Queste ultime foto fatte in treno sono la conferma di quanto detto qualche post fa. Mettere a fuoco nitidamente non mi dà più soddisfazione. Basta con l'analizzare, è l'ora di lasciarsi andare a sentire.
Che belle, Lophelia. Secondo me hai occhio anche così, anzi meglio perché ci si vede "qualcosa" di più, qualcosa che lì per lì sfugge, ma a gurdare bene se ne coglie il fascino.
E che c'è di male? A me piacciono anche queste di foto, e mi pare di non esser l'unico :)
E comunque : come non esiste un unico modo di scrivere non esiste neanche un unico modo di fotografare, di amare o semplicemente di vivere. Figurarsi se ne esiste uno giusto!
lo "slightly out of focus" è una cosa vecchia ma sempre piacevole. c'è chi sfocava scene di guerra e di morte, e c'è che sfoca il mondo che si muove più veloce. buongiorno lophelia, p.
Chiara: se lo vuoi ci arriverai di sicuro, gradualmente. Bisogna avere il coraggio di posare gli strumenti, nel tuo caso quelli sociologici ma ognuno ha i suoi, quelli strumenti-salvagente che ci siamo faticosamente fabbricati. Posarli per un po' e nuotare senza paura di affogare.
Rodo: grazie. "L'essenziale è invisibile agli occhi"? si prova a catturarlo comunque...
Antonio: secondo me è molto importante il punto d'incontro tra l'impressione/espressione soggettiva e la comprensione altrui, quindi mi fa piacere se ci vedi qualcosa...sai che nel post volevo scrivere questa frase: "Scianna dice che la fotografia non dimostra, mostra, ma queste foto forse più che mostrare suggeriscono"? L'hai detto tu, bellissimo!! grazie.
Andrea: non c'è infatti niente di male. Quello che dici è vero, non esiste un unico modo. E il "modo giusto" è solo quello che sentiamo veramente - questo per me è l'unico criterio di giustezza.
Arte: un augurio reciproco per acquisire un'arte che non viene insegnata a scuola - a proposito del molto suggestivvo...
CHIARA! Ho appena scritto un commento lunghissimo al post su Bridget Jones, e non riesco a pubblicarlo!! Secondo me è perchè hai blogger beta, ma io non ne capisco niente. Comunque è una tortura, fai tutti post su cui avrei commenti da fare, non ultimo quello del fidanzato che sfoglia la guida della Norvegia! ;)
Chiara: da te non si riesce ancora a commentare! bisognerebbe dire al blog di lasciarsi andare un po';)...
Claudia: se vuoi ti spiegherò, ma come dice Arte non c'è molto da spiegare... sai Arte, avevo pensato a FM perché mi ricordavo che la frase "molto suggestivo" era diventata un topos ironico dopo il F. e FM era uno dei suoi bersagli preferiti...
Astralla: è vero, è bella. Stavolta ci sono andata per una tavola rotonda sulla fotografia, ma altre volte l'ho un po' girata e mi è piaciuta molto. Addirittura una volta mi ci sono fermata a dormire nonostante sia a poco più di un'ora da Firenze (avevo bisticciato con Firenze)
non ti conosco, ma mi sono fatta l'idea che in queste tue foto ci sia la risposta al quesito che poni nel post precedente, quella sull'equilibrio, la luna, l'inquietudine.
Credo che l'essenza delle cose si possa cogliere solo sfocando la percezione, allentando le maglie dei parametri fissi e rigidi che si mangiano la nostra mente, di andare slightly out of focus accettando la sifda che l'equilibrio emotivo possa risiedere nella capacità di essere assorbiti dalla realtà, e di assorbirla a nostra volta, confondendo i contorni tra noi stessi e il mondo, perdendo e acquistando nella stessa misura..
E vai! Che super post. Da un po' di tempo mancavo per cause di forza maggiore. Letto di Venerdi' sera appena prima di uscire di prigione e' un post che fa tutto il suo effetto. The letting go. Bonnie Prince Billie dovrebbe prenderti come fotografa ufficiale Lo!
