28 novembre, 2008

Fierucola in S. Spirito

via della Maddalena

Etichette: ,

25 novembre, 2008

I 40 anni del White album


A me piacevano, i Beatles (e anche i Rolling Stones).
Il White album lo scoprii nell'anno dei miei sedici anni. Rocky Raccoon era un profumo indiano alla verbena, Why don't we do it in the road il soprannome del più sveglio della classe accanto, While my guitar gently weeps la colonna sonora dei sogni romantici, Helter Skelter un vago presagio del sesso.
Quell'anno ci sbatterono insieme ad un'altra classe sfigata in una succursale, una dimora di suore, era sempre in centro ma per noi era un'emarginazione sociale terribile, un marchio di fronte a tutto il resto del liceo oltre alla punizione di non poter più vedere "quelli più grandi".
Fu anche l'occasione in cui scoprimmo l'ipocrisia di certi capetti "di sinistra", per i quali era inammissibile che per una volta fossimo noi di una classe sconosciuta, e non loro -i soliti- a chiedere l'assemblea d'istituto mensile. Per di più per parlare di questo problema della succursale di cui a loro non poteva fregar di meno - mentre quello sì che era un vero caso di discriminazione sociale, verso due classi in cui nessuno aveva genitori socialmente significativi.
In quell'inizio di inverno cupo, una mattina mentre aspettavamo in giardino la prima campanella arrivò la notizia della morte di John Lennon.
Poi in maggio nel giardino fiorirono i ciliegi, intanto avevamo fatto amicizia con quelli della classe accanto con cui l'anno dopo saremmo diventati un'unica classe, e alcuni di loro sono ancora oggi i miei migliori amici, tesori preziosi e insostituibili.

Etichette: , ,

24 novembre, 2008

Omnia vincit amor

Palermo, Museo Archeologico

23 novembre, 2008

Lucca Digital Photo Festival

Andrew Zuckermann, "Facocero"

20 novembre, 2008

Guitar, guitar, come to my boudoir



Questo tormentone conosciuto grazie a Radio Popolare lo trovo irresistibile...mi ricorda il miglior Kaurismaki.

17 novembre, 2008

Il Quartiere


Nell'ufficio rimbomba la voce di una donna robusta, capelli corti sale e pepe, vestita con un abito-camicione-vestaglia celeste a grandi fiori e maniche corte. E' una del quartiere, le impiegate che lavorano lì da sempre la conoscono, è venuta per sapere se il nuovo compagno della figlia ha preso la residenza in casa loro. L'impiegata controlla e risponde che non risulta. "E infatti non ci ha da essere!" fa lei soddisfatta, la voce che sovrasta tutte le altre "perché io quello lì in casa mia 'un ce lo voglio! A casa mia 'un si carica...se vogliono vanno a caricare da un'altra parte! già il primo marito la mi' figliola l'ha rovinata...quest'altro gli è bene che se ne stia a casa sua! Tanto gli uomini son tutti uguali!" Vede i sorrisini delle più giovani e ribadisce a voce ancora più alta, scrollando il capo e agitando minacciosa la mano verso di loro: " non v'illudete, son tutti uguali!!"
Alle sue spalle un omino anziano le getta un'occhiata spaurita mentre sguscia furtivamente fuori dagli uffici.

12 novembre, 2008

In cucina

La verità è sdrucciolevole

Si fatica un sacco a cercare la verità agognando di aggrapparcisi come allo scoglio in mezzo alle acque ma poi vince sempre l'acqua e ti porta via, e alla fine la sola verità è proprio quell'acqua che scorre e non è mai la stessa come già qualcuno ci aveva detto. Non serve lo scoglio, serve solo imparare a nuotare.

09 novembre, 2008

Il volto

"I fotografi non si fidano delle facce, hanno bisogno della storia e della natura, della sociologia e dell'economia, dell'urbanistica e dell'arredamento per dire le donne e gli uomini del nostro tempo ...
Perché non deve esistere oggi in fotografia l'equivalente, mettiamo, del volto della Falconetti nella Giovanna d'Arco di Dreyer? E perché, nella fotografia, devono avere la prerogativa del volto solo i "personaggi" noti?"

Goffredo Fofi in "Humana - la presenza dell'uomo in fotografia", a cura di Moreno Gentili, ed. Art&

Etichette: ,

07 novembre, 2008

Particelle elementari

Nella tua storia ho trovato parti della mia. Materiali, elementi, liquidi solidi gassosi visivi sonori. Che ci fanno questi accordi su vinile, questa storia sospesa era anche mia, flauti d'altura confusioni epitaffi piazze zingari voci megafono assemblea inverno del 1980 blues adolescenziali borgo pinti, filosofi, annate di progresso fotografico celo manca, provini di stampa, mostre che hai visto e che ho visto.
Sali d'argento, idrochinone.

Etichette: ,

06 novembre, 2008

Passaggi

Questo è un saluto al posto di lavoro che ho lasciato da poco. Soltanto sei mesi sono bastati a sviluppare tra me e le persone con cui ho lavorato un calore umano che mi è rimasto dentro. Senza distinzioni di livelli e gerarchie. E io li ho traditi per la fortezza Bastiani, come qualcuno di loro ha definito la mia nuova sede senza sbagliare di molto.

04 novembre, 2008

Il quarantesimo anno

Notte in Santo Spirito

Etichette: