31 gennaio, 2007

Beautiful losers


Koistinen, nel film "Luci della sera", scopre che la donna con cui usciva lo ha usato per una rapina. Potrebbe denunciarla. Invece la lascia andare, e appoggiato alla parete di casa sua aspetta che la polizia venga a prenderlo per arrestarlo. Il suo volto è dolente, lo sguardo lontano.
Ero innamorata di X e un giorno l'ho visto per strada, ero in macchina e lui non mi ha visto, l'ho amato di più per la sua aria triste, il suo camminare a capo chino.
In un bar un mio carissimo amico è rimasto colpito da una donna: un volto fine segnato da un vissuto non sereno, sguardo inquieto. Giorni dopo l'ha rivista per strada, stava attraversando e ha messo per un attimo il piede in fallo, e gli è piaciuta ancora di più.

29 gennaio, 2007

Alfabetizzati e no

Una delle mansioni del mio attuale lavoro è iscrivere gli stranieri che si presentano per frequentare i corsi di alfabetizzazione italiana. Per iscriversi dovrebbero avere il permesso di soggiorno, molti non ce l'hanno e noi li iscriviamo lo stesso dicendo loro di portarcelo quando ce l'avranno, ben sapendo che non succede quasi mai.
L'altro giorno è venuto un ragazzo del Marocco, non aveva il permesso e neanche un documento, di nessun tipo. Parlava già un po' di italiano, ci ha detto che era venuto in Italia da minorenne registrato sul documento di suo padre. Ha detto di aver già frequentato un'altra scuola italiana per due anni. La mia collega è intervenuta come per chiudere il sipario dicendogli: "mi dispiace ma se non hai documenti non ti puoi iscrivere", ha girato il culo e se ne è andata.
Il ragazzo non era simpatico, semmai anzi un po' strafottente. Io comunque non me la sono sentita di mandarlo via, ho sentito la capufficio e l'ho iscritto ugualmente.
Forse imparando l'italiano potrà delinquere meglio? In ogni caso negare a qualcuno la possibilità di imparare mi sembra assurdo.

25 gennaio, 2007

Meme

autoscatto nella zuccheriera di F.

Stavo pensando a un post sull’egocentrismo di questo blog ma devo rimandarlo, essendomi appunto stato richiesto di dire cinque cose che ancora non sapete di me...

Ho il terrore delle falene. Mi agghiaccia l’idea che una falena con le sue traiettorie imprevedibili potrebbe anche arrivare a sfiorarmi. Lo so che non “fanno” nulla: ma mi fanno orrore.

Non so usare gli accendini, non so neanche provarci, non so perché.

Per un anno ho lavorato come assistente alla poltrona in uno studio dentistico. La parte più difficile del lavoro era gestire le donne del dentista.

Ho uno scaldaletto svedese – Uggla, il gufo di pelouche dell’Ikea.

(questa invece la dovreste sapere, l'ho già detta tempo fa: in questi casi non riesco proprio a passare il testimone)

24 gennaio, 2007

stavolta ci ho pensato


Noi sereni e semplici o cupi e acidi,
noi puri e candidi o un po' colpevoli
per voglie che ardono:
noi cerchiamo la bellezza ovunque.
E noi compresi e amabili o offesi e succubi
di demoni e lupi, noi forti ed abili
o spenti all'angolo:
Noi cerchiamo la bellezza ovunque.
E passiamo spesso il tempo così,
senza utilità (quella che piace a voi)
senza utilità (perché non serve a noi)
Marlene Kuntz, "Bellezza"
(io stavolta ci avevo pensato a portarmi la Nikon ma la luce era pessima, con una 400 tirata a 3200 son venute quasi tutte mosse)

23 gennaio, 2007

Scuola

Un professore di sostegno è in classe con uno dei ragazzini da lui seguiti. Si assenta per poco dall'aula lasciando la giacca sulla sedia. Al ritorno scopre che mancano 100 euro dal portafoglio.
Non c'era nessun altro nell'aula oltre a loro due.
Il ragazzo dice che è entrata una custode. Il giorno dopo, messo alle strette, confessa. Le ha spese tutte al Luna Park.