Lav: benvenuta. Non avevo pensato al nesso tra i due post, ma sicuramente c'è. Sono d'accordo su quello che dici, ma è importante che questa sfocatura, questa perdita di confini non sia una scorciatoia per arrivare all'essenza delle cose: prima della sintesi si deve passare per l'analisi, pena la superficialità. Se no è come uno che voglia iniziare a dipingere partendo dall'astrattismo. Per superare il realismo figurativo prima bisogna impararlo in modo che non abbia più segreti, altrimenti non è arte, è un bluff. E così per l'esperienza.
Fabio: infatti, mi sei mancato proprio sul post di Joe Jackson :-(...pensavo ce l'avessi con me per il post sugli adorabili;-)
The Letting go dalla copertina mi sembra riferirsi ad un lasciarsi andare più tranquillo rispetto a quello che intenderei...(e si torna al tema della troppa tranquillità! non se ne esce). Comunque le recensioni mi hanno fatto venir voglia di ascoltarlo.
Mi fa piacere averti di nuovo qui!
Zoe: io ero già venuta a curiosare silenziosamente sul tuo bel blog dopo averti letta da Fabio...
"Prima della sintesi bisogna passare per l'analisi, pena la superficialità"
Avrei voluto saperlo dire io, è perfetto.
Questo è forse il filo rosso della mia vita, solo che io, che soffro fisicamente quando incontro superficialità, sono rimasta all'analisi, e alla sintesi non ci arriverò probabilmente mai.
lasciarsi andare e' un MUST! e le tue foto sono molto belle. la prima in particolare la trovo bellissima, mi ha ricordato un po' 2046 il film di Kar way.
mi piacciono anche gli OT giganteschi quindi arte e lophe...raccontate... ;)
i problemi a commentare su blogger beta sono diventati insuperabili; inoltre la nuova piattaforma e' molto stabile ora consiglio quindi a tutti di fare il salto come l'ho fatto io. e' indolore e toglie tutti i problemi.
Henry: il richiamo a 2046 è uno dei complimenti più belli che mi potessi fare...quel film è un capolavoro visivo unico, ricordo i litigi con una mia amica che lo trovava farraginoso e inconcludente, e magari è vero che la storia era meno rigorosa ad es. di "In the mood for love" però chissenefrega, era bellissimo!!
sull'OT ebbene se proprio insisti...avevamo un professore di italiano (Arte direbbe IL professore) che era estremamente critico verso tutti i luoghi comuni, tra cui faceva rientrare l'espressione "molto suggestivo"...e siccome era molto critico anche verso uno dei nostri compagni di classe sardo perché i suoi temi trasudavano retorica avevo pensato che Arte alludesse a lui...
grazie lophe...e io che speravo in qualcosa di piu' pruriginoso...
2046 e' un capolavoro per gli occhi! dal punto di vista della storia pero' "in the mood" e' senza paragoni. ma com'e' la scena dove loro fingono di essere ciascuno il compagno dell'altra e "recitano" il loro incontro? ho i brividi solo al pensiero...
30 Comments:
quanto mi piacerebbe [lasciarsi andare a sentire...]
Che belle, Lophelia.
Secondo me hai occhio anche così, anzi meglio perché ci si vede "qualcosa" di più, qualcosa che lì per lì sfugge, ma a gurdare bene se ne coglie il fascino.
E che c'è di male?
A me piacciono anche queste di foto, e mi pare di non esser l'unico :)
E comunque : come non esiste un unico modo di scrivere non esiste neanche un unico modo di fotografare, di amare o semplicemente di vivere.
Figurarsi se ne esiste uno giusto!
Andrea (sdl)
Lasciarsi andare è un'arte, non lasciarsi andare è Arte...
A parte i giochi di parole, lo prendo come un augurio per me e per te.
Le foto sono molto suggestivve, cme avrebbe detto un mio amico sardo.
fuori fuoco, fuori sincrono, fuori giri, fuori!Yes!!
lo "slightly out of focus" è una cosa vecchia ma sempre piacevole.
c'è chi sfocava scene di guerra e di morte, e c'è che sfoca il mondo che si muove più veloce.
buongiorno lophelia,
p.
