31 marzo, 2006

senza titolo

29 marzo, 2006

Indovinello


Ho il cervello in stand-by. Troppe cose noiose da fare, troppo poche vacanze e prospettive di vacanza, troppo poco sole (Nanni Moretti in "Bianca", alla piantina triste: - Hai troppo sole, poco sole, cos'è che vuoi??... Più acqua, meno acqua??... Perché non parli?!... Rispondi!...)
Voglio andare a Lisbona, ho letto che è la città più luminosa d'Europa e questo per me è già un motivo sufficiente. Devo solo trovare i soldi, insulso dettaglio, potrei iniziare a smettere (bello iniziare a smettere, quasi ossimorico) di andare la sera nei soliti locali a sputtanare soldi per non fare niente di nuovo... risparmiando 20-30 euro a settimana forse tra un anno ci vado...
...e poi, già sei a lavorare e perdipiù ti tocca sentire certe cose, una l'altro giorno non sapeva cosa fosse "Arancia meccanica", non solo non aveva mai visto il film ma proprio NON SAPEVA COS'ERA - e non è nata ieri, anche lei andava a letto dopo Carosello!!
troppe cose rivoltanti...apro il giornale e vedo una pagina pubblicitaria dedicata alla Pizzeria Ristorante "Pantarei". Si chiama proprio così, una pizzeria, e leggevo "le pizze offerte da Pantarei..." "il bravissimo chef di Pantarei..." e pensavo a Eraclito che poverino già non fece una bella fine, morto di idropisia (devo ricordarmi di scoprire cos'è) e sbranato dai cani, e anche da vivo mi sa che non si divertiva molto, ora poi questa cosa mi pare un estremo insulto...Ma cosa c'entra chiamare una pizzeria "Tutto scorre"?!? Ora, a scuola tra me e la filosofia non c'era grande afflato mistico, soprattutto tra me e la professoressa che era veramente una Gran Troia come amiamo ripeterci sempre io e F. che non rientravamo tra i suoi prediletti e quindi anche se facevamo bene un compito non poteva essere merito nostro, lo avevamo di certo copiato: però sapeva spiegare, e la filosofia greca me la ricordo discretamente. Platone mi era piaciuto, Aristotele già meno e poi mi ricordo di una volta che tentavo di leggere la Metafisica sul 28 e suscitai la sacrosanta ironia di un ragazzotto che chiedeva "Ma come va a finire? Si sposano?"...
Ma il migliore (l'ho già detto nel plurimodificato post "Fuoriprogramma")per me era Eraclito con la sua scoperta che ogni cosa muta nel suo contrario. Ho comprato da poco una raccolta di suoi frammenti, alcuni sono folgoranti, magari poi uno gli dà un senso e lui voleva dire tutt'altro solo che sono rimaste solo quelle due o tre parole e quindi cazzi suoi, ognuno ci proietta il suo...ad esempio,sul frammento 21 che dice: "privazione e sazietà" e nient'altro, il commentatore si profonde in ben 23 righe di commento asserendo con certezza che E. allude qui al Fuoco-Principio primordiale con il suo ritmo di sistole-diastole...Ah beh, sì beh, ah beh! per dirla con Jannacci. Oppure il 41: "medicine". Ma uno dei più belli è il 19: "se non fosse sole, sarebbe notte". Lo leggi e ti senti preso per il culo. Poi ci pensi un attimo e ti rendi conto che è l'essenza della sua filosofia. Sul serio.
Perdonate lo "stream of consciousness" (?). Mi dispiace un po' per voi, ma a me ha fatto bene.
E ora ditemi cosa ho fotografato qui sopra.

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27 marzo, 2006

Chimica

Sì, a volte l'organismo ha bisogno di droga! (Per esempio il lunedì mattina...) Ma non importa che si tratti di sostanze, anzi, non mi attirano le droghe "convenzionali" (solo la caffeina e saltuariamente l'alcool) e neanche gli psicofarmaci: ho sempre rimediato a questi momenti di bisogno con le alternative più varie. Ce ne sono tante! Stamani, lunedì mattina appunto, non sapevo proprio come riprendermi. Salita in auto ho acceso la radio proprio mentre iniziava Demasiado corazon di Willy de Ville...l'ho messa istintivamente a tutto volume e giuro, mi ha fatto un effetto fisico incredibile!! Perché a scuola nell'ora di chimica queste cose non ce le hanno spiegate? (perché non le capisce bene nessuno, forse?)

24 marzo, 2006

Inquietudini


"Contro il desiderio è difficile combattere: a prezzo dell'anima acquista ciò che vuole"
(Eraclito,"Dell'origine", frammento 56)

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21 marzo, 2006

Domenica

Domenica mattina il cielo era bruttissimo, diceva tutto fuori che "alzati"... Ci voleva proprio un pranzo estemporaneo in compagnia per riscattare la giornata. Hamburger in salsa verde, patate in teglia e torta al cacao ricoperta con le mandorle a scaglie.
Poi è bellissimo quando con un amico scopri di avere in comune persino i pensieri più assurdi. Come la certezza che un giorno, andando a buttar via la spazzatura con il mazzo di chiavi in mano, queste voleranno nel cassonetto insieme al sacco.

