20 novembre, 2013

Final countdown

Dunque è iniziato il conto alla rovescia. Eliminerò questo blog. Diverse le motivazioni: una è che proprio il concetto di identità virtuale inizia a sembrarmi una propaggine scomoda e fuori controllo (con questo, non dico che sarò capace di rinunciarvi del tutto: ma ridurre le estensioni di sé e i contenuti sparsi in giro sì). Stasera poi ho scoperto che esiste un blog quasi omonimo al mio (distinto solo dalla particella "me" prima del nome, per il resto uguale e pure lui su blogspot) di una appassionata di fotografia che sta nella mia regione. Mi pare decisamente più attivo del mio: e quindi "largo ai giovani". Altra motivazione è comunque l'impossibilità di tutelare le proprie foto da furti e riutilizzi in rete - vi dico solo che c'è gente che usa foto altrui per farsi i profili su siti di incontri, e ho detto tutto. Insomma, il tempo di salvarlo in pdf per affetto, dopodiché Fotosensibile e Lophelia spariranno. E' stato bello comunque, davvero. E vi ringrazio, tutti/e, per questo.

08 settembre, 2013

prove tecniche di trasmissione

sono rientrata nel mio account.
che stress.
tentata di distruggere tutto....

20 giugno, 2012

Notturno indiano


" Che cosa faceva a Calcutta? "
" Fotografavo l'abiezione ", rispose Christine.
" Come sarebbe? "
" La miseria ", disse lei, " la degradazione, l'orrore, lo chiami come preferisce ".
" Perché lo ha fatto? "
" E' il mio mestiere ", disse lei, " mi pagano per questo ".
Fece un gesto che forse significava rassegnazione alla professione della sua vita, e poi mi chiese: " lei è mai stato a Calcutta? "
Scossi la testa. " Non ci vada ", disse Christine, " non faccia mai questo errore ".
" Pensavo che una persona come lei pensasse che nella vita bisogna vedere il più possibile ".
" No " disse lei convinta, " Bisogna vedere il meno possibile ".


Antonio Tabucchi, Notturno Indiano
(un grazie a Piepalmi, che mi ha fatto finalmente decidere a leggerlo)

05 giugno, 2012

Esistere, a prescindere.

"fin da subito bisogna assaporarsi, esistere a prescindere dai progetti di vita che stiamo perseguendo, per lasciar spazio alla perduta contemplazione del presente."

da "Non più servi" di Michele Poli, sui suicidi per la crisi, su XXD Rivista di varia donnità, n. 16

14 aprile, 2012

Lascia che sia respiro

Oggi vi regalo una pratica di respirazione che a me in passato è servito molto, e ancora oggi quando sono stressata mi è di aiuto.
La spiegazione è lunga, ma "è molto semplice."

"Sukha pranayama  - Come ottenere armonia, energia, calma ed autocontrollo con il  una facile pratica di respirazione

La parola sanscrita sukha indica qualcosa di attinente al piacere alla gioia o alla felicità. La traduzione corretta di Sukha pranayama potrebbe essere: controllo (ayama) del soffio vitale (prana) in modo piacevole o anche facile (sukha), mentre correntemente sono utilizzati i termini “respirazione” piacevole o facile.
Premetto allora che questi esercizi devono essere eseguiti senza sforzo eccessivo e con dolcezza. Per praticare il pranayama durante le sedute di yoga, in generale, si sceglie una posizione di meditazione come il loto (padma-asana) o la postura del perfetto yogin (siddha-asana) in caso di difficoltà, tuttavia, piuttosto che non praticare, si può stare seduti normalmente, anche su una sedia. Importante però è di avere colonna vertebrale, collo e testa ben allineati in verticale e una volta ottenuta la migliore posizione possibile è bene rimanere immobili fino al termine della pratica.
Un atto respiratorio completo consta di tre fasi: inspirazione (puraka), ritenzione (kumbhaka) ed espirazione (recaka). La ritenzione poi può avvenire al termine di un’inspirazione (antara-kumbhaka) o a conclusione di un’espirazione (bahya-kumbhaka).
Prima di iniziare l’esercizio vero e proprio è bene, per qualche minuto prendere confidenza con questi aspetti attraverso un breve allenamento. Cercare di scoprire un’agevole durata ideale valida per tutte e tre le fasi e adottarla come unità di misura. Si può fare contando mentalmente ad esempio: inspiro per sei secondi, trattengo sei, espiro sei e trattengo anche a polmoni vuoti sei.
Il sukha-pranayama prevede quattro precise fasi della stessa durata (esempio nove respirazioni per ogni tipo) ciascuna in grado di sviluppare una qualità:
nella prima fase si tende a sviluppare solo l’inspiro e l’espiro bilanciandoli tra loro (esempio: inspiro sei, espiro sei) ed è questa la fase comunemente chiamata sukha che sviluppa armonia ed equilibrio.
Nella seconda, la fase loma, s’inspira, si trattiene a polmoni pieni e si espira (inspiro sei, trattengo a polmoni pieni sei ed espiro sei). La parola sanscrita loma “può” significare positivo, assimilante, convesso, riscaldante ecc. Tale fase, proprio per la ritenzione a polmoni pieni, tende, infatti, a far immagazzinare energia.
La terza fase viloma prevede il seguente svolgimento: inspiro sei (sempre ammesso che tale unità di misura sia l’ideale), espiro sei e trattengo a polmoni vuoti sei. Viloma sta per negativo, ossidante, concavo, rinfrescante ecc. Infatti, questa respirazione è assai calmante.
Nell’ultima fase catur (catur è il numero quattro in sanscrito) si sviluppa la respirazione “quadrata” dove tutte e quattro le fasi: inspiro, trattengo a polmoni pieni, espiro, trattengo a polmoni vuoti, risultano perfettamente bilanciate tra loro in relazione all’unità di misura. Qui si sviluppa l’autocontrollo.
Vorrei concludere affermando che ognuna di queste quattro fasi, in caso di necessità potrebbe essere usata separatamente per sviluppare le rispettive qualità. In questo caso il numero delle respirazioni da effettuare potrebbe essere deciso in seguito all’obiettivo da raggiungere. Meglio, tuttavia, per non incorrere in spiacevoli sbilanciamenti, farsi consigliare da un maestro esperto.
Sarebbe inoltre consigliabile, al termine delle pratiche, rilassarsi per qualche minuto sul pavimento in totale stato d’abbandono, favorendo la ripresa della respirazione spontanea e naturale."

Qui la fonte.

30 marzo, 2012

Il mare bussa alla porta


mi sarebbe piaciuto essere sull'Isola in febbraio, quando il mare (come fa ogni tanto) ha rotto l'argine del muretto e ha invaso le strade, arrivando a bussare alle porte di fronte.
Ho dovuto accontentarmi di qualche videonotiziario: fantastico vedere gli abitanti sulla soglia di casa a tentare di spazzar via il mare con le scope di saggina.

17 febbraio, 2012

Il brivido in più

Questo weekend vado a fare un seminario di Bones for life. Voi che programmi avete?
Se siete in casa e non c'è niente di interessante in TV, vi consiglio questo breve film (circa 15 minuti) pieno di suspance che ho visto qualche anno fa in un festival e che mi è piaciuto molto, Deadline di Massimo Coglitore .
Raccomando un bel plaid sulle ginocchia e un latte caldo o un vin brulé, perché oltre al clima invernale sentirete qualche brivido in più.

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09 febbraio, 2012

Il Flan della Zucca


Sempre per la serie premi fedeltà, oggi condivido con voi la ricetta "segreta" di un piatto squisito che ho assaggiato (divorato, non facciamo i fini) lo scorso autunno a Venezia in un bel posto chiamato La Zucca.
Trattasi di un Flan di zucca per l'appunto, un'esperienza mistica-sensuale che ho dovuto ripetere per entrambe le volte che siamo andati a cena in questo locale. 
Tornata a casa ho fatto una ricerca in rete, trovando ciò che non avrei osato sperare: la vera ricetta originale del Flan dell'Osteria della Zucca. Vi linko direttamente alla fonte che l'ha diffusa grazie alle sue "aderenze", il blog dell'Accademia Affamati Affannati, che ringrazio in eterno per questo gesto di grande generosità.