Belle le foto, ottimo il proposito;)
Chiara: se lo vuoi ci arriverai di sicuro, gradualmente. Bisogna avere il coraggio di posare gli strumenti, nel tuo caso quelli sociologici ma ognuno ha i suoi, quelli strumenti-salvagente che ci siamo faticosamente fabbricati. Posarli per un po' e nuotare senza
paura di affogare.
Rodo: grazie. "L'essenziale è invisibile agli occhi"? si prova a catturarlo comunque...
Antonio: secondo me è molto importante il punto d'incontro tra l'impressione/espressione soggettiva e la comprensione altrui, quindi mi fa piacere se ci vedi qualcosa...sai che nel post volevo scrivere questa frase: "Scianna dice che la fotografia non dimostra, mostra, ma queste foto forse più che mostrare suggeriscono"? L'hai detto tu, bellissimo!!
grazie.
Andrea: non c'è infatti niente di male. Quello che dici è vero, non esiste un unico modo. E il "modo giusto" è solo quello che sentiamo veramente - questo per me è l'unico criterio di giustezza.
Arte: un augurio reciproco per acquisire un'arte che non viene insegnata a scuola - a proposito del molto suggestivvo...
Matteo:...fuori tutti, e tutti giù per terra.
Paolo: io penso si tratti di sfocare la percezione, qualsiasi ne sia l'oggetto. Non è una cosa nuova, no, ma lo è per me.
Buona giornata:)
Cilions: grazie! speriamo che alla fase propositiva segua quella dispositiva...
Lophe: non era lui, era un altro!! Oddio ma chi mi hai fatto ricordare!
:(
Hai ragione, dovrei proprio buttare il salvagente e nuotare senza paura.
@Arte e Loph.: ma non potete parlare in codice lasciandoci tanta curiositá! su, raccontate, raccontate.
Claudia: ma è un OT gigantesco. Poi non c'è proprio niente da raccontare, anzi meglio calare un velo pietoso e tornare alle foto che sono bellissime.
Chiara: non riesco a commentare sul tuo blog! (bene, dirai te)
So che non centra proprio del Tutto...Ma Lucca è una bellissima città, tutta da scoprire....!
Arte :D Problema risolto...credo.
Dai, torna a commentare.
CHIARA!
Ho appena scritto un commento lunghissimo al post su Bridget Jones, e non riesco a pubblicarlo!! Secondo me è perchè hai blogger beta, ma io non ne capisco niente.
Comunque è una tortura, fai tutti post su cui avrei commenti da fare, non ultimo quello del fidanzato che sfoglia la guida della Norvegia!
;)
Chiara: da te non si riesce ancora a commentare! bisognerebbe dire al blog di lasciarsi andare un po';)...
Claudia: se vuoi ti spiegherò, ma come dice Arte non c'è molto da spiegare...
sai Arte, avevo pensato a FM perché mi ricordavo che la frase "molto suggestivo" era diventata un topos ironico dopo il F. e FM era uno dei suoi bersagli preferiti...
Astralla: è vero, è bella. Stavolta ci sono andata per una tavola rotonda sulla fotografia, ma altre volte l'ho un po' girata e mi è piaciuta molto. Addirittura una volta mi ci sono fermata a dormire nonostante sia a poco più di un'ora da Firenze (avevo bisticciato con Firenze)
Lophelia ;)
Anche tu questo problema?? Ma insomma, ho cambiato tutte le impostazioni! Prova a commentare -come ha fatto Arte- con "Altro" o "Anonimo".
non ti conosco, ma mi sono fatta l'idea che in queste tue foto ci sia la risposta al quesito che poni nel post precedente, quella sull'equilibrio, la luna, l'inquietudine.
Credo che l'essenza delle cose si possa cogliere solo sfocando la percezione, allentando le maglie dei parametri fissi e rigidi che si mangiano la nostra mente, di andare slightly out of focus accettando la sifda che l'equilibrio emotivo possa risiedere nella capacità di essere assorbiti dalla realtà, e di assorbirla a nostra volta, confondendo i contorni tra noi stessi e il mondo, perdendo e acquistando nella stessa misura..
