30 dicembre, 2006

Oggi è così

Oggi non ho voglia di belle immagini, di sintassi curate, di plasmare la realtà per darle una forma accettabile.
In questo momento mi sembra più giusto prenderne dei tranci di questa realtà e sbatterli sul tavolo di marmo del macellaio, per mostrarla a chi la vuol vedere. Chi non vuole è in tempo a cambiare pagina, e magari ci rivediamo ad anno nuovo.
Tipo.
Nella scuola dove lavoro.
Ho conosciuto una donna ancora giovane, fa la custode ma è esonerata dalle mansioni pesanti: ha sempre dolori alla schiena, e le avevo visto delle lunghe cicatrici sui polpacci. Pensavo a una malattia delle ossa. Invece mi ha raccontato che anni fa un giorno si è buttata giù dal terrazzo. Mi ha fatto vedere una foto, era carina come una bambola, e fidanzata. Ora è ingrassata, il viso gonfio per gli psicofarmaci. La sua voce ha sempre un tono lamentoso, e sembra sempre che si scusi di esistere.
C'è un uomo sulla quarantina che ha da poco perso il padre. Viveva solo con lui, non ha altri parenti. Il suo turno di lavoro è pomeridiano, ma certi giorni viene a scuola già dal mattino per non restare solo in casa. Lo vedi seduto in portineria, gli occhi arrossati dal pianto, lo sguardo perso nel vuoto. Si risveglia però quando vede passare un paio di gambe femminili, e lì gli si accende una luce che fa quasi paura.
Stamani non c'è lezione, la scuola è vuota e silenziosa e ci si rende conto di quanta allegria fa il chiasso dei ragazzini, che a quest'età (11-13 anni) sono pura energia in movimento.
A volte anche per loro senti male.
Ieri una mia collega ha chiamato in segreteria un ragazzino di seconda, per chiedergli la causale di un versamento che risultava a suo nome. Lui non sapeva, e lei gli ha detto: "Va bene, allora telefono al babbo o alla mamma...dove lo trovo ora il babbo?"
Lui, semplicemente: "Il babbo non c'è"
"E la mamma?"
Con voce tranquilla, senza mostrare imbarazzo: "La mamma è in un centro, perché è drogata".
E vi dico l'ultima, poi vi lascio in pace: ho accompagnato in biblioteca una terza classe perché dovevano scegliersi i libri da leggere durante le vacanze. Molti hanno scelto dei gialli, Simenon o Agata Christie, oppure l'Odissea raccontata da De Crescenzo, o titoli come "Memorie di una mucca". Mi ha colpito l'entusiasmo con cui una voce diceva: "io prendo questo!".
Mi sono girata a guardare. Il libro era "I demoni" di Dostoevskji, il ragazzino aveva lo sguardo sveglio e il viso deturpato dal labbro leporino, non saprei dire se operato o no, sicuramente ancora esteticamente non risolto. Forse le due cose non sono in relazione ma chissà, a me son venute le lacrime agli occhi.
Oggi è così. Solo per oggi, promesso.

20 Comments:

Blogger Claudia said...

a quanto pare le conseguenze degli ultimi dell'anno sono devanstati...ma sì, mi stringo alla convinzione che si possa e si debba voltare pagina, per averne una pulita, magari una di quelle stesa a mano, di carta di riso, ed iniziare da un qualsiasi punto un nuovo disegno. buon inizio:)

12:12 PM, dicembre 30, 2006  
Anonymous Anonimo said...

vedo che anche qui, come da artemisia, la realtà, quella dura e sgradevole, spunta fuori ma con più prepotenza, altro che dente dolente, impietosa e piena di pietà...

grazie della visita, non dobbiamo vergognarci di nulla ma neanche accettare tutto senza esercitare una critica.

buon 2007

12:50 PM, dicembre 30, 2006  
Blogger lophelia said...

Cla: sì, non vedo l'ora di essere fuori dal tunnel dell'ultimo dell'anno:!
buon inizio anche a te, su carta pulita, con mano ferma e sicura.

Francesco: diciamo un ascesso? meglio comunque che venga fuori, spurga più facilmente (che schifo!)

Anche a te buon 2007, e grazie per avermi fatto conoscere "Both sides now" di Joni Mitchell.

1:10 PM, dicembre 30, 2006  
Blogger Cilions said...

Alla fine passa tutto, ma per guarire bisogna ammalarsi...
auguri

3:16 PM, dicembre 30, 2006  
Blogger artemisia said...

Ma scusa Lophelia, perchè poi sul blog uno dovrebbe pubblicare solo belle immagini e sintassi curata? Io credo nella ricerca della bellezza, è anche questo che cerco di fare sul mio blog (nel mio piccolo) ma più di questo per me è importante raccontare quello che vivo e viviamo, diciamo l'esistenza, per usare una parola grossa. Le storie che racconti sono esistenze. Il fatto che tu le recepisca e le racconti è uno dei motivi per cui leggo il tuo blog, oltre che uno dei motivi per cui ti sono amica da venticinque anni (e diciamolo!). Se volessi leggere solo blog patinati o "divertenti" lo farei. Non lo faccio.

Io spero che tu non mantenga l'ultima promessa. Spero che, come tutte le promesse di fine anno, sia fatta per essere infranta. Spero che tu continui così come hai fatto finora.

(Detto questo, ti confesso che ho diversi post già pronti, che non pubblico, molto simili al tuo, anzi anche "peggio"...)

5:13 PM, dicembre 30, 2006  
Blogger rodocrosite said...

E poi uno pensa: ma sì, un lavoretto tranquillo, la segretaria. Come no! Forse senza occhi, senza orecchie e senza anima.
Però credo sia meglio vederle e sentirle e assimilarle queste esperienze. E' vita.