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24 gennaio, 2012

Il caffè di Rosalia


 



  
Un regalo per chi ancora passa da queste parti: la ricetta del Caffè di Rosalia - detto anche "du' Parrino", dal libro di Simonetta Agnello Hornby "Un filo d'olio".
Mi è stato di grande aiuto la scorsa estate nei giorni in cui entravo e uscivo dall'ospedale 4 volte al giorno per mia madre; ne ho bevuto diversi litri (poi tempo dopo ho dovuto stare lontana dalla caffeina per un mesetto causa extrasistole, ma ora tutto si è riequilibrato - magari non fate come me, limitatevi a qualche tazzina ogni tanto). 

10 gennaio, 2012

A media luz



05 gennaio, 2012

Sondaggio unilaterale

un sondaggio rivolto alle lettrici, che possono rispondere anche in forma anonima perché quello che conta è la sincerità.
Che ne pensate di queste foto?
Mi interessa capire un po' di cose, indipendentemente dal giudizio sul solito provocatore.

27 dicembre, 2011

Quando ero piccola



(Ri)guardare gli sceneggiati degli anni '70 ripubblicati su Dvd fa ricordare perché, "prima", la Rai era considerata una grande televisione, al pari della BBC.
Magnifici attori (quasi tutti hanno lavorato in teatro), eccellenti colonne sonore, trame in grado di farti aspettare con ansia la puntata successiva.
Ho rivisto Il segno del comando, La Baronessa di Carini, e Gamma.
In quest'ultimo fra le altre cose mi ha colpito l'indugiare delle riprese sui primi piani senza parole: non credo succeda più, in televisione, che gli attori parlino con l'espressione del volto.

15 dicembre, 2011

SABATO 17 A FIRENZE

La Comunità Senegalese di Firenze e Toscana, dopo la grande e intensa partecipazione al Presidio di ieri in Piazza Dalmazia, convoca per Sabato 17 Dicembre una Manifestazione Cittadina, che si da appuntamento alle 15, sempre in Piazza Dalmazia, da dove partirà il corteo per poi raggiungere il centro della città.
 

Adesioni di partecipazione pervenute ad oggi 15/12

Associazione Senegalesi Firenze e Toscana

Rete Antirazzista Firenze

Comitato 1° Marzo Firenze

Movimento di lotta per la casa

Per un’ altra città

Progetto Conciatori

Unione Sindacati di Base (USB)

Studenti di Sinistra

Il Filo rosso Firenze

Rsu Ateneo Fiorentino

Flc/Cgil – Firenze

Associazione Italia Cuba Fi

Comitato F.no Fermiamo la guerra

Circolo Anarchico Fiorentino

Todo Cambia/Milano

CGIL Toscana

Unione Inquilini

Sinistra Unita e Plurale (Sup)

Partito rifondazione Comunista/Fi

Federazione della Sinistra/Fi

Gruppo Reg.le Federaz. Sinstra Verdi Toscana

Verdi di Firenze

SinistraEcologiaLibertà/Fi

Ass. Il Muretto/Fi

Associazione Italo Palestinese

Redazione MeltingPot Veneto

Cpa FiSud

Ass.Lunaria Roma

Movimento 5 Stelle

SINAGI/Sindacato Nazionale Giornalai d'Italia

Comitato contro la privatizzazione dell'Ataf

Comitato per la difesa della Costituzione

Comunità delle Piagge

Comunità dell'Isolotto

Cospe/Fi

Associaz. El Mastaba

Ass.Osservazione

Ass. Pantagruel

Ass. Adelante per la Cooperazione

Socialismo Rivoluzionario

ContigoPerù

Italia dei valori/Fi

Giornalisti contro il razzismo

Giovani Democratici

Curdi della Turchia a Firenze

Ass.Gassolotto

Fuori Binario

Anpi/Fi

Arci/Fi

Associazione 3 Febbraio

Associazione Ireos

Frati Comboniani Fiorentini

Associazione Arcobaleno

Centro documentazione Carlo Giuliani

Rete Immigrati Organizzati Milano

Mwana l'Africa

Fat (Federazione Africani/e in Toscana)

