Eredità liceali
"Se albeggia, fa giorno
ma albeggia
dunque fa giorno".
Questo sopra è l'esempio di un tipo di sillogismo teorizzato dagli stoici, chiamato "sillogismo ipotetico". Stava in un libro di Storia della Filosofia che usavo al liceo.
A me e alla mia compagna di banco ci faceva morire dal ridere per quanto ci pareva assurdo. Era soprattutto quel "ma" che ci mandava di fuori.
Ancora oggi càpita che lo citiamo, come un vecchio amico, un buontempone mai dimenticato.
15 Comments:
Io impazzivo per: Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è mortale, dunque Socrate è un uomo. non so nemmeno se l'ordine è giusto talmente li odiavo i sofisti.
chissà perchè quando ho letto quella frase la mia mente ha partorito al suo interno un sonoro "Cribbio!" da aggiungere in fondo. Con il tono di un famoso politico italiano :)
Non so perchè, però penso ci stava bene :)
Andrea (sdl)
Anche a me, qualche tempo fa, è piaciuto tanto ricordare quei momenti. ;-)
Una amica ne inventò uno "post-moderno" dedicato a Roberta, che occupava tutto lo spazio a disposizione del banco, anche quello della compagna (di banco, appunto), ed era un sillogismo... di terzo tipo: tesi, antitesi, sintesi:
Roberta si espande
Il gas si espande
Roberta è un gas.
Ma su Socrate gli antisofisti non coniarono:
L'uomo è un animale a due zampe
La gallina è un animale a due zampe
L'uomo (sottintendendo Socrate) è una gallina?
Due punti di vista in quattro righe!
...anzi tre!
Matteo: mi sembrava l'ordine contrario ma non ci giurerei, ai tempi non avevo un buon rapporto con la filosofia, soprattutto con la prof.
Andrea: ma così mi sciupi il ricordo, cribbio!
Tack: ricordavo quel post, molto divertente...sai, oggi entrando nella scuola dove lavoro sentivo tutta l'energia degli studenti e pensavo che è normale che la scuola ci rimanga così impressa, non solo per quanto tempo ci abbiamo passato ma per proprio per il campo energetico collettivo che ci avvolgeva...
Claudia: sul sillogismo antisocratico non ti so dire molto...ma quello del gas in quel periodo (e in altri) della mia vita avrei potuto farlo mio!
FabioA: la vedi così? io continuo a non capire. Forse perché era un tipo di logica contrapposta a quella classica, aristotelica.
Ci vorrebbe l'aiuto di Artemisia!
Ah Lophelia, mi fai pensare alla ridarola di quegli anni. Bastava pochissimo per ridere come dei deficienti. Fossimo rimasti quelli di allora sai quanto ci divertiremmo ancora adesso. Che l'evoluzione (di noi stessi, della specie, ecc.) sia sapere tornare quelli che siamo stati?
I licei o gli istituti tecnici erano veramente mondi nel mondo... ;)
Fabio: l'evoluzione potrebbe essere rimanere ANCHE quello che siamo stati pur diventando altro...
Astralla: mondi a parte...noi lo chiamavamo "scuola nostra", che diceva tutto.
L'università non mi ha mai dato nessun senso di appartenenza, e non solo perché l'ho fatta da pendolare.
Io ho frequentato l'istituto tecnico, e di sillogismi non ne ho visti, ma un mio amico liceale ai tempi mi ha proposto l'inghippo:
Luca è un evangelista, gli evangelisti sono 4, Luca è 4.
Io allora ho provato a fregarlo col paradosso di Zenone e in pratica è stato un dialogo tra sordi...
Prendendo spunto dall'osservazione di Fabio, credo sia molto difficile tornare quelli che siamo stati, perchè per fare questo avremmo bisogno che anche le persone che ci sono (o sono state) accanto facessero lo stesso...
Io pero' intendevo una cosa un po' diversa Pier. Leggendo quello che ha scritto Lophelia mi sono venute in mente d'istinto le ridarole del liceo, quando ci si passava foglietti e disegnini e si rideva come dei matti stando attenti a non farsi beccare dalla prof. E' semplicemente che siamo cambiati, ridiamo meno per nulla. Almeno parlo per me e per i miei compagni di scuola. Chi per una ragione chi per l'altra abbiamo perso per strada quell'ingenuita' originale, siamo diventati piu' problematici, ma questo per ragioni personali, indipendenti credo dal mondo attorno a noi, dal fatto che gli altri facciano lo stesso. Non so se mi riesco a spiegare.
@Fabio, anche a me questo post fa venire in mente la ridarella del liceo (ridarella =ridarola a Firenze), per non parlare dei bigliettini...so che Lophelia li conserva, e anch'io...mi sa che ci faremo un post, è un vero genere artistico che in fondo è anche simile al blog, no?
Contrariamente a voi, io i sillogismi all'epoca li prendevo terribilmente sul serio, come del resto tