15 novembre, 2006

Nessun dolore


E a proposito di combattimenti.
Mi piacerebbe sapere se in battaglia riuscite a proteggervi senza corazzarvi. Ad attutire i colpi rimanendo però sensibili alle carezze. A non vacillare pur senza farvi di pietra.
A dire “nessun dolore” senza che neanche la più piccola parte di voi venga rinnegata. A non sentire male pur mantenendo intatta la capacità di sentire.
Se ci riuscite ditemi come fate, vorrei proprio imparare a sentire meno male. Ma se sentire meno male significa per forza sentire meno di tutto o togliere profondità alle esperienze non mi ci provo nemmeno: non so rinunciare a nulla.

21 Comments:

Blogger artemisia said...

Chi dice di riuscirci, mente: o soffre più di quanto ammetta, o gode meno di quanto ammetta, o tutte e due le cose.
Certo che sentire meno male significa anche sentire meno bene,non si può regolare il meccanismo verso un unico polo...

Per questo chi ha i sensi attuttiti è da compatire (concluse Arte nel tentativo di consolarsi).

9:02 PM, novembre 15, 2006  
Blogger Claudia said...

Nessun dolore... ma fateci il piacere. Chi mi parla di schermarsi e di porre barriere mi fa ridere. Al sentimento dico. Poi é normale che alla conoscenza, alla confidenza, alla veritá uno possa creare una strada piana, in discesa o in salita. Ma al sentimento... bah. Io sono scettica, almeno.

1:40 AM, novembre 16, 2006  
Blogger Andrea (sdl) said...

Non è il dolore che va diminuito.
Il dolore è un segnale. Serve a farci capire le cose. Se non fosse presente non ci sarebbe possibile comprendere tante di quelle cose che non voglio neanche pensarci.

Però in alcuni casi qualcosa si può fare.
Più che altro per uscire sorridenti da tutto quel dolore. Un sorriso vero.
Questo si.

Ma questo è un percorso totalmente individuale che ognuno deve scoprire. NOn si può raccontare nè vendere purtroppo.

Andrea (sdl)

9:28 AM, novembre 16, 2006  
Blogger lophelia said...

Arte: tutti i sensi attuttiti;)...vero, che tristezza!!

Claudia: ho visto chi ci riesce, ma ho visto anche che più alte sono le barriere e più alto è il prezzo da pagare quando poi, inevitabilmente, cadranno.

Andrea: se si potesse vendere sarebbe un successone! un sorriso, spesso il punto è proprio riuscire a trovarlo quel sorriso. Grazie e a presto.

2:08 PM, novembre 16, 2006  
Blogger Cilions said...

Bisogna sempre mettersi in gioco completamente... solo se si rischia tanto si può avere tanto... un po' come al casinò!

2:37 PM, novembre 16, 2006  
Blogger PiB said...

senza corazza sempre...le ferite aiutano a capire la "situazione del corpo"

5:02 PM, novembre 16, 2006  
Blogger lophelia said...

Ciao Francesco! benvenuto da queste parti...è vero, a giocare basso non c'è gusto!

Pib: e il corpo non Mente

10:42 PM, novembre 16, 2006  
Blogger riccardo said...

ciao...

prima cosa: che onore avere il link del mio sito su sto blog fighissimo di foto e parole!

poi...

per te e tutti i malati di fotografia:

http://www.centoiso.com/contest/moby/finale_4.asp

una rassegna di immagini che secondo me merita

ce ne sono sei o sette da star male...

e' una mostra con Moby che fara' da giudice

ciao riccardo

8:07 AM, novembre 17, 2006  
Blogger *lapilli* said...

ho da poco scritto una cosa sulle armature nel mio blog..

10:49 AM, novembre 17, 2006  
Blogger lophelia said...

Riccardo: woody allen direbbe "è un onore più grande per me" poi tu diresti il contrario e così continuando...:)
grazie del link!

Chiara: letto e commentato!

1:11 PM, novembre 17, 2006  
Blogger *lapilli* said...

grazie lophelia, ho visto e ti risposto.
ti dispiace se ti aggiungo alla Blog therapy?
;)

2:12 PM, novembre 17, 2006  
Blogger lophelia said...

Chiara: ovviamente mi fa molto piacere!

2:47 PM, novembre 17, 2006  
Blogger *lapilli* said...

provvedo subito allora :)

2:56 PM, novembre 17, 2006  
Blogger lophelia said...

Antonio: credo che tutti abbiamo grandi difficoltà a riconoscere le cose che ci si agitano dentro.
Un'alfabetizzazione sentimentale secondo me aiuterebbe, il problema è che non esistono insegnanti in grado di fornirla!

8:11 PM, novembre 17, 2006  
Blogger Fabio said...

Uhm Lophelia. Faccio molta fatica a scrivere un commento sensato. Siete tutti troppo sicuri di un'opinione perche' io riesca a esprimere la mia pavidita' in battaglia. Le battaglie le nego proprio. Mi volto dall'altra parte e scappo. C'e' sempre un luogo nella mia mente dove si trova qualcosa di piu' adatto a me rispetto a una battaglia. E mi ci rifugio. Non voglio sentire dolore ecco. Sento, ma sento altro del tutto. Si capisce cosa sto dicendo?

9:00 PM, novembre 17, 2006  
Blogger artemisia said...

@Antonio: No, i sensi attutiti proprio non li ho...caotici, questo è vero.
Hmmm...i sentimenti nelle donne trovano ordine e criterio...Arte ha i sentimenti caotici...Arte è un uomo!!!??

(Antonio, vedi che mi travolgi sempre?)

@Fabio: non si capisce ma si intuisce (altra "qualità femminile")

11:11 PM, novembre 17, 2006  
Blogger Henry said...

senza armatura sempre, non per scelta ma per orgogliosa accettazione.

9:36 AM, novembre 18, 2006  
Blogger lophelia said...

Fabio: dicesi bunker questo luogo?
una difesa-fuga, sembra di capire. Almeno è così che interpreto la cosa. Mi chiedo cosa sia questo "altro del tutto" che senti nel bunker...forse l'arpa di Joanna Newson?

Henry: sono con te, orgogliosamente:)

10:46 AM, novembre 18, 2006  
Blogger Claudia said...

Antonio disse: "dove i sentimenti trovano un ordine e un criterio"... Antonio, ci presenti qualche tua saggia amica?

5:05 PM, novembre 18, 2006  
Blogger sonia said...

Per me dipende dalla misura del dolore,se è un dolore tranquillo, allora va, lo sento e lo lascio scorrere, ma se è invece un dolore fortissimo...no:
per quanto sia molto tranquilla se sento dolore un dolore che mi fa male,mi ribello pure, se è poi una persona a causarlo potrei anche mettergli le mani addosso (non lo faccio e non l'ho mai fatto per una questione di rispetto)...
Spacco tutto! Sclero! Dico le parolacce, bestemmio,urlo, spacco le cose...non ce la faccio...il dolore quando c'è, fa male brucia e si sente...e va sentito!Una volta volevo spaccarmi la testa contro il muro talmente stavo male!

Fortunatamente capita di rado che di sentire il dolore su me stessa, forse cerco di evitare di incontrarlo! Mi sono fatta fuba?! Mah...

1:43 PM, novembre 19, 2006  
Blogger lophelia said...

Claudia: tutto è relativo, forse Antonio intendeva al confronto con il modo in cui ne parlano gli uomini!

Sonia: a me è capitato una volta sola di dare calci e pugni all'armadio e spaccare cose. Spero anch'io non mi capiti mai più!

5:39 PM, novembre 19, 2006  

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