28 giugno, 2006

Fuga


Devo fuggire dalla gabbia. Ho assoluto bisogno di prendermi qualche giorno di vacanza fuori dal mondo, lontano da tutto. Non voglio fare turismo, solo staccare. Al divertimento penserò in un secondo momento e ho già altri programmi, prima devo ricaricarmi. La montagna non mi ha mai attirato, ho sempre amato il mare ma in questo periodo è troppo caldo e troppo affollato. Un mio amico mi ha proposto di raggiungerlo qui la prossima settimana. Sono fortemente tentata. Voi che ne direste (musica tirolese a parte)?

26 giugno, 2006

Indovinello # 2



Per secoli e secoli celebrata dalla Storia dell'Arte, dal ventesimo è improvvisamente caduta in disgrazia. Cosa?
La bellezza della pancia! Femminile ovviamente...non ricordo che la Storia dell'arte abbia celebrato quella maschile...
La pancia ce l'aveva persino lei, nonostante ora sia purtroppo associata ad una marca di scarpe da corsa, che per di più le ha criminalmente americanizzato la pronuncia del nome.
(ve lo dicevo che la stavate prendendo troppo sul serio...)

22 giugno, 2006

Stelle al bar


Ho ricomprato su Cd questo vecchio album di Neil Young, "American stars'n'bars" del 1977.
Le "stars'n'bars" suggerite dalla copertina (autore Dean Stockwell) sono l'altra faccia delle stelle e strisce della bandiera USA: le stelle che vede Young dal pavimento del bar dove è crollato, sbronzo di whisky Canadian
Questa non vuole essere certo una recensione musicale, anzi Fabio se mi leggi e se hai qualcosa da dire in merito mi farebbe molto piacere.
Ma ho sempre pensato che fosse un disco strano, con degli alti e bassi incredibili sia nei testi che nelle musiche. E forse una spiegazione c'è.
Riascoltando i testi mi sono resa conto che il tema che attraversa tutto l'album è l'amore - scusate la scarsa originalità, i sacchetti per il vomito se mai ve li dò dopo.
In questi alti e bassi si susseguono: il trip caldo e passionale di "Like a hurricane". Coretti sdolcinati che cantano agghiaccianti banalità come "Hey babe, all I need is your love and the stars above". Sonorità grezze e paesane che raccontano storie di adultèri tra vicini di casa. Lacrime d'amore annegate nella tequila al ritmo di vecchi valzer di campagna ("Well, I love...and I lost...and I cried"). Chitarre elettriche e parole allusive cantate con voce sensualmente aggressiva: "Carolina queen, she's a walkin'love machine, I like to make her scream when I bite the bullet". Ma, anche, la sognante e liquida "Will to love", che si apre e si chiude con la frase per me più rivelatrice (anche questa l'ho capita "da grande"):
"It is often been my dream
to live with one who wasn't there"
Trascinanti melodie e ritornelli sdolcinati, lamenti ubriachi, poesia e luoghi comuni, vette di lirismo, trivialità. Ma non è contraddittorio, è coerente. L'amore è fatto di tutta questa roba, e questo disco lo spiega meglio di un trattato di psicologia.

21 giugno, 2006

Three of a perfect pair


She is susceptible
He is impossible
They have their cross to share
Three of a perfect pair

He has his contradicting views
She has her cyclothymic moods
They make a study in despair
Three of a perfect pair

One, one too many Schizophrenic tendencies
Keeps it complicated
Keeps it agggravated
And full of this hopelessness
What a perfect mess...


Mi è tornata in mente in questi giorni, dopo essermi sentita dire "sei impossibile" da una persona tutt'altro che semplice.
Quando comprai il disco, più di vent'anni fa, per me queste erano semplicemente le parole di un bellissimo pezzo dei King Crimson.
Non avevo idea di quanto col tempo le avrei capite a fondo.

20 giugno, 2006

Prima dell'afa


Prima di vestirsi del suo solito cappotto di afa Firenze ha avuto delle giornate bellissime. Due settimane fa c'è stata una domenica da sogno e io chiusa in casa a studiare diritto amministrativo...un vero incubo! Finché, fuori di sentimento, alle sette di sera sono uscita e sono andata in giro a fare foto da turista.

Afa


Dopo il latte di mandorle viene la cedrata, quella più famosa. Dolce ma non troppo, gassata ma non troppo. E di un bel colore fluorescente...

15 giugno, 2006

Intermezzo silenzioso



13 giugno, 2006

Irving Penn - L'occhio imperturbabile


Irving Penn, "Hell's Angels", San Francisco, 1967
Irving Penn è sempre attento per prima cosa a stabilire una precisa distanza dal soggetto fotografato. Fisica e psicologica, che si tratti di fotografare attori, poeti, modelle, frutta o mozziconi di sigaretta.
I suoi soggetti sono sempre sistemati dentro spazi chiusi, stretti, a volte angoli di pareti costruite per l'occasione. Mai in esterni. Ne risulta un senso di calma concentrazione, e di claustrofobia. Il personaggio è come fisicamente limitato, ma i limiti spaziali per contrasto rendono palpabile la sua energia.
Per via del suo modo di fotografare Irving Penn me lo sono sempre immaginato un tipo imperturbabile, distaccato. Forse questa sopra è stata una delle poche occasioni in cui ha battuto ciglio, a giudicare da come racconta l'esperienza:
"Gli Hell's Angels erano come molle pronte a scattare e a fare danni. I ritardi e le provocazioni non si contavano. Fortunatamente il potere ipnotico della macchina e i limiti imposti dallo studio li tennero sotto controllo per tutto il tempo necessario. Appena la seduta fu terminata e li udii allontanarsi sulle loro rumorose motociclette, tirai un sospiro di sollievo."

