28 giugno, 2006

Fuga


Devo fuggire dalla gabbia. Ho assoluto bisogno di prendermi qualche giorno di vacanza fuori dal mondo, lontano da tutto. Non voglio fare turismo, solo staccare. Al divertimento penserò in un secondo momento e ho già altri programmi, prima devo ricaricarmi. La montagna non mi ha mai attirato, ho sempre amato il mare ma in questo periodo è troppo caldo e troppo affollato. Un mio amico mi ha proposto di raggiungerlo qui la prossima settimana. Sono fortemente tentata. Voi che ne direste (musica tirolese a parte)?

19 Comments:

Blogger Myrea said...

Io ti consiglio di accettare. Prova a fare questa nuova esperienza, prenderti il riposo che cerchi.

Anche a me capita di voler staccare tutto, di voler cambiare aria per rimettermi in sesto. Prenditi tutto quello che ti serve.

1:16 PM, giugno 28, 2006  
Blogger Bloggo said...

Il posto sembra un po' troppo traquillo. Se la compagnia è di quelle da ricordare in eterno io accetterei, sennò cambierei, diventerebbe troppo pesante, almeno per me.

1:39 PM, giugno 28, 2006  
Blogger sonia said...

Embè...alla faccia dell'invito, io ti consiglio:"prendi la palla al balzo!" come si suol dire, e non pensarci due volte!
Ma sai che bello, rigenerarti fuori dalla città...vai vai, anzi smamma da qui ;o)
aria pura,niente zanzare ropi balle li! Che te frega della musica tirolese..anzi potrebbe anche piacerti!;o)

1:45 PM, giugno 28, 2006  
Blogger lophelia said...

Miss Piperita: in origine dovevo venire giù a Lipari ma poi ci sono stati dei contrattempi...e il Mare per me è quello e nessun altro.

Matteo: fino all'anno scorso avrei detto esattamente le stesse cose. Forse arrivati ai 40 è l'eccesso di vita che inizia a pesarti...non ci avrei mai creduto ma dev'essere una questione di contrappesi.
La compagnia è quella di amici fidati di sempre. A qualcosa di meno tranquillo penserò dopo, anzi ci sto già pensando.

Sonia: "niente zanzare" è decisivo!

2:01 PM, giugno 28, 2006  
Blogger Pier said...

Lophe, ma non è che in fondo in fondo hai già deciso?
Io sono un paio di mesi che ho una gran voglia di staccare ma purtroppo non ci riesco mai...
Preferisco il rumore del mare (quello delle 5 terre su tutto) al silenzio della montagna (nonostante il parentado sull'appennino tosco-emiliano) ma credo che quando vuoi staccare un posto o un altro non fa molta differenza quando sei tra amici, ti ricarichi comunque...
Quindi ti direi se hai l'opportunità giocatela!

3:08 PM, giugno 28, 2006  
Blogger PiB said...

Senti alla lettura della definizione Relais du Silence io ho trovato la risposta..che aspetti!?

4:03 PM, giugno 28, 2006  
Blogger Myrea said...

Ah allora vieni a Lipari!! ;-))

4:27 PM, giugno 28, 2006  
Blogger dalianera said...

Partire, partire. :-)
Per rigenerarsi, il posto sembra molto invitante. Gli amici, mi par di capire, sono quelli storici, quindi l'ideale per il riposo fisico e mentale. Fossi in te avrei già accettato l'invito. E' ciò che hai fatto? ;-)

9:44 PM, giugno 28, 2006  
Blogger lophelia said...

Pier: quando ho scritto il post ero al 98%...magari poi qualcuno di voi mi raccontava esperienze scoraggianti...è la mia primissima montagna, finora neanche l'appennino toscoemiliano!

Chiara: vedi risposta a Matteo;)

Pib: in effetti è stato il primo motivo per cui l'ho preso in considerazione

Miss Piperita: è solo rimandata...

Tack: domani faccio il bonifico. Mi hai capita perfettamente.

10:51 PM, giugno 28, 2006  
Blogger lophelia said...

Morgan: capisco lo spirito del tuo consiglio, ma l'ostello mi suggerisce confusione e non silenzio, cosa di cui ora ho assoluto bisogno. Mi ricorderò delle tue parole alla prossima "tappa di decantazione".
Grazie, a presto.

9:41 AM, giugno 29, 2006  
Blogger Noek said...

Se hai davvero bisogno di relax questa novità silenziosa della montagan può essere un ottimo passo per rigenerarti e goderti in seguito una vacanza più scatenata....
Buona vacanza e buon riposo

10:17 AM, giugno 29, 2006  
Blogger Henry said...

le dolomiti custodiscono i ricordi della mia infanzia. sono per me sorelle, amiche e son sicuro che sara' lo stesso per te.
capisco molto bene il bisogno di staccare che hai. anche per me il momento si avvicina...martedi' si parte per il portogallo!