14 dicembre, 2011

Piazza Dalmazia, 14 dicembre


"I nostri fratelli Mor Diop e Samb Modou sono stati assassinati dalla violenza razzista; vittime dell’odio xenofobo, lucido e determinato. Vittime della manifestazione estrema di un razzismo che diventa quotidiano e umilia sistematicamente la nostra dignità.
La strage del 13/12 a Firenze necessita di una risposta ampia e plurale, che esprima lo sdegno per i barbari assassinii e la ferma volontà di operare concretamente perché simili fatti non si ripetano.
E' però necessario che non ci si limiti all'abbraccio solidale verso la comunità colpita ed allo sdegno di un giorno.
Occorre andare più a fondo e individuare tutte e tutti insieme come si è costruito nel tempo il clima che rende possibile l'esplodere della violenza razzista (il 13 a Firenze, due giorni prima a Torino con il pogrom contro i Rom, per limitarci ai due ultimi gravissimi episodi), in che modo siano stati dati spazi, per disattenzione e/o per complicità, ai rigurgiti nazi-fascisti tipo Casa Pound, quale ruolo abbiano avuto in questa escalation non solo i veleni sparsi dalle forze "imprenditrici" del razzismo, ma anche gli atti istituzionali, che, a livello nazionale e locale, hanno creato, in nome dell'ordine e della sicurezza, discriminazioni e ingiustizie.
Urgono esami di coscienza da parte di politici, amministratori, operatori dei media, esponenti della cultura rimasti troppo a lungo in silenzio.
Per cambiare strada:
- intervenendo sul piano culturale e della formazione del senso comune,
- avendo come punto di riferimento costante il riconoscimento dei diritti sociali, civili e politici dei migranti, dei richiedenti asilo, dei profughi, a cominciare dal riconoscimento della cittadinanza a chi nasce sul suolo italiano e dal diritto di voto alle elezioni amministrative (sulle relative proposte di legge d'iniziativa popolare si stanno raccogliendo attualmente le firme),
- dando piena applicazione al dettato costituzionale con la chiusura immediata dei luoghi e dei siti come Casa Pound, dove si semina l'odio e si incita alla violenza.
E' tempo di prendere atto che si sta correndo verso il baratro.
Bisogna che tutte le energie positive, che credono nella costruzione di una città e di un Paese della convivenza e della solidarietà, si mobilitino unite per fare barriera contro l'inciviltà, il razzismo, l'intolleranza.
Nel 1990 Firenze fu teatro di spedizioni punitive contro gli immigrati.
Vi fu una reazione popolare, che dette luogo ad una grande manifestazione di carattere nazionale.
Ebbene, facciamo un appello rivolto a tutte le persone di buona volontà, nella società e nelle istituzioni, perchè anche questa volta si dia vita, sabato 17/12, ad una manifestazione, ampia, partecipata, pacifica, non violenta, veramente di popolo, dalle dimensioni non solo cittadine.
Una manifestazione che segni una svolta e l'inizio di un cammino nuovo, onorando le persone uccise e ferite in quella tragica giornata e collegandoci alla giornata internazionale contro il razzismo che si celebra il giorno dopo."
Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana

12 dicembre, 2011

Inconscio immodesto

Ho sognato che il mio attore preferito era un mio ammiratore.

02 dicembre, 2011

Il prezzo delle cose


Vogliamo cominciare noi in prima persona in quanto consumatori paganti a dare il giusto valore alle cose, piuttosto che adeguarci ai prezzi prevalenti dei negozi?

Quanto siete disposti a pagare per:
1. un paio di scarpe (che duri almeno una stagione camminando parecchio)
2. un pranzo veloce fuori casa
3. un panino
4. una brioche o pezzo dolce
5. un film al cinema
6. due etti e mezzo di caffè macinato

...qualche altra cosa che vi siete resi conto di pagare "troppo"?

