07 giugno, 2006

Quale delle due?


Quale di queste due sensazioni vi invoglia di più al sesso, la dolcezza dell'abbandono fiducioso o l'eccitazione dello scontro fisico?
Il sapere di poter essere voi stessi con qualcuno che vi ama e vi capisce, o la blindata sicurezza di affrontare un altro che di voi vede solo l'armatura?
Liquido amniotico o bunker?

50 Comments:

Blogger sonia said...

Amniotico...ma solo oggi, domani potrei cambiare idea

11:44 AM, giugno 07, 2006  
Blogger dalianera said...

E' difficile.
Dipende inevitabilmente dal periodo storico che si sta affrontando e quindi per adesso direi...bunker anti-atomico!

11:53 AM, giugno 07, 2006  
Blogger artemisia said...

Il dilemma della mia vita...sapessi la risposta non sarei qui.

12:04 PM, giugno 07, 2006  
Anonymous Anonimo said...

io la vedo così:
la dolcezza dell'abbandono fiducioso con la blindata sicurezza di affrontare un' altra che di me vede solo l'armatura!
Lifespotter

12:28 PM, giugno 07, 2006  
Anonymous Anonimo said...

L'amore è un sentimento intenso ed esclusivo verso qualcosa o qualcuno, basato sull’affetto, e/o sul desiderio erotico, quindi scelgo obbligatoriamente la dolcezza dell'abbandono fiducioso.

1:02 PM, giugno 07, 2006  
Blogger lophelia said...

Sonia: a volte ci si può concedere il lusso del ritorno all'utero e "sentire" con tutti noi stessi, a volte si ha bisogno di combattere, di sentire cose più forti per sentire meno.

Tackutoha: mi confermi quello che penso sui rapporti uomo-donna in questo momento storico...

Artemisia: ma non è che devi dare la risposta "giusta", devi dare la tua, è solo un'osservazione di quello che si è vissuto

Chiara: capisco poco l'insieme delle due cose...se ti puoi abbandonare non c'è bisogno di corazza, se ti scontri con (ad esempio) uno sconosciuto è difficile lasciarsi andare

Lifespotter: ci sto riflettendo

2:08 PM, giugno 07, 2006  
Blogger Bloggo said...

bunker, sì

2:11 PM, giugno 07, 2006  
Anonymous Anonimo said...

La prima domanda comporta un alto grado di intimità con il proprio partner (e con se stessi) binomio difficilmente combinabile nei suoi elementi in un incontro "occasionale".
In un rapporto, l'essere se stessi è la "materia prima" per nutrire la dea dell'Intimità: indossare una Maschera (Persona in latino) equivale a recitare una parte (tipo: io vorrei tanto essere così, ma non lo sono... Se mi mostrassi a te nella mia reale identità, tu non mi accetteresti: così come io non mi accetto per come sono. Recito allora una parte sperando che tu non te ne accorga) e, generalmente, il costo del biglietto è troppo elevato: le relazioni costruite sulle Ombre hanno fragili fondamenta. Quando la Verità verrà inevitabilmente a galla, ti ritrovi estraneo a te stesso ed in compagnia di uno sconosciuto/a con un grande senso di vuoto intorno.
Liquido amniotico o Bunker? Intimità nel rapporto con il Partner e libero istinto sessuale (eccitazione), che ricordo, per molte culture il Sesso è un dono divino...
Piano piano, poco alla volta. Basta crederci e tutto verrà naturale ;)
un baciotto

gidicool :-)

2:30 PM, giugno 07, 2006  
Blogger lophelia said...

Matteo: ettepareva

Gidibao: ma li tieni dei corsi? perché sono queste le cose che andrebbero insegnate a scuola...

2:53 PM, giugno 07, 2006  
Anonymous Anonimo said...

@lophelia...
Quando conduco gruppi di auto/aiuto, se il contesto lo permette, ne parlo volentieri e gli utenti (adulti, per la maggior parte Signore) ne sono "magicamente" attratti. Il discorso, in ambito scolastico, riesce un pochino più complesso: il setting coi piccoli è decisamente differente; poi dipende dal Target del Progetto educativo. Comunque, ogni tanto, un piccolo "messaggio" può passare anche lì :)
Il tutto, sempre, con delicatezza e tatto ;)

un bacetto

3:04 PM, giugno 07, 2006  
Blogger Dave said...

prima bunker, poi amniotico...