19 gennaio, 2007

Restauro delle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano, estate 2000


Non avevo voluto spiegare a parole il senso di questa foto per non cadere nella retorica del "sudore della fronte".
Ma invece due parole le dico. Nel periodo del restauro delle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano ho documentato fotograficamente i lavori, e alcune di quelle foto sono finite su una rivista di architettura: ovviamente le foto dei particolari architettonici. Poi ho documentato la cerimonia di inaugurazione, e sui giornali locali sono finite ovviamente le facce delle personalità presenti, autorità istituzioni architetti soprintendenze.
Mostrare qui qualcosa di quello che è stato in concreto quel restauro mi è sembrato che compensasse qualcosa, poco certo, ma qualcosa.

18 gennaio, 2007

A proposito di luna

Oggi un'amica ha tirato fuori dalla borsa una serie di differenti confezioni di pasticche consigliatele per dimagrire, nokal, bruciakal, viakal etc. etc. Io credo più all'efficacia di certi anoressizzanti naturali, tipo lo sguardo di una persona che ti piace, o anche solo la voce.
Non c'entra o forse sì, per oggi vi lascio questa, ringraziando Paolo alias Dalianera alias Tackutoha che me l'ha fatta scoprire.

16 gennaio, 2007

Cave di pomice a Porticello, Lipari

Canneto, Lipari

Casa, Isole Eolie (ultimamente sono di poche parole, sarà l'influsso di Kaurismaki)

15 gennaio, 2007

Intervallo (Mare, isole Eolie)





13 gennaio, 2007

Consigli per il weekend

Andate a vedere "Le luci della sera" di Kaurismaki. Punto.
(domanda per Artemisia: ma è vero che nei paesi nordici le persone si guardano così poco negli occhi? è la cosa che più colpisce di tutto il film)

11 gennaio, 2007

Quale scuola di pensiero?

Dovendo fare per 36 ore settimanali un lavoro che in entrambi i casi non vi appassiona neanche un po', scegliete di:

a) svegliarvi alle 6.50 per essere alle 7.45 in un posto dove vi fate il mazzo 6 ore al giorno per 6 giorni sabato compreso ma alle 13.45 siete liberi di fare il cazzo che vi pare
b) svegliarvi tra le 7 e le 8 e lavorare fino al venerdì 3 giornate corte e 2 lunghe in un ufficio dai ritmi ultradilatati tanto da permettervi varie uscite per shopping e caffè ma da far diventare un problema nelle giornate lunghe arrivare fino alle 19 senza dormire o impazzire?
(naturalmente ogni riferimento a situazioni realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale)

10 gennaio, 2007

Intervallo (zona industriale Osmannoro, Sesto Fiorentino)

A volte

certi momenti mi ci vuole Donna Summer, tipo quando faccio le pulizie in casa.

09 gennaio, 2007

Certezze

Questo disco, che poi sono tre, è bellissimo - io ve lo dico. Da quando me lo hanno regalato lo ascolto continuamente. Però, mi càpita che a volte, certi momenti...

07 gennaio, 2007

Le vent nous portera

Ti ricordi quando io sopra di te guardando il tuo viso sul cuscino illuminato dalla luce tenue dell'abatjour ikea schermata da un foulard ti dissi: questa sarebbe una bella foto, e tu sorridesti e dicesti: anche questa, alludendo alle tue mani appoggiate sui miei seni. La foto del tuo viso sul cuscino ce l'ho ancora, la feci davvero ti ricordi. L'altra foto mi è rimasta nel corpo, la risento tutte le volte che ascolto i Noir Desir, e non ho mai voluto imparare le parole di Le vent nous portera perché sarebbe diventata un'altra cosa, non mi avrebbe più chiudendo gli occhi riportato istantaneamente lì a far l'amore con te.