E quanto siete disposti a sbattervi per cercare la convenienza?

I libri ovviamente sono esclusi da questo elenco, va da sé.

Io son talmente stufa di vedere aumentare i prezzi che quando non faccio colazione a casa ho iniziato a servirmi in quei terribili non-luoghi come quello in foto, dove spendo solo un euro e quindici per un caffè al cioccolato niente male (preciso che il normale caffè delle macchinette mi dà la gastrite solo all'odore ma questo è meglio) e un cornetto alla ciliegia. Non dico che rinuncio per sempre ai maritozzi, sarei bugiarda, ma stanno riuscendo a farmene passare la voglia.

24 novembre, 2011

Forza


1. La giornalista e l'attrice arrivano da me all'ora di pranzo. Ho preparato prosecco e tartine, il tempo per l'intervista sarà poco, poi la giornalista dovrà ripartire e lascerà l'attrice alla seduta fotografica.
Nel suo libro, di imminente uscita per una importante casa editrice, l'attrice parla del corpo - del suo, ma anche di tanti altri. Di una guerra durata quarant'anni tra il suo corpo e il resto del mondo. Una guerra per cambiarlo, disciplinarlo, restringerlo, ridurlo a forme prestabilite. Una guerra in cui alla fine ha vinto il corpo, che si è fatto accettare e amare per com'è naturalmente. E adesso comparirà sulla rivista di moda più famosa del mondo.
2. La madrina del progetto, che mi ha chiesto di fotografare il backstage del set fotografico, ha un viso bello, la pelle bianca e i capelli neri fermati da un fiore. E' impegnata nella prevenzione dei disturbi alimentari. Piccola di statura, le curve morbide, nelle interviste racconta i suoi problemi di bulimia e di non accettazione di sé, il senso di disagio risalente a quando era piccola e più rotonda delle altre bambine, la deriva autodistruttiva. Adesso è alla guida di questa onlus che per il secondo anno, con partnership importanti, realizza un calendario  coinvolgendo donne "comuni" e alte istituzioni. Una delle quali, guardandosi nel panno color crema in cui l'hanno avvolta per la foto si lamenta un po' di parere uscita da una macchina per gelati - ma alla fine sorride. Intorno, visi e corpi di tutte le età e di tutte le taglie posano, messe in posa dal fotografo, insieme alle statue della loggia dei Lanzi.
Intanto la madrina dice a qualcuno che ha intenzione di portare il progetto ancora più "in alto".

Penso alla spinta che muove queste vite, a quanto una sofferenza forte possa invertirsi in una altrettanto forte voglia di riscatto, traducendosi in energia per raggiungere un obiettivo. A chi giudica superficiali i problemi legati all'aspetto esteriore, e a quanto invece grande deve essere stata la sofferenza di queste donne per portarle alle conquiste di oggi. 
E penso a quanto si potrebbe fare nel mondo con tutta questa energia, liberata dal primario falso obiettivo-trappola  del doversi far accettare dal mondo.

10 novembre, 2011

Fragile

L'attrice ha uno spettacolo imminente, in cui fa la parte della diva - quella con la D maiuscola. Facciamo delle foto ispirate alla sua ultima, famosissima seduta.
E' uscito il sole, il controluce è perfetto. Si inizia con le rose finte sui seni le pose le facce da Diva. Bocca socchiusa, palpebra abbassata, testa all'indietro, sorriso eccessivo. Le presto, per giocarci a nascondino, un lungo foulard rosa cangiante che sembra fatto di luce. Le collane di perle - rubate a sua madre. 
Poi le lenzuola, la luce artificiale, le pose sdraiate, il nudo un po' casto e un po' meno - alcune foto resteranno private.
Ora qualcuna più riflessiva, seduta sul bordo del letto, guarda in basso, pensa ad altro. Gli angoli della bocca tremano, abbozza un sorriso che non dura, piange. Mi fermo, ma mi fa cenno di continuare a scattare. "Tanto vale sfruttare la situazione" dice con un sorriso triste, prima di altre lacrime. Scatto, sentendomi un impudico voyeur.