3:41 PM, giugno 07, 2006  
Blogger PiB said...

guarda arrivo ora con miei fusi orari e leggere questo post di prima mattina appena dopo il caffe' mi lascia disorientato....non so proprio che scegliere....forse liquido amniotico...ma come dice Sonia oggi....le sensazioni del sesso sono mutevoli.

3:42 PM, giugno 07, 2006  
Blogger Fabio said...

Forse il dubbio di non sapere se si trattera' di liquido amniotico o di bunker.

5:58 PM, giugno 07, 2006  
Blogger artemisia said...

Torno a dire: lo so che non si tratta di risposta giusta, il problema è che io non so trovare la risposta per me. Probabilmente perchè varia. Mi verrebbe da dire: tutte e due, tutto di tutto.

Gidibao: ma quando parli di Persona hai letto il mio post o è un'interferenza dell'inconscio collettivo che tu ne parli proprio oggi? ;)

6:44 PM, giugno 07, 2006  
Blogger Unknown said...

Se devo proprio sceglierne una delle due, sceglierei il liquido amniotico.
Ma la sensazione che mi invoglia di più al sesso, è la complicità del piacersi, la gioia non egoica del piacersi, della possibilità di comunicarsi tramite il sesso.
Saluti!

6:52 PM, giugno 07, 2006  
Blogger lophelia said...

Ma i Signori maschi che passano di qui cosa ne pensano delle parole di Gidibao? Mi sa che non è un caso se ai suoi corsi sono quasi tutte Signore...
Cos'è che vi fa tanta paura? Ha un nome? Ditelo a mamma Lophelia

Dave: ha un senso!

Pib: sì, sono mutevoli...io quando ho avuto bisogno del bunker era perché non stavo tanto bene

Fabio: ma non ti succede che una persona ti dia subito suggestioni di un tipo o dell'altro?

6:56 PM, giugno 07, 2006  
Blogger lophelia said...

FabioArt: uomini amniotici, sembra una specie in aumento:)

7:00 PM, giugno 07, 2006  
Anonymous Anonimo said...

@lophelia...
Generalmente, noi maschietti siamo abili ed esperti nelle funzioni cognitive (Pensiero) e meno in quelle Percettive; non a caso, in senso junghiano, il Sentimento (funzione) nei maschi è inferiore (non in senso di misura, ma inconscia). Parimenti, le Donne (generalmente) nella sfera emotiva ed in quella percettiva si sentono a proprio agio per Natura: in altre parole, sguazzano nei propri sentimenti come fossero papere nell'acqua. Noi maschi abbiamo un rapporto funzionale del nostro corpo: più o meno, siamo una "mente" che vive in un contenitore che ci è utile; le Signore, invece, sono il proprio corpo e non hanno bisogno di pensarci su: lo si vede anche nell'atto sessuale! I maschietti accellerano, le femminucce, frenano!!! Ma qui, entrano in campo anche componenti fisiologiche...
Quindi, anche culturalmente, per noi maschietti non sarà semplice parlare del Corpo, soprattutto in presenza di donne: abbiamo da poco imparato a piangere... con un po' di pazienza, riusciremo anche a calarci nelle altre celule e non solo nei neuroni ;)
L'esposizione sopra è ovviamente molto generica: conosco donne distanti dal proprio corpo anni luce e uomini che sono cigni... Se può interessare, visto che non mi cito mai, io mi sento un pinguino: a seconda dei casi, so essere goffo, ma l'acqua non mi fa più paura :)

@Arte...
Quando ho scritto il primo commento qui da Lophelia, non avevo letto il tuo post che, tra l'altro, mi pare tu l'abbia pubblicato ore dopo... E' tutto il giorno che Blogger ha dei problemi sul Server: il tuo articolo l'ho visto mezz'ora fa e mi sono venuti i brividi lungo la schiena! Non è la prima volta che la Sincronicità ci gioca questo scherzo... adesso passo da te e scrivo ancora un po'

Grazie lophelia per l'ospitalità,
un caro saluto a tutti i Bloggers che passano da qui e, come me, si trovano bene :)

alla prossima onda

12:25 AM, giugno 08, 2006  
Blogger lophelia said...

