effettivamente il mio atto n.8 sembra una sorta di sogno premonitore...ma ti giuro...non è colpa mia!!!
non so chi abbia risposto per me, ma purtroppo la vedo in modo opposto. Siamo in presenza di una palese violazione dei diritti dell'immagine stessa, che soffre vedendosi paragonata ad uno scenario neanche troppo fantascientifico tristemente partorito da menti prive di immaginazione.
Tutto ciò comunque mi dà un'idea per un prossimo lavoro: un rendering delle zone Campo di Marte-Settignano con al centro un enorme termovalorizzatore.
e beati voi che c'avete l'assessore, qui nessuno dice nulla, l'opposizione non esiste (do you remember ferrante?) e in men che non si dica: "stiamo cantierando!"...
caro "vero autore" anonimo,
mi fa molto piacere che lei voglia essere me...lo trovo molto lusinghiero anche se mi duole il fatto che lei non lo sia...
Circa i rendering...può mandarmeli alla mia mail, anche se il termovalorizzatore non mi attrae particolarmente, tanto meno campo di marte e settignano dove nell'uno abito io e nell'altro mio padre e poco mi ispirano per i miei lavori:
giacomocosta.com@gmail.com
lophelia, grazie ancora di aver scelto una mia foto e non ascoltar gli anonimi e le palesi violazioni,
un caro saluto.
Giacomo Costa.
che dire...mi sembra di aver evocato il genio della lampada!
e pensare che avevo intenzione di fare un test per scoprire se e quale dei due fosse il vero giacomo, ponendo un quesito a cui solo lui poteva rispondere...
sono io ad essere lusingata.
Francesco: peccato che qui il dissenziente non facesse parte dell'opposizione-minoranza...il che non ci rende affatto beati, anzi!
beh almeno un dissenziente ce l'avete da qualche parte, qui sul massacro che avverrà nei prossimi anni, fino all'Expo, l'unico dissenziente pare sia Celentano...
detto ciò in un paese in cui esistono due maggioranze compatte che non ammettono incrinature al loro interno e una, chiamiamola così, "minoranza silenziosa", un dissenziente qualunque è sempre benvenuto.
e d'altronde lo sapete, io ho sempre avuto un debole per Celentano!
francesco: a parte aver comprato il dvd di Yuppi du perché mi ricorda quando ero piccola, con il celentano dissenziente non riesco proprio a simpatizzare.
Questa cosa dei due giacomi è splendida, poteva capitare solo da te.
Pirandelliana.
arte: ma direi poteva capitare in tutta la rete, dove infatti càpita quotidianamente che la gente si spacci per ciò che non è.
beh certo non è il massimo come dissenziente Celentano.
tuttavia il fatto è che gli altri dissenzienti o appartengono alla "minoranza silenziosa" oppure sono silenziati e/o oscurati dai media.
almeno quando Celentano parla o straparla la sua opinione viene riportata.
è un po' lo stesso meccanismo che porta gente come grillo e guzzanti a diventare i paladini della sinistra.
o quando, per tornare a Milano, si parlava del "compagno" Martini riferendosi al cardinale.
è che se parla il cardinale la stampa lo riferisce ma se invece le stesse cose le dice, magari mesi prima, un qualsiasi consigliere comunale di Rifondazione o dei Verdi nessuno lo sa e nessuno li caga.
idem per i due comici succitati, che entrambi si guardano bene dal mettersi fuori dal sistema, inispecie quello economico, e spostano tutta l'attenzione su questioni alla fine irrilevanti.
lo dimostra il fatto che lei ha appena ricevuto un bel non-luogo a procedere per la sua "coraggiosissima" performance in Piazza Navona, rischiava -pensate un po' di essere incriminata per il gravissimo reato di "vilipendio di capo di stato estero" o qualcosa del genere, e lui se ne sta bello zitto, sia sul caso Alitalia, sia sul fatto che, grazie anche alla sua giornata sul tema dell'informazione, adesso una ventina di testate giornalistiche non legate ai partiti e gestite da cooperative di giornalisti, rischiano di chiudere da un giorno all'altro a causa del mancato introito dei finanziamenti statali causato dalla finanziaria di tremonti.
bell'utilità questi due dissenzienti!
io alla fine preferisco Celentano, almeno mi è simpatico, è un istrione geniale e mi ricorda l'infanzia.
francesco: grazie della tua analisi che tenderei a condividere. Salvo il fatto che se l'opinione di questi personaggi viene riportata è proprio perché alla fine non smuove niente.
Anche perché, come tu giustamente sottolinei, si guardano bene dal mettersi fuori dal sistema.
Soprattutto: il dissenso che può passare dai canali di informazione più diffusi è automaticamente depotenziato alla radice - non verrà mai riportato dalla tv qualcosa di destabilizzante. Quanto a Grillo, diffido istintivamente di lui come di tutti i trascinatori di folle. Se ci sarà una rivoluzione non credo che sarà lui a guidarla.
I miei colleghi della radio fanno informazione dissenziente da 30 anni - ma la fanno in modo serio e quindi continuano a seguirli soltanto i soliti. Se fanno una causa alla radio, la radio e' semplicemente costretta a chiudere, quindi non credo si possano permettere certi vaffa di qua e di la'. A me una volta e' scappata l'espressione "il pagliaccio di Arcore" e mi hanno fatto notare che avevo messo a rischio il lavoro di tutti.
Attenzione ai dissenzienti all'interno del sistema, insomma - cioe' concordo con voi, forse bastava dire questo.
sto pensando molto al senso delle tue parole. Se in tv il dissenso non può essere serio, in una radio come la tua proprio perché è serio non può esprimersi senza censure - pena la censura totale.
D'altra parte chi si esprime fuori dal sistema non se lo fila nessuno. Eppure ci deve essere una terza via...
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