24 ottobre, 2011

Una volta qui era tutta campagna

la (ex) Piana di Castello

19 ottobre, 2011

Esprimi il potenziale


Prima c'era la speranza che tutti insieme potessimo trovare una strada per opporsi allo stato delle cose.
Adesso, dopo aver letto innumerevoli discussioni e averci ritrovato parole come "compagni che sbagliano" anche solo per smentirle, e molte altre cose, adesso c'è la terribile consapevolezza che non solo non ci sono luci  in fondo al tunnel, ma siamo all'inizio di un nuovo/vecchio tunnel, una spirale della storia - e soprattutto, la guerra sarà ancora una volta tra poveri.

15 ottobre, 2011

In pausa


29 settembre, 2011

Quando l'uomo entra nella donna

Nan Goldin, Simon and Jessica making love

25 settembre, 2011

Tutto su Rosaria

Sequenza orante
prova per link audio

...il tutto continua così:
"E mi sorridi d’un sorriso molle. Respiri a pena. Sorridi sempre di un sorriso molle ad ogni sud del mondo. E tu sorriso forgiatore mescoli acqua e sangue e così mi crei e io piccione travolto e stritolato sulla strada che porta verso il sud del mondo e io piume di piccione ricadenti che fioccando lievi sulla vittima piumosa s’appiccicano al sangue raggrumato d’ossa sulla strada ove risplende il tuo sorriso assolato sopra sangue e piume o sorriso di luce pungente tu mi crei da saliva o liquido trasparente che asperge le piume e piume ricadono sulle tue pupille innocenti e turpi sul tuo sorriso che svariando nel ricordo mescola impasta forgia il rossogiallo lussurioso trofeo di rosa languente tu superbo tu supremo morbido sorriso dell’antico animale umano luminescente sorriso di sole sangue oro di salmastro marino di iodio di iodio salino. E io vedo il tuo sorriso aprire il viso tutto malizioso e gli occhietti vicini vedo perdersi di nascosto in un po’ di strabo e come gli uomini blu del deserto tu corvino mi mostri solo gli occhi neri pungoli nascosti occhi di pupo strabo con cui mi pungi e ti balocchi occhi deserti obliqui tu occhi a mandorla e sensuale mi occhieggi in lunghe smandorlate in folto di sopracciglia maligne nel tuo nero accigliato occhi di bocca voraci o tu bocca larga di denti spampanati radi o bianco o nero sorriso d’occhibocca che infinitamente perpetuamente alluzza. Aguzzi tu occhi d’aguzzino in casba sorriso ladro d’occhi su dolce bocca oltremodo dentata e larga di carne in piena rosa infingarda questa è la ferocia del tuo sorriso quando nel deserto d’ogni sud del mondo la sera sabbiosa dolcemente scirocca. E la chiostra tua dei denti è tutta bianca e con gli occhi neri tu sei domenicano e traluce come chiostro monacale pura limpida acqua che brilla nella notte del tuo sguardo brilla innocente e malsana come Palermo araba e barocca quando al tramonto infine esausta marzapana e sciroppa. Quei denti quegli occhi son ossa che ridono adesso amari nella forza essere amaro e turbolento che ridono sonoramente e duri che ridono in sarcasmo in dolce bocca che sciroppa l’antica saliva che mi plasma in creta e in roteante terracotta mi forgi forza dolciastra e amara che in possanza mi crea me cascame tu nero di barba di ricci di pizzo di pelo."
Rosaria Lo Russo, Comedia

Io la trovo sublime. A chi piacesse, trova tutto sull'autrice qui.

19 settembre, 2011

Cure

"Quell'ora con M. che mi aiuta ad alzarmi mi è diventata preziosa. Una vera dipendenza."
La straniera dalle braccia forti viene ogni mattina ad aiutarla a lavarsi e vestirsi da quando si è fratturata il bacino. Parla molto di sé, le racconta la sua vita non facile di donna sola con un figlio che ancora va a scuola ma si sente abbastanza grande da dirle come non deve vestirsi.
"Queste sono donne coraggiose. Dovresti fotografarla" mi dice.
"Non so come farò quando lei smetterà di venire. Non sono mai stata accudita così, neanche da mia madre."