E vai! Che super post. Da un po' di tempo mancavo per cause di forza maggiore. Letto di Venerdi' sera appena prima di uscire di prigione e' un post che fa tutto il suo effetto. The letting go. Bonnie Prince Billie dovrebbe prenderti come fotografa ufficiale Lo!
Ti ho letta da Fabio e sono corsa a curiosare e questo tuo "dire" mi ha colpita: lasciarsi andare a sentire.
Lav: benvenuta. Non avevo pensato al nesso tra i due post, ma sicuramente c'è.
Sono d'accordo su quello che dici, ma è importante che questa sfocatura, questa perdita di confini non sia una scorciatoia per arrivare all'essenza delle cose: prima della sintesi si deve passare per l'analisi, pena la superficialità.
Se no è come uno che voglia iniziare a dipingere partendo dall'astrattismo. Per superare il realismo figurativo prima bisogna impararlo in modo che non abbia più segreti, altrimenti non è arte, è un bluff. E così per l'esperienza.
Fabio: infatti, mi sei mancato proprio sul post di Joe Jackson
:-(...pensavo ce l'avessi con me per il post sugli adorabili;-)
The Letting go dalla copertina mi sembra riferirsi ad un lasciarsi andare più tranquillo rispetto a quello che intenderei...(e si torna al tema della troppa tranquillità! non se ne esce). Comunque le recensioni mi hanno fatto venir voglia di ascoltarlo.
Mi fa piacere averti di nuovo qui!
Zoe: io ero già venuta a curiosare silenziosamente sul tuo bel blog dopo averti letta da Fabio...
Fabio: scusa, ho visto ora che hai commentato J.J...avevo ricevuto l'MP3 ma non trovavo il commento per uno scherzetto di blogger!
"Prima della sintesi bisogna passare per l'analisi, pena la superficialità"
Avrei voluto saperlo dire io, è perfetto.
Questo è forse il filo rosso della mia vita, solo che io, che soffro fisicamente quando incontro superficialità, sono rimasta all'analisi, e alla sintesi non ci arriverò probabilmente mai.
Arte: io per ora ci sono arrivata fotograficamente...per il resto è ancora tutto da vedere!
Buon fine settimana a tutti
allora ti sorrido di nuovo^^
lasciarsi andare e' un MUST! e le tue foto sono molto belle. la prima in particolare la trovo bellissima, mi ha ricordato un po' 2046 il film di Kar way.
mi piacciono anche gli OT giganteschi quindi arte e lophe...raccontate... ;)
i problemi a commentare su blogger beta sono diventati insuperabili; inoltre la nuova piattaforma e' molto stabile ora consiglio quindi a tutti di fare il salto come l'ho fatto io. e' indolore e toglie tutti i problemi.
Henry: il richiamo a 2046 è uno dei complimenti più belli che mi potessi fare...quel film è un capolavoro visivo unico, ricordo i litigi con una mia amica che lo trovava farraginoso e inconcludente, e magari è vero che la storia era meno rigorosa ad es. di "In the mood for love" però chissenefrega, era bellissimo!!
sull'OT ebbene se proprio insisti...avevamo un professore di italiano (Arte direbbe IL professore) che era estremamente critico verso tutti i luoghi comuni, tra cui faceva rientrare l'espressione "molto suggestivo"...e siccome era molto critico anche verso uno dei nostri compagni di classe sardo perché i suoi temi trasudavano retorica avevo pensato che Arte alludesse a lui...
grazie lophe...e io che speravo in qualcosa di piu' pruriginoso...
2046 e' un capolavoro per gli occhi! dal punto di vista della storia pero' "in the mood" e' senza paragoni. ma com'e' la scena dove loro fingono di essere ciascuno il compagno dell'altra e "recitano" il loro incontro? ho i brividi solo al pensiero...
@Henry: ma come sarai malizioso!!
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