Le vent nous portera
Ti ricordi quando io sopra di te guardando il tuo viso sul cuscino illuminato dalla luce tenue dell'abatjour ikea schermata da un foulard ti dissi: questa sarebbe una bella foto, e tu sorridesti e dicesti: anche questa, alludendo alle tue mani appoggiate sui miei seni. La foto del tuo viso sul cuscino ce l'ho ancora, la feci davvero ti ricordi. L'altra foto mi è rimasta nel corpo, la risento tutte le volte che ascolto i Noir Desir, e non ho mai voluto imparare le parole di Le vent nous portera perché sarebbe diventata un'altra cosa, non mi avrebbe più chiudendo gli occhi riportato istantaneamente lì a far l'amore con te.
26 Comments:
(questo mi è scappato, è uno strascico del Paradiso Perduto che non poteva aspettare...ma voi continuate pure a commentare il post precedente)
se non può aspettare ci sarà un motivo :) cmq se vuoi posso cercare di ritrovarlo, magari è qui vicino bozen :p
nano nano
che gioca coi playmobil magari:P
:-)
e nano nano
alla faccia!
buongiorno lophelia!
imbarcata in un galeone playmobil che porta non si sa dove...
eh.sospiro.mica mi viene altro.
accidenti alle canzoni che hanno fatto da colonna sonora ad una storia o a una notee d'amore, ahimè sto cercando di dimenticare, se pensi che sempre nella nostra storia c'era la musica a fare da sottofondo, moltiplica le notti che siamo stati insieme in 4 anni (pur vivendo in città lontane), diciamo che non potrei più mettere su un cd senza star male o far riaffiorare ricordi!!!!
vedi lophelia dove sta la differenza tra uomo e donna. oggi abbiamo raccontato entrambi un scena d'amore, ma quanta differenza... davanti alle tue parole mi sento piccolo piccolo e anche un po' stupido.
Le donne spesso "ragionano" sull'amore più dolcemente forse perchè semplicemente non se ne vergognano...
PS:
Cara Lophelia, dato che sei così brava ti invito a criticare le mie foto su flickr... se ne avrai voglia, mi farà molto piacere;)
Paolo: buongiorno a te...il galeone dei ricordi ogni tanto viene a prenderci e ci si sale sempre volentieri, si fa un bel giro e poi si torna sulla terra...a cercare altri ricordi da imbarcare.
Matteo: la prima che hai detto...
sai che scrivendolo mi è tornato in mente un bel post letto mesi fa da te, quello sul cd dei Portishead...che però erano stati un eccezione, la regola era "Des visages des figure" dei N.D. per intero.
Zefirina: di solito c'è un periodo refrattario in cui non si può assolutamente ascoltare nulla di evocativo. Io l'ho superato scoprendo Billie Holiday che non mi ricordava nulla ed era un perfetto e consolante sedativo. Poi arriva il momento in cui puoi riaffrontare il tutto. Ci sarà pur qualcosa che non ascoltavate insieme:)
Prova con Billie Holiday, se non ti ricorda niente può funzionare. E' la musica ideale per leccarsi le ferite dopo aver vissuto;)
Francesco: è vero, non ce ne vergognamo, anzi per noi sono cose preziose da valorizzare...perché non dovrebbe essere così?
Presto vengo a vedere le tue foto, sono molto curiosa, grazie per l'invito e per quello che scrivi:)
grrrrrrrrrrrrrrr accidenti alla versione beta,
dicevo che con billie holiday non funzionerebbe perchè anche lei faceva parte della colonna sonora, dovrei provare nuovi "amori" sia musicali che in carne e ossa
No no, concordo, Billie Holiday è controindicata!!
Zefirina: allora come non detto...beh largo allora ai nuovi amori!
Arte: potresti provare con gli AC/DC, scommetto che non sono associati a nessuno dei tuoi ricordi di quel tipo...
AC/DC...ecco forse...