Gidibao: sei un faro nella notte:)
leggendoti mi è venuto da pensare che uno sfasamento di velocità tra uomini e donne si ha spesso anche nell'intimità emotiva...dove le donne "accelerano", desiderando conoscere l'anima dell'altro, e gli uomini "frenano", atterriti dalla minaccia che questo rappresenta per loro.
Forse anche perché: conoscere, comprendere, capire...alla valenza positiva e di accoglimento di questo verbo fa riscontro la sfumatura inquietante del verbo latino "Capire", contenere, rinchiudere...essere compresi è bello ma può anche farci sentire in trappola. Anche senza essere uomini, ammetto.

10:06 AM, giugno 08, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Oh sì cara! l'essere compresi comporta un alto grado di intimità e ci lascia senza il sostegno di "ruoli", delle "maschere", etc. Forse è per questo che è così bello amare: l'importante è che, ad ogni bagliore di Innamoramento, non si attivino le frustrazioni pregresse: su questo occorre un lavoro di crescita personale per ricominciare liberi ed esperti. Conoscere se stessi è come il percorrere una spirale: si circola più volte intorno ad uno stesso punto, ma lo si vede ad ogni passaggio da una angolatura diversa... cambiando la prospettiva, cambiamo anche noi. Maggiore sarà lo sviluppo, minore la paura di restare intrappolati perdendo la propria identità nell'Altro.
Acuta osservazione la tua circa "l'intimità emotiva": donne che corrono, uomini che frenano. Il Contenere (capire) è una peculiarità femminile fisica e simbolica; il Contenuto, maschile.
Ricordi il post su Anima ed Animus da Arte?
Ecco un altro piccolo effetto degli Archetipi nelle nostre vite: nelle Signore c'è un maschietto interiore, negli uomini una signora. La Psiche adora l'equilibrio...
un bacino,
buona giornata :)

10:36 AM, giugno 08, 2006  
Blogger artemisia said...

Concordo: Gidibao, sei un faro nella notte. Addirittura qualcuno ti avrebbe desiderato in edizione tascabile, un Bignamino!!

Oltretutto: confronta il mio commento sulla scala a chiocciola di Pib (commentato anche da Lophelia)...insomma ad libitum...

10:54 AM, giugno 08, 2006  
Anonymous Anonimo said...

@Arte...
Ho appena letto il commento da Pib! Oh Mamma!!! E' la prima volta che lo vedo...
Spiritus Mundi in azione...

Un bacetto,

gidipocket :-)))))))))))))))

11:47 AM, giugno 08, 2006  
Blogger Fabio said...

Post come questo mi fanno capire perche' nel mio blog parlo di musica.

1:30 PM, giugno 08, 2006  
Blogger lophelia said...

Fabio: il tuo commento mi fa capire quanta violenza noi donne (senza rendercene conto) facciamo agli uomini quando cerchiamo di affrontare con loro argomenti che a noi sembrano normali. grazie.

3:17 PM, giugno 08, 2006  
Blogger Henry said...

liquido amniotico? bunker? percezioni da maschio? percezioni da femmina?

ma perche' bisogna sempre inscatolare tutto?

io scelgo il tutto! mi piace abbandonarmi completamente nel liquido amniotico (anche nei rapporti "occasionali" e' possibile caro gidibao), ma mi piace anche essere un bunker. e non a giorni alterni ma nello stesso rapporto. essere me stesso, recitare una parte, dare, comunicare, parlare, ridere, scherzare, lottare, mordicchiare...

tutto e' lecito e non ci sono regole. o meglio non dovrebbero esserci. o no?

4:57 PM, giugno 08, 2006  
Blogger lophelia said...

Henry: al bando le regole!! Si trattava se mai di capire se ci sono delle costanti nel mutevolissimo comportamento umano.
La mia era curiosità di confrontarmi, sapere se sentivate a voi più congeniale una di queste due modalità di "sentirsi e sentire l'altro". E in effetti preferenze ce ne sono state, anche se poter sperimentare entrambe le cose e magari insieme è senz'altro una ricchezza.

Alla base c'era anche un altra domanda a cui sto cercando risposta, cioè se "troppa" fiducia e possibilità di abbandonarsi siano freni per l'impulso sessuale.