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19 marzo, 2006

L'Attore

Potessi scegliere un attore con cui passare un giorno e magari anche una notte non avrei dubbi: non sarebbe George Clooney, né Brad Pitt.


Giugno 2005, sono a Prato per fotografare un festival di teatro contemporaneo. Siamo tutti in uno spazio all’aperto, sta per iniziare una serie di performances itineranti. Mi guardo intorno e tra il pubblico in attesa lo riconosco...
Peppino Impastato nei Cento passi, l’innamorato-zerbino in Luce dei miei occhi, il fratello equilibrato della Meglio Gioventù, l’attore egoista nella Vita che vorrei, l’intellettuale congelato nella Bestia nel cuore.

Piccolo di statura, tra la gente passerebbe inosservato se non avesse questa presenza, questa energia così intense. Non resisto, mi avvicino per salutarlo e gli faccio i complimenti per il suo lavoro. Spero di poterlo fotografare prima o poi, gli dico, non ora perché non mi sembra il momento... lui gentilissimo, mi stringe la mano con calore e mi dice che posso fotografarlo anche adesso, magari mentre non se ne accorge. Lo ringrazio, mi allontano e faccio qualche scatto. Ha l’aria seria, la gestualità dell’introspezione.

Quando alza gli occhi verso di me mi fermo, pensando che voglia dire “ora basta”. E invece mi viene vicino, mi mette una mano sulla spalla e con fare protettivo mi dice di non preoccuparmi, che posso continuare a fotografarlo anche mentre mi vede...
Che dire?...Sono annientata da tanta umanità da parte di un personaggio pubblico (e pure le mie capacità fotografiche sono annientate, non c’è una foto buona tra quelle che gli ho fatto...)

Un solo dispiacere: non ci siamo mai guardati negli occhi per più di una frazione di secondo, sfuggendo entrambi lo sguardo nel classico modo dei timidi.

15 marzo, 2006

...appunto.



14 marzo, 2006

Errori divini


Uno stilista di scarpe, il cui nome non ricordo né voglio ricordare, intervistato in occasione delle recenti sfilate di moda ha detto: "Dio nell'inventare la donna ha commesso un solo errore, quello di non farle il piede con il tacco!"
Ora, lasciamo perdere i commenti sugli errori che Dio avrebbe commesso nell'inventare donne e uomini perché non se ne uscirebbe più. Ma...che dire dell'affermazione in sé? Io picchierei con grande piacere lo stilista in questione. Magari con un tacco ben appuntito.
Il piede con il tacco...Ma siamo matti?!? Ma non lo dico per rigurgito vetero-femminista...il problema è un altro: il corpo, la pelle, sono fatti per SENTIRE!! il tacco, come tutte le cose rigide, anestetizza le sensazioni...portarlo ogni tanto piace a tutte, è bello da vedere, sexy, evoca sempre suggestioni fetish...ma sensualità è anche sentire il corpo che vibra al contatto del piede sul terreno.
A meno che per sensualità non si intenda solo lo stereotipo da rivista, che come tutte le cose imposte dall'alto è fatto per condizionare, per anestetizzare. Per impedire di SENTIRE...
(questo post è troppo serio, rileggerlo "mi ha fatto afa". Si cercherà di rimediare prossimamente)

12 marzo, 2006

Fuoriprogramma

Tutto scorre, ed è impossibile entrare due volte nello stesso fiume.
Lo diceva Eraclito, e io lo amo per questo.
(e' eticamente scorretto modificare un post? senz'altro è indice di inquietudine, so già che non sarà l'ultima volta, del resto se uno fosse tranquillo non farebbe un blog - credo!)

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10 marzo, 2006

In piazza



Una delle sfide fotografiche più difficili, per me ancora da risolvere: cogliere e restituire l'energia della massa, del movimento.
Ultimamente poi non sono molte le occasioni per cimentarsi...poche le manifestazioni, e rara la giusta energia. Eppure in giro l'incazzatura non manca...com'è che la gente non la esprime?

09 marzo, 2006

Alla nostra!

Un brindisi con tutti voi per inaugurare questo blog...

E' anche un brindisi all'amicizia, quella vera, intima, consolidata dal tempo. Quella che non ti vergogni a raccontare tutto di te ma al tempo stesso ti preoccupi di cosa penserà l'altro. Quella in cui ci si può scazzare sul serio e allora si sta male, ma poi ci si ritrova più vicini di prima.
Quella in cui bere un calice di vino diventa una comunione. Anche se non sei cattolico.