11 settembre, 2011

19.58

07 settembre, 2011

30 agosto, 2011

23 agosto, 2011

Ritornano, a volte

Ritornano a volte, in sogno a confortare giorni faticosi, di giorno tra libri in saldo per un riassunto di puntate perdute dove è bello sapere che stanno tutti bene.
E' sempre un regalo.

19 agosto, 2011


16 agosto, 2011


15 agosto, 2011


12 agosto, 2011


10 agosto, 2011

08 agosto, 2011

Vendesi Estate 2011 a prezzi stracciati

27 luglio, 2011

14 luglio, 2011

Ciò che non può dirsi

Di ciò che si scrive, proprio perché si sente il bisogno di scriverne, tendo a diffidare.
Le parole servono a colmare una distanza.
Se qualcosa ci tocca, non vuole parole nel mezzo.

07 luglio, 2011

Il corpo degli uomini

04 luglio, 2011

23 giugno, 2011

Buona estate




e naturalmente...occhio alla linea!

14 giugno, 2011

Immagini


L'immagine più bella di questi giorni di servizio elettorale: questa signora dal portamento e dagli abiti regali che accompagnava al seggio un signore anziano e curvo sul bastone.
Ma anche certe coppie di vecchi tra di loro amorosi.

12 giugno, 2011

Specie evolute

Sono ai seggi elettorali a fare la "telefonista evoluta" - a trasmettere i dati dei votanti. Con le dita incrociate.

10 giugno, 2011

Vite possibili

Dalla newsletter dell'associazione fondatrice di un ottimo quotidiano online a cui mi sono iscritta da poco mi arriva notizia del Corso estivo per intonacare con la terra cruda. Si tiene a Canossa.
Sarà per la prossima vita.

07 giugno, 2011

Immobiliare


Nel mezzanino dai soffitti bassi guardo dalla finestra che dà su alberi e palazzi.  Guardo agente e proprietari.

"L'annuncio diceva  luminoso."
"Ma non abbiamo ancora acceso la luce! Poi sa, ora è andato via il sole"


Loro non sanno dove abito io. Di luce io me ne intendo. La mia casa non sarà bella, ma è il regno delle luci. Tsè.

04 giugno, 2011

Letture

        "Ma è soprattutto l'autocoscienza, l'umana "coscienza di essere coscienti" (o se si vuole il "sapere di sapere") a rivelarsi, a una indagine attenta, qualcosa di precario, di approssimativo, di tutt'altro che garantito.
    Per cominciare, non è difficile accertare che anche nelle persone più istruite la consapevolezza (introspettiva ) dei propri stati d'animo può essere alquanto carente. Capita che gli intellettuali più raffinati non sappiano neppure rendersi conto se sono di cattivo umore, meno che mai se sono aggressivi. "
Giovanni Jervis, "Il mito dell'interiorità"

31 maggio, 2011

Sul mio coffee table non c'è mai posto per il caffè

30 maggio, 2011

Torino per l'Unità d'Italia

 vetrina di sex shop 


mostra alle Officine Grandi Riparazioni, "Fare gli italiani"

24 maggio, 2011

Pasqua


Vi ricordate?
Il giorno di Pasqua le ho incontrate in pieno centro, in mezzo alle celebrazioni storiche, e dopo aver tentato qualche insulso scatto tra la folla  mi sono detta ora o mai più. Gentilmente, ho chiesto se potevo fotografarle. Con un sorriso ironico mi hanno detto "al posto del Brindellone?" (il carro pasquale con i fuochi d'artificio che dà ritualmente spettacolo davanti al Duomo) e si sono messe in posa per me.

21 maggio, 2011

Libero mercato

Alle 10 di sabato mattina hanno già tentato di farmi cambiare gestore telefonico e di convertirmi a Geova.

15 maggio, 2011

Prato, Orchestra di Piazza Vittorio

 
 
 

(Cliccandoci sopra si vedono meglio)