E comunque grazie a tutti, siete stati stupendi:))))))))))))))))))

6:15 PM, giugno 08, 2006  
Blogger CICCILLO said...

mi è venuta in mente questa discussione oggi mentre indugiavo nella scelta fra una quantità notevole di cibi tutti all'apparenza invitanti sistemati, a buffet, sul tavolo di una trattoria straordinaria dove ho la fortuna di mangiare una volta alla settimana.

credo che il problema vero sia la molteplicità dei nostri desideri, destinati poi perlopiù a rimanere inappagati.
in questo senso il dilemma che qui ci viene proposto da lophelia assomiglia un po' (anche se la metafora, lo ammetto, è un po' forte) a quello tra ingollare un boccone che ci sembra prelibato o assaggiarlo lentamente abbandonandosi al piacere dello "slow food".
allo stesso modo poi tutta la discussione mi ricorda un po' una signora che, nello stesso luogo, oggi diceva:"...sarei a dieta ma vedendo certe cose non si può resistere...".
insomma cerchiamo di imporci una linea e capirci qualcosa laddove non si può capire nulla perché il desiderio è, per sua natura, incomprensibile.
in questo senso mi sembra che il nostro guru junghiano voglia metterci a dieta con argomenti assai validi quanto ovvi.
io allora farei un passo in più dicendo che dunque sarebbe auspicabile, se parliamo di sessualità etero, che ciascuno dei sessi facesse un passo verso l'altro, dunque le signore verso il bunker e i gentlemen verso il liquido amniotico, magari riuscendo così a trovare maggiore consonanza di tempi e modi.
ma anche detto così a me suona rigido e scolastico e il problema rimane sempre la molteplicità dei desideri e dunque degli approcci che evidentemente cambiano da caso a caso.
io comunque sono più per il liquido amniotico, sarà l'età.
concordo infine coll'ultimo commento di fabio.
lophelia: complimenti, il tuo blog è veramente bello e poetico, sia le parole che le immagini, sopratutto quella di questo post

11:44 PM, giugno 08, 2006  
Blogger lophelia said...

Bruno: benvenuto da queste parti, e grazie del bel contributo che dai alla discussione. Nella sostanza mi trovi d'accordo, anche se quella junghiana per me non sarebbe una dieta ma piuttosto una condizione ideale di pienezza e superamento di conflitti con se stessi e con l'altro, caso mai difficile da raggiungere proprio in quanto ideale.
Questa immagine del bunker risale per me ai tempi della prima Guerra del Golfo, 1991: parlavo con un amico psichiatra di una nostra amica che a me sembrava forte perché molto autoritaria con il suo ragazzo, e lui mi fece notare che era proprio il contrario, dicendo: "E' come Saddam Hussein che se ne sta chiuso nel bunker, ti sembra forte? proprio il bunker dimostra che ha paura"
In questo senso credo che quando ci difendiamo è spesso perché non vogliamo mostrare le nostre debolezze, perché l'altro ci fa paura. E sarebbe più bello non dover aver paura, almeno secondo me, perché nel lasciarsi andare si provano sensazioni più intense.
Ad esempio, per me il piacere sessuale legato al "bunker" è paragonabile ad una scossa elettrica, forte ma breve e concentrato, perché se ti devi difendere il corpo è più contratto e sente meno. Il piacere dello stato "amniotico" è diffuso, liquido, ti raggiunge in ogni fibra. Questa naturalmente è la MIA esperienza, che mi porterebbe in teoria a preferire l'amniotico
MA e' anche vero che Eraclito diceva che la guerra è madre di tutte le cose...e così, come dici tu, il desiderio per sua natura non si può "comprendere", rinchiudere in una definizione. Si può solo assistere alle sue mercuriali trasformazioni (e ovviamente partecipare!!)

Ti ringrazio per i bei complimenti al blog, graditi anche perché dal tuo "Pollici" ho capito che hai un gusto non comune e molto senso critico!
Il soldato della fotografia è mio nonno in una vecchissima foto di famiglia che mi era sempre piaciuta. Quando ho dovuto pensare a un'immagine adatta al tema mi è subito venuta in mente, era "lei".

11:21 AM, giugno 09, 2006  
Blogger lophelia said...

Dimenticavo di aggiungere che io non parlerei necessariamente di sessualità etero, secondo me la distinzione che Bruno fa tra uomo e donna (e gli auspicabili adattamenti di cui parla) si può tradurre più universalmente in quella tra persone che tendono di più o di meno a difendersi dall'intimità. La differenza io la vedo in quel più, o meno.