:D
Pensa che invece io associo i Noir Desir a una situazione analoga, ma assolutamente irritante. Il disco ch dici me l'aveva copiato il mio amico Alfonso Vinassa di Radio Popolare descrivendolo come un capolavoro. A meta' disco la mia compagna di allora e io ci siamo alzati e l'abbiamo con irritazione e male parole rimesso nella sua custodia. Dove e' rimasto da quel giorno: la seconda meta' non l'ho mai ascoltata.
Io pero' ho un dubbio su tutta questa faccenda dei ricordi di paradisi perduti. Anzi ne ho tanti, ma uno in particolare. Perche' tutte le volte che penso a un paradiso perduto, non riesco a scindere i ricordi belli da quelli che hanno portato a perdere il paradiso. Quindi la memoria non mi porta istantaneamente a quel ricordo, ma alla concatenzaione di eventi che hanno fatto si' che oggi, nella migliore delle ipotesi, il paradiso perduto e io siamo rimasti "buoni amici" - si' come no? Cioe' non e' piacevole. A prevalere e' il senso di perdita. e quindi e' lacerante. Mentre, se capisco il tuo post, per te non e' cosi'. Tu ritorni alle emozioni positive.
Ecco, io non riesco.
Ciao LO, io invece associo la canzone dei Noir Désir a una tragedia: la morte della Trintignat ( è un bene che tu non l'abbia mai voluta imparare:) ). Io l'avevo rimossa.
Mentre per il resto delle parole del post che dire...un inno alla passione! :)
Fabio: acc...vuoi vedere che ascoltavamo una schifezza e non ce ne siamo accorti?;-)
Il senso di perdita c'è, eccome se c'è, e va sviscerato e sentito fino in fondo. Io piansi al punto di farmi scoppiare un capillare nell'occhio, e non mi vergogno a dirlo. Ma dopo aver toccato il fondo il senso di perdita devi lasciarlo lì perché non ti porta da nessuna parte, anzi ti fa solo da zavorra. E allora devi scegliere la compagnia delle cose belle che ne hai avuto, le sole che ti possono portare in salvo.
Come ti ho scritto nella email, un ricordo non è necessariamente qualcosa di bello che hai perso, può essere qualcosa di bello che hai. Ti vuoi salvare o vuoi annegare? E' tutto lì.
Sonia: quando lessi la notizia sul giornale fu un vero choc. Mi è sembrata una tragedia per tutti, per lei, per lui, per la musica, per l'amore. Il lato oscuro della passione.
non sopporto di ascoltare musica quando faccio l'amore.
o ascolto musica o ascolto chi è con me.
non c'è verso.
quanto ai ricordi a volte vorrei non averne, beata Lophelia che riesce a fare la selezione e non annega.
Francesco: c'è sempre una possibilità di scelta tra un atteggiamento o un altro, il problema è che ce ne dimentichiamo quando certe reazioni sono ormai diventate automatismi difficili da scardinare. A scegliere si può reimparare, se si vuole.
"il ricordo e' qualcosa di bello che hai non qualcosa di bello che hai perso"
per questa frase cara lophelia potrei erigerti una statua!
ed e' strano (?) come ci si rincorra tra noi blog...e' proprio quello che ho cercato (molto malamente) di dire a zefirina di la da me.
come colonna sonora per fare l'amore...mmm....vediamo un po': tra tutti pesco piazzolla (milonga in re) e Nouvelle Vague (in the manner of speaking).
brividi!
Henry: grazie ma diamo a cesare etc.etc: la frase la pronunciava Gena Rowlands, in forma di domanda a se stessa, nel film "L'altra donna", di Woody Allen:)
Henry come sempre ha i miei stessi gusti musicali (o forse ho io gli stessi di Henry?)
mamma mia che immagine! Per fortuna si respira sulla "lampada dell'ikea"! Il tutto, però, malinconico. Bello e malinconico.
Non mi resta che sospirare.
Lucia: bentornata...sì, un respiro sulla lampada e un sospiro alla fine, è il giusto ritmo di lettura:)
magnifica canzone e magnifico album...
Walter: ecco, appunto:)
(sempre graditissima la tua presenza...)
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