05 gennaio, 2007

Di cosa sono fatti i sogni



A proposito dei discorsi fatti qui e altrove sul desiderare persone impossibili, mi viene in mente un film: "La femme en bleu" di Michel Deville, 1972.
Raccontato brevemente:
Pierre (Michel Piccoli) è un musicologo dalla vita professionale e sentimentale ricca di soddisfazioni. Un giorno, entrando in un negozio incontra lo sguardo di una donna vestita di blu (Lea Massari). Ne resta affascinato e quando lei esce la segue in strada, ma fa appena in tempo a vederla salire su una Mini blu e ripartire.
La sua compagna Aurelia (ancora Lea Massari) è appena tornata da un viaggio ed è contenta di vederlo. Ma lui è scontroso, assente, e alla fine le confessa di essere ossessionato dal desiderio per quella donna vestita di blu appena incontrata. Deve ritrovarla, sapere chi è, sapere se si trovava lì per lui.
L'attrice è la stessa, quindi Aurelia e l’altra ci appaiono uguali: ma Aurelia (vestita di rosso) è lì presente in carne ed ossa e innamorata di lui, mentre l’altra (vestita di blu) fugge, lui non sa chi sia e quindi nella sua immaginazione può essere tutto.
Aurelia pur soffrendo aiuta Pierre a cercare la sosia-rivale per tutta Parigi, finché lui abbandona la ricerca per paura di scoprire che (forse) la donna in blu lavora in una casa d’appuntamenti. E si lamenta:
“Chi e cosa sognerò adesso? Tu? Ma tu Aurelia sei viva, ti tocco, esisti, non posso sognarti...un sogno è inafferrabile, indispensabile. Ho ucciso il mio sogno. D’ora in poi avrò una vita in cui saprò tutto del domani, cosa farò domani, cosa penserò domani. La mia vita sarà una vita senza mistero, senza sogni. E senza sogni è noto, non si puo vivere, lo dice anche la medicina”.
Vi dico come finisce, che tanto è anche la scena con cui inizia il film: Pierre torna a casa, apre l'armadietto del bagno, ingoia un flacone di pasticche e si sdraia sorridente sul letto andando incontro al Sogno Eterno.
Il finale estremizza il concetto.
Ma quanto, e quando, l'anestesia del sogno è preferibile alla vita reale?
Il sogno può essere fuga, e dipendere da quanto la nostra vita reale ci piace o no, o magari da qualcosa dentro di noi che non vogliamo sentire? E in ogni caso, sarà possibile spostare l'associazione del principio di piacere dal sogno alla realtà? Far entrare un po' di realtà nel nostro sogno, e trovare un po' di sogno nella nostra realtà?
No, perché a giocare sempre lo stesso gioco ci si stufa, non so voi, e insomma anche per cambiare un po', se no alla fine che noia.

03 gennaio, 2007

Ripensando


L'altro giorno guidando ripensavo a tante cose, succede, specie a fine anno. E ripensando a un uomo che non vedo più mi è tornato in mente l'ultimo verso di una poesia scritta da un'amica anni fa, e poi di lì il resto della poesia.
Lei si chiamava Cinzia (ma non è la nostra Artemisia), la presentò ad una rassegna, io di poesia non me ne intendo, non vinse ma secondo me lo avrebbe meritato perché era scritta col sangue, il sangue vivo delle ferite ancora aperte. Si intitolava "Paradise Lost", e diceva così:
Io conosco il Paradiso Perduto
l'ho visitato fin nei suoi confini
culla di beatitudine
forziere di profumi
non pensatelo distante
sua la vertigine delle cose compiute
stava tutto nel chiuso cerchio
delle tue braccia.

01 gennaio, 2007

Mezzanotte e dintorni





Prima di andare si sa solo che i padroni di casa sono architetti-pubblicitari, entriamo in questo enorme e bellissimo loft arredato con sapiente mescolanza di etnico, anni '70 e contemporaneo, e io per un attimo non posso fare a meno di pensare "di sicuro sarà gente che se la tira", e invece no, sono tutti tranquilli e veramente veramente simpatici e hanno allestito con cura e cucinato cose buonissime e insomma che dire, si fa presto ad essere prevenuti, il pregiudizio è sempre in agguato, l'importante è riconoscerlo.