2:03 PM, giugno 09, 2006  
Blogger CICCILLO said...

grazie a te per il "senso critico e gusto non comune".
anche se poi nelle faccende del corpo e dell'anima sono spaesato come molti altri.
aggiungo solo che secondo me quello che conta è l'alchimia cioè la trasformazione di sè nel contatto o la fusione con l'altro.
che avvenga in un modo o nell'altro forse poco conta, anche se il bunker non sembra proprio la cosa migliore per questo (forse nelle situazioni occasionali).
e a quel punto poco conta la comprensione di sè perché un istante dopo aver compreso qualcosa si è già diventati qualcos'altro e dunque a che pro fare lo sforzo per comprendere?
la comprensione di sè avviene da soli (o al massimo con uno psicoterapeuta), la trasformazione invece nell'alchimia della relazione, sessuale e non.

forse...

ciao, a presto

3:42 PM, giugno 09, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Bruno, Lei mi fa dono di un appellativo che non mi appartiene. Come Lei, scrivo un mio personale sentire e lo esprimo con passione. Convengo con Lei circa il fatto che io scriva delle ovvietà, perchè così per me (e Lei suppongo) esse come tali sono: in questo però, mi permetto di aggiungere che nel contesto, il mio era meramente un contributo (passibile certamente di errore) alla discussione e non certo una forma di proselitismo, nè il grido di uno stilita. Lungi da me poi l'idea di mettere qualcuno a dieta: semmai, se dalla Nostra discussione nascesse qualche spunto di riflessione per chi legge, soprattutto per quelli che generalmente non hanno occasione di farlo, non posso che essere lieto di avere dato, nel mio piccolo, un contributo ad alimentare la crescita personale.
Lei suggerisce un "veniamoci incontro" io parlo di "intimità":
non mi pare che le nostre posizioni siano tanto distanti, sebbene siamo entranbi "scolastici".
Forse, la differenza la si può cogliere in una sottile forma di cinismo (in senso filosofico ovviamente) quando Lei, a termine del suo commento, concorda con Fabio il quale, onestamente dichiara di preferire altri argomenti.
Leggo ora il suo ultimo commento e mi piace quello che Lei scrive circa le "alchimie emotive".
Le auguro un buon fine settimana,

gianni

4:06 PM, giugno 09, 2006  
Blogger Fabio said...

Boni... Intervengo per chiarire che io non *preferisco* altri argomenti (come hai scritto tu Gidibao). *Mi rifugio* in altri argomenti, il che e' diverso (come Lophelia mi pare abbia invece colto). In ogni caso, dato che sono qui esprimo anche la mia opinione, sperando che Blogger poi non la cancelli, com'e' successo ieri e l'altro ieri. Allora, premetto che io per Lophelia ho un'ammirazione smisurata e che il suo blog e' diventato per me una lettura quotidiana indispensabile, pero' dopo attenta riflessione, ho concluso che *per me* la domanda non ha senso. Anzi, che se un mio amico stasera mi dicesse "Sai Fabio, io sono invogliato al sesso dalla dolcezza dell'abbandono fiducioso" mi preoccuperei un pochino per lui. Per parlare un po' come il mio amico Matteo (spero non me ne voglia se lo cito perche' lo faccio con tutta l'ammirazione che la sua sincerita' suscita in me) se mi chiedi cosa mi invoglia di piu' al sesso, forse risponderei "un bel paio di tette". Sto forse un po' esagerando (avrei potuto dire: un bel portamento o un bello sguardo e forse ci saremmo capiti lo stesso), pero' se la tua domanda e' riferita puramente all'attrazione sessuale, io non credo di essere razionale al punto di farmi quel tipo di domande su amniotico/ bunker. Se parliamo di relazioni, di amore, allora certo che si', anzi mi pongo domande piu' complesse sull'intimita' emotiva, il dialogo, ecc.

Ma nel sesso quello che succede dopo e' una scoperta. Puo' essere amniotico o bunker, e comunque e' una *conseguenza del desiderio*, non un *fattore scatenante*.

Un'altra cosa sulla quale non sono completamente d'accordo con quello che e' stato detto fin qui e' la generalizzazione, il "noi donne", "voi uomini", ecc. Lo dico perche' in questo modo si rischia di confermare il teorema di Thomas ("Se gli uomini definiscono reali le situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze"). Se penso che "noi uomini" siamo come dice Gidibao "una 'mente' che vive in un contenitore che ci è utile" e che "voi donne" siete il vostro corpo, forse sto definendo una distanza percettiva che potrebbe invece non sussistere (e definendola la creo).

Ecco adesso salvo tutto in word, cosi' se Blogger mi butta ancora fuori riposto il tutto, e poi torno a rifugiarmi nelle mie placide encicliche musicali.