10:53 AM, giugno 29, 2006  
Blogger artemisia said...

L., dipende chi è l'amico.

12:28 PM, giugno 29, 2006  
Blogger lophelia said...

Noek: grazie, spero che anche tu possa presto goderti la meritata vacanza.

Henry: queste dolomiti, ad un tratto ho deciso che era l'ora di vederle! Buono "stacco" anche a te.

Arte: "amici fidati di sempre", in particolare uno -lo sai. Cosa di più rilassante di una vacanza con l'Animus?

12:52 PM, giugno 29, 2006  
Blogger Unknown said...

Oltre a spingerti anch'io alla vacanza montana, ti lascio un racconto che ho scritto tempo fa e che si intitola "La Gabbia". Spero che sia chiaro cosa succede, io non ne sono così convinto... ;)
Un saluto.
Fabio

LA GABBIA
Le mani stringevano strette le sbarre ruvide, fredde, rugginose. La dannazione perversa della rassegnazione si aggrappava vibrante a quei metalli sordi, cercando una salvezza impossibile. I suoi occhi erano svuotati dalla disperazione, assenti dal presente e slavati da anni di umidità costante, di tentativi di fuga, di pensieri erosi dal tempo. Le braccia si distendevano a strappi quasi ipnotici, per poi ripiegarsi lente come molle in carica. Quel corpo solo e denudato, sporco, esile tenacemente si dibatteva contro la costrizione all’immobilità, annichilito dalla solitudine.
I ricordi si erano via via sbiaditi, quasi a cancellare il passato, il bagaglio sinaptico di una mente nebbiosa si stava dissolvendo nell’etere, trasportato da onde radio volubili ma efficienti.
Livio emise uno spasmo di dolore sonoro, un lamento breve ed intenso, corrotto e primordiale. Si chiedeva il motivo di tanta insensatezza: i suoi occhi azzurri cercavano all’orizzonte una divinità inesistente, demotivati e tristissimi. I capelli appiccicati alla pelle della testa, biondi scuri, a tratti marroni, lividi. Non ricordava quasi come era finito davanti a quelle sbarre, non percepiva quasi più la sua vita. Si accasciò lentamente al suolo, con le mani afferrate ai ferri, ora stese. La testa gli cascò in basso, il collo completamente abbandonato, gli occhi chiusi da palpebre gonfie.
L’anima si apprestava a spiccare il volo, quando un inaspettato soffio di vento gli scombinò i capelli. – Aria... aria – pensò Livio. La testa si sollevò ad ammirare il cielo: quanto tempo che non vedeva le nuvole. Eppure erano sempre state lì.
Le mani si staccarono dalle sbarre. Livio le guardò con stupore: - quanto sono sporche! -.
Uno squarcio gli pervase il corpo, illuminandone la coscienza. Tremò scuotendo le ossa, i muscoli, la pelle. Piccole gocce di sudore si proposero al sole. – Il sole... – l’azzurro oculare soffriva di tanta luce.
Indietreggiò di qualche passo: le sbarre si fecero più complete, la sua visuale si allargava fino a percepirne i confini, la fine della gabbia. I muri, però, correvano in avanti, lo sguardo si spostò confuso lungo le linee di fuga.
- Com’è possibile... - Il soffitto non si estendeva sulla sua testa: c’era solo il cielo.
Barcollando inorridito, andò ancora indietro, senza incontrare alcuna resistenza, nessun muro contro le sue spalle. Realizzò in un istante infinito tutta la sua miseria.
Si voltò, e vide un bosco.
La testa, d’istinto, si torse, guardando dietro un’ultima volta la gabbia, quadrata, ferro e muro, una trentina di metri cubi di vuoto.
Entrò nel bosco, inebetito, e sparì per sempre.

6:53 PM, giugno 29, 2006  
Blogger lophelia said...

FabioA: grazie del racconto. Non vorrei essere pessimista, ma mi sa di una liberazione piuttosto definitiva...

7:13 PM, giugno 29, 2006  
Blogger Unknown said...

Beh, se è una liberazione non parlerei di pessimismo... ;)
E poi, tu hai capito da cosa è avvenuta la liberazione? Io no...

Ciao!

10:10 AM, giugno 30, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Hi people
I do not know what to give for Christmas of the to friends, advise something ....

5:38 PM, dicembre 03, 2006  
Blogger lophelia said...

...

10:27 PM, marzo 24, 2007  

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