5:50 PM, dicembre 30, 2006  
Blogger Unknown said...

E quando provi a sorridergli, ad abbracciarli senza la paura che ti prendano per matta, ad accarezzarli se ti fa voglia, cosa succede?
E' proprio il nostro soffrire in silenzio che spesso genera il silenzio delle sofferenze.
No, Lophe, ti prego, continua, non aggiungere altro silenzio.
(altrimenti ti sguinzaglio PIB...;)).

Un saluto e auguri per un luminoso 2007.

Fabio

8:08 PM, dicembre 30, 2006  
Blogger lophelia said...

Francesco: mi chiedo, sarebbe meglio piuttosto essere sempre sani? ma poi come si noterebbe la differenza?

Arte: certo che un blog non deve essere per forza patinato o divertente. Mi dispiaceva però intristire chi legge, in questo senso spero che non ricapiti, o perlomeno non spesso.

Rodo: eppure ho lavorato anche da un dentista...ma lì ero più indifferente alle sofferenze a cui assistevo;-)!

8:09 PM, dicembre 30, 2006  
Blogger lophelia said...

Fabio A: ci siamo incrociati!
abbracciare lei lo faccio spesso e volentieri, con lui non sarebbe ehm consigliabile, te lo garantisco...lo scintillìo negli occhi lo rivela, senza scherzi!

ciao e buon 2007 anche a te

8:14 PM, dicembre 30, 2006  
Blogger Bloggo said...

se ti capita ancora io leggo volentieri, e non ti devi mica scusare, ecco.

9:10 PM, dicembre 30, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Buon anno nuovo Lo,
auguri
un abbraccio :-)

1:39 AM, dicembre 31, 2006  
Blogger artemisia said...

Lophe: quello di nn voler intristire la gente è un grande malinteso, molto italiano, e dunque molto simpatico, ma è un malinteso.

La gente è già triste di suo, a volte o anche spesso, e specialmente quelli più allegroni. Non si tratta di tristezza o di allegria, è la capacità di "sentire" e di riconoscere quello che sentiamo che non tutti hanno. E ch non ce l'ha...si attacchi (o cambi blog).

Concordo con Fabio A, non parlarne è peggio.
Buon anno.

11:42 AM, dicembre 31, 2006  
Blogger sonia said...

Buon Anno LO!

11:43 AM, dicembre 31, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Oggi ho un mal di testa devastante, ma ho pensato lo stesso di passar qua e lasciarti un augurio.. adesso però di fronte alle tue parole resto senza
mi faccio silente con il cuore che scoppia

1:38 PM, dicembre 31, 2006  
Blogger lophelia said...

Matteo: grazie, prego, si figuri, tornerò:)
buon anno, insomma.

Gidibao: grazie, auguri anche a te...

Arte: non avevo pensato all'aspetto "italiano"...pensavo solo al fatto che non è simpatico scaricare tristezza addosso agli altri - anche se inevitabilmente con chi ci è vicino tutti lo facciamo prima o poi.
Certo anche questa è condivisione, però secondo me bisogna stare attenti, avere anche riguardo per chi passa di qui non per caso. Ma sarebbe una discussione lunga, magari un giorno la affrontiamo perbene, in ogni caso preciso che non c'è riferimento alcuno ad altri blog. Sto solo riflettendo su cosa è giusto scrivere o no sul mio.

Sonia: buon anno:)

Zoe: mi dispiace averti lasciato senza parole! eppure anche questo è vita e nient'altro...
Tanti auguri per il nuovo anno.

3:55 PM, dicembre 31, 2006  
Blogger dalianera said...

La vita per alcuni sa essere estremamente crudele.

Speriamo di farla franca, anche l'anno prossimo. :-)

Auguri Lophelia. ;-)

4:41 PM, dicembre 31, 2006  
Anonymous Anonimo said...

se posso augurati una cosa per il prossimo anno....è quella di non smettere di vedere e provare queste cose...perchè la vita spesso fa piangere....
un abbraccio....
io

5:24 PM, dicembre 31, 2006  
Anonymous Anonimo said...

mi preciso: vorrei tanto che le disgrazie non ci fossero +, ma finchè ci sono tu se puoi non smettere di notarle....continua a vivere...
ancora un abbraccio
io

5:26 PM, dicembre 31, 2006  
Blogger lophelia said...

Tack: bellissimo, mentre lo dici ti immagino a sorseggiare serafico un caffè in procinto di addentare un babà...:)
auguroni

Io (o tu,non so come chiamarti...):
credo che non potrei anche volendo, smettere di sentire queste e altre cose. Come dissi un po' di tempo fa non so rinunciare a sentire nulla. Anche se a volte mi verrebbe voglia di abbassare un po' il volume...
auguri e a presto.

6:31 PM, dicembre 31, 2006  
Blogger Andrea (sdl) said...

Perchè il dolore e i dolori esistono come segnale che qualcosa non va.
Se ti tiri un martello sul dito senti male, perchè non è giusto farlo.
E così, sotto la pelle della società, ci sono dolori ben più grossi che vagano senza meta in cerca di una vittima o forse di un padrone.
Così, quando li osserviamo non possiamo far altro che desiderare, in quell'istante, di poter cambiare il mondo.
Nonostante sia così dura, nonostante faccia così male.

Beh, direi che ha reso l'idea di cosa ho provato leggendo il post. Tu però cerca di non intristirti troppo. Va bene affrontare il dolore, ma non perdere di fronte a lui.

:)

Andrea (sdl)

10:29 PM, gennaio 03, 2007  

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