7:38 PM, giugno 09, 2006  
Anonymous Anonimo said...

@Fabio...
Ho fatto riferimento al commento di Bruno:
"concordo infine coll'ultimo commento di fabio" (parole sue)

"Post come questo mi fanno capire perche' nel mio blog parlo di musica"
(parole tue)

Capisco che qui in Rete comunicare non sia semplice ed è facile essere fraintesi: per questo motivo aggiungo questo mio commento, non per polemizzare.
Fabio, noi non ci conosciamo, forse è anche la prima volta che ci incontriamo qui. Non c'è confidenza, quindi non è possibile cogliere le varie sfaccettature del comunicare. Rimangono appunto le parole scritte.
Rileggi il mio commento e vedrai, alla luce dei due virgolettati sopra, non ho espresso alcun giudizio di merito nei tuoi confronti: non hai forse espresso onestamente
"Post come questo mi fanno capire perche' nel mio blog parlo di musica". Potrei mai permettermi di dirti, non conoscendoti, che tu preferisci rifugiarti in altri argomenti? NO, non l'ho fatto e non lo penso. A questo ci tengo particolarmente Fabio, credimi.
Le tue opinioni, così come quelle di tutti, per me sono una ricchezza.
Circa il noi/voi che tu scrivi, che dire: più che usare dei condizionali e lo spendere valanghe di "generalmente" in questo contesto non posso fare.
avrai notato inoltre che ho anche concluso affermando l'esatto contrario: generalizzare è utile nell'esporre un punto di vista, giusto o sbagliato che sia, quanto meno non è assoluto.
Il grassetto indica, nel contesto della frase, una relazione con il Maschile: generalmente le donne vivono un rapporto con il proprio corpo in modo differente dagli uomini...

Un saluto sincero :)

9:33 PM, giugno 09, 2006  
Blogger lophelia said...

Fabio, intanto grazie per aver speso tante energie sull’argomento e per i complimenti esagerati (comunque anch’io ti leggo “necessariamente” tutti i giorni!).
Certo lasciarsi andare agli istinti è più importante che analizzare, ma succede, lo dici anche tu, che vivendo ci si pongano anzi impongano dei perché su quello che ci succede, per non restare fermi sempre allo stesso punto...non è detto poi che rispondersi porti a qualcosa, magari il voler capire è solo un sollievo temporaneo fine a se stesso, come ubriacarsi (anche se capire qualcosa di solito mi fa stare meglio dopo, contrariamente all’alcool).
Ma per rispondere alle tue riflessioni per me ad esempio ‘non ha senso’ la distinzione tua, quando dici più o meno “giusto interrogarsi sulle relazioni ma non sul sesso”, sarà perché questo confine così netto non lo vedo...(il sesso c'è anche nelle relazioni d'amore ad esempio, no?) So che così alimento il ben noto luogo comune che le donne non sanno vivere il sesso senza i sentimenti, mi rendo conto, ma pazienza, quella è un'altra storia.
Riguardo al preoccuparsi per gli amici...hai ragione, a chi usasse nel quotidiano certe espressioni faresti bene a dire senz’altro “parla come mangi”. Ma io mi preoccuperei altrettanto per un amica che mi dicesse: “sono andata a letto con uno ma non so proprio perché”. Oppure "non ho più voglia di fare sesso con la persona che amo e non capisco proprio perché". Gli esempi sarebbero molti.
Il desiderio ha certo le sue Conseguenze, ma ha anche un’origine, anch’io potrei dire un paio di bicipiti muscolosi, ma se fosse solo quello sarebbe semplice... Scommetterei che lo stesso paio di tette in una situazione fanno un effetto, in altre no. Se fossimo così semplici non ci sarebbero relazioni così complicate.
Comunque l’importante è viversele...fino al prossimo dubbio, e poi via di nuovo, come la Scala a Chiocciola di qualche giorno fa.
Grazie di cuore e un abbraccio a tutti!!

9:35 PM, giugno 09, 2006  
Blogger lophelia said...