10 giugno, 2006

Chi protegge il Test di Meme

er chi non se lo ricorda "Chi protegge il testimone" era il titolo di un vecchio film di Ridley Scott. Mi è venuto in mente ora, pensando a questa staffetta in cui mi ha coinvolta Gidibao:)

Domanda: Prendete il libro più vicino a voi e aprite alla pagina 18. Cosa c’è scritto alla 4a riga?
Risposta: "Negli ultimi anni abbiamo, così, assistito a veri e propri scontri su modelli di ingegneria elettorale che nascondevano - o, in alcuni casi, non nascondevano affatto - il tentativo di modificare, per via più o meno indotta o indiretta, i rapporti di forza tra le diverse aggregazioni politiche"
D. Qual è l’ultima cosa che avete visto alla televisione?
R. Canzonissima
D. Senza guardare indovinate che ore sono:
R. Le 20, l'ha detto ora la radio
D. Adesso verificate che ore sono veramente:
R. Le 20, la radio ha indovinato
D. Oltre al rumore del vostro computer che altri rumori sentite?
R. Il treno che passa
D. L’ultima volta che siete usciti che cosa avete fatto?
R. Il solito giro qui
D. Prima di cominciare questo questionario che cosa stavate guardando?
R. Il tramonto sulla piana fiorentina
D. Cosa state indossando in questo momento?
R. Un top leggero e pantaloni da ginnastica (perché sono comodi, non perché faccio ginnastica)
D. Avete sognato la notte scorsa?

R. Nel sogno ero a letto con un uomo e un'altra donna e non capivo perché dovesse esserci anche quest'altra, non ce la volevo. Ma più che un sogno erotico era un dramma bergmaniano, l'altra era una parte di me che sta rompendo le scatole, ci crediate o no è così.
D. Quando avete riso per l’ultima volta?
R. Poco fa. Messa così però questa domanda suona un po' iettatoria.
D. Cosa c’è sulle pareti della stanza in cui vi trovate in questo momento?

R. Molti specchi, NON per guardarmi ma perché "aprono" i muri e moltiplicano la luce.
D. Avete visto qualcosa di strano oggi?

R. Tra le altre cose, questo.
D. Cosa pensate di questo questionario?
R. Devo pensarlo? Non basta farlo?
D. Qual’è l’ultimo film che avete visto?
R. Questo.
D. Se diventassi multimiliardario stasera cosa faresti per prima cosa?
R. Mi tufferei in un negozio di fotografia a comprare l'attrezzatura adatta per poi andare a fotografare in giro per il mondo.
D. Racconta qualche cosa di te che non sappiamo ancora:
R. A 13 anni ho fatto la Cresima.
D. Cosa cambieresti?
R. Tutto, sempre, tranne gli affetti.
D. Ti piace ballare?
R. Sì, da quando faccio Feldenkrais.
D. George Bush?
R. Sono d'accordo con il vecchio Neil
D. Quale sarà il nome del tuo primo figlio nel caso fosse maschio?
R. Sigmund Freud
D. Quale sarà il nome del vostro primo figlio nel caso fosse una femmina?
R. Barbie Malibu
D. Avete già sognato di vivere all’estero?
R. Sì, me lo ha ricordato questa foto che mi hanno fatto 10 anni fa.
D. Cosa vorreste che Dio vi dicesse quando varcherete la soglia del paradiso?

R. Parla con Lei
D. Quali sono le altre 4 persone che dovrebbero fare questo questionario sul loro blog?
R. No, questo non posso proprio farlo...anche se io devo ringraziare Gidibao che mi ha passato il testimone perché mi ci sono divertita un mondo:D!!!
Buon fine settimana a tutti.

07 giugno, 2006

Quale delle due?


Quale di queste due sensazioni vi invoglia di più al sesso, la dolcezza dell'abbandono fiducioso o l'eccitazione dello scontro fisico?
Il sapere di poter essere voi stessi con qualcuno che vi ama e vi capisce, o la blindata sicurezza di affrontare un altro che di voi vede solo l'armatura?
Liquido amniotico o bunker?

04 giugno, 2006

Diane Arbus - L'occhio disturbante


Diane Arbus - Girl and boy, Washington Square Park, 1965

Sembra che Hollywood si prepari ad osannare la figura di Diane Arbus con un film in uscita nel 2006, "Fur". La scelta dell'interprete è quanto meno stridente: Nicole Kidman. E' vero che la Kidman è molto brava e in "The hours" è stata un'ottima Virginia Woolf. Vedremo se saprà incarnare anche la malinconica, imperfetta bellezza della Arbus, consumata giorno dopo giorno dal demone del suo genio come mostrano non solo le sue opere ma anche le foto che ci restano di lei.