Gidibao vedo ora il tuo ultimo commento, grazie anche a te...e il prossimo post sai già cosa sarà!
Baci baci

9:38 PM, giugno 09, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ombra?... :)))))))

9:44 PM, giugno 09, 2006  
Blogger CICCILLO said...

solo due parole per gianni: qualcun'altro ha parlato scherzosamente di "corsi" frequentati solo da donne e di "faro nella notte" e io gli sono andato dietro altrettanto ironicamente.
il problema poi è che a me viene l'orticaria quando sento parlare di donne così e uomini cosà, quelle "contengono" e "sono" il loro corpo e noi invece tutto pensiero razionale e il corpo solo un "contenitore utile" della mente (utile a cosa, poi?) e via dicendo.
mi sembrano veramente idee banali e ovvie propagandate, senza un minimo accenno di dubbio, da qualcuno che magari tiene anche dei corsi ma credo dovrebbe calarsi un po' di più nella complessità dei corpi e dei desideri e delle culture anche, perché no, che ci stanno dietro.
era questo che tentavo di dire quando parlavo del volerci mettere a dieta: il rinunciare ai desideri in nome di una comprensione a priori di sè basata su degli stereotipi sessuali.

perché piuttosto non parliamo di come tutta questa riflessione sul sè, questo cercare di capire e inscatolare, non sia diventato altro che un gigantesco sistema di controllo delle pulsioni al servizio della società bacchettona, individualista, utilitarista e militarista in cui viviamo?
forse in un "altro mondo" (impossibile?) il dilemma iniziale di lophelia non si porrebbe neppure.
come ha detto qualcuno "l'amore non è mai dalla parte dell'ordine".

lophelia, mi scuso, due parole sono diventate poi duecento e passa.
e poi aveva già detto tutto Fabio, col quale sempre concordo, e con parole molto più chiare e semplici delle mie.

make love not war

11:16 PM, giugno 09, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Grazie Bruno,
non conoscendoci, non sono stato in grado di cogliere l'ironia ed ho risposto in merito a quanto ho letto nel commento. Sarò monotono e me ne scuso, qui in questo blog, come anche da Artemisia, non scrivo da "addetto ai lavori", ma da blogger che esprime una propria idea cercando di relazionarmi con rispetto. Scrivo, leggo, imparo. Nessuna velleità di tenere dei corsi in Rete, pontificare o mettermi in cattedra per una classica lezione frontale. Gradirei che questo fosse inteso chiaramente.
Mi spiace di averle fatto venire l'orticaria esprimendo un'opinione differente dalla sua, così come sono rammaricato che il comunicare attraverso un monitor non sia certamente il massimo che si possa chiedere. Se così non fosse, si potrebbero cogliere i mille dubbi che mi pervadono: dubbi che ti fanno crescere umanamente e professionalmente.
Lei non è mai stato presente al mio lavoro che, mi ripeto, è altra cosa da qui: la invito quindi educatamente, come Lei merita, di non esprimere giudizi superficiali circa la mia professionalità.

Ho anch'io la mia buona dose di capelli bianchi e non posso che convenire con Lei
make love not war

Grazie Bruno per gli spunti di riflessione offerti in coda al suo commento e per avermi fatto conoscere attraverso il suo Blog
Miguel Benasayag.

gianni (aka gidibao)

12:38 AM, giugno 10, 2006  
Blogger CICCILLO said...

gianni, ma non capisco perché mi dà(i) del Lei.
vecchie consuetudini da terapeuta?
boh?
io non mettevo in dubbio professionalità, piuttosto non intravedevo dubbi (che con piacere apprendo invece essere presenti) in certe sue (tue) affermazioni e categorizzazioni contenute nel commento dell'8 giugno e, a quanto pare, non sono stato l'unico a notarlo.
comunque, al di là della veemenza di certe mie affermazioni (o provocazioni o frecciate), sono un uomo mite e rispettoso, nei fatti, di chiunque.
dunque ora mi ritiro in buon ordine e nel silenzio.
grazie a tutti per la discussione e alla prossima.

1:09 AM, giugno 10, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Bruno,
post dopo post scopro il piacere di conoscerti :)
in questo caso, il buon giorno si vede dalla sera!

Serena notte

alla prossima onda

1:21 AM, giugno 10, 2006  
Blogger lophelia said...

Scopro con piacere rientrando ora a casa che si sono chiariti i malintesi, ebbene sì ero stata in pensiero per buona parte della serata:)

dubito ergo sum

alla prossima

1:30 AM, giugno 10, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Lo :)
un bacetto
serena notte,
a presto

1:39 AM, giugno 10, 2006  
Blogger Unknown said...

Mamma mia che bevutona assetante! Leggere tutti questi commenti tutto d'un fiato è stato veramente un piacere!
Grazie a tutti e a Lophe per aver gettato un utile sasso.
Saluti.

1:03 PM, giugno 10, 2006  
Blogger rosso fragola said...

no, 43 commenti non li posso leggere davvero, tempo tiranno come al solito, tutt'al più di dirò...La dolcezza mi affascina e mi seduce più di ogni altra cosa al mondo,ma l'eccitazione dipende da molti fattori. Per quanto riguarda chi non sa andare oltre l'armatura e guarda senza vedere...Mi sa che resterà a guardare e niente più!

9:02 PM, giugno 11, 2006  
Blogger Fabio said...

@ Gidibao,

Grazie per il tuo lungo commento. In effetti la frase alla quale fai riferimento era piu' che altro una commento sulla difficolta' di affrontare argomenti complessi tra persone che non si conoscono benissimo. La prossima volta mi spiego meglio, promesso :-)

@ Lophelia, io non credo che i nostri punti di vista siano cosi' distanti. E' "giusto" interrogarsi su tutto (quindi anche sul sesso ovviamente), su questo siamo completamente d'accordo. Quello che sto cercando di dire, e' che *la specifica domanda* che tu fai in questo post non e' per me direttamente collegata al desiderio sessuale. Cioe' non saprei dire se mi "invoglia di piu' al sesso" un'aspettativa o l'altra. Forse il desiderio di scoprire l'altra persona, senza prefigurare cosa potrebbe succedere. Sono riuscito a spiegarmi ora? [Per altro e' la prima volta che mi capita di leggere in qualsiasi blog un post dove verso il cinquantesimo commento si e' ancora in tema, complimenti per la tua scelta e per la qualita' di tutti gli interventi!].

9:10 PM, giugno 11, 2006  
Blogger lophelia said...

Rosso fragola: grazie anche a te di essere intervenuta. Hai ben colto il nodo delle contraddizioni, quei "molti fattori" da cui dipende l'eccitazione, fattori che a volte possono contrastare con il resto...

Fabio: grazie per la pazienza di tornare a spiegarti. Credo anch'io che i nostri punti di vista non siano affatto distanti. Ammetto piuttosto che la domanda nel modo in cui l'ho posta era sin troppo rigida e si prestava anche a qualche fraintendimento.
Diciamo che ho privilegiato l'effettaccio e la provocazione a scapito della chiarezza: in realtà per me tutto nasce dalle contraddizioni che vedo continuamente nella vita, mia e di altri. A quanti succede di amare profondamente qualcuno e di esserne amati ma di non aver più voglia di farci sesso, pur sapendo che sarebbe appagante. O di non averne voglia per paura delle famigerate CONSEGUENZE, come nella ministoria del post "Cul de sac".
Viceversa a volte si può aver molta voglia di buttarsi in un'avventura con qualcuno che non coinvolgerà il cuore, e la scelta avviene già INCONSCIAMENTE perché niente è mai casuale... e allora mi viene da chiedermi: "perché succede?". A posteriori se ci analizziamo bene possiamo scoprire che le sorti di certi nostri incontri erano prevedibili. A livello inconscio nell'attrazione giocano mille e più fattori, assolutamente NON intendevo dire che uno ci ragiona prima e poi sceglie. E anche dopo non è facile capire questi fattori inconsci, ci vuole un lavorone. La mia domanda nasce "a posteriori", da un'analisi di questo tipo, per questo (credo) non ci si capiva.
Grazie davvero, è bello che la discussione sia stata così sentita.

12:16 AM, giugno 12, 2006  
Blogger lophelia said...

Un numero così alto di commenti l'avevo visto su un blog che parla simpaticamente di sesso, ad un post intitolato "il p*****o perfetto"...mica poco averlo eguagliato;-)

9:36 AM, giugno 12, 2006  
Anonymous Anonimo said...

@Fabio...
Grazie a te ;)

@LOphelia...
post perfetto :)

11:58 AM, giugno 12, 2006  
Blogger sukun said...

effettivamente, effettivamente il post è "quasi" perfetto.
c'è sesso, c'è donna vs. uomo, c'è polemica, ma c'è riappacificazione, tutti i topos drammaturgici. Pero' mi manca la recensione del film!!!...

ti linko :)
algonuevo

10:29 AM, giugno 23, 2007  
Blogger sukun said...

era algonuevo.splinder.com

10:30 AM, giugno 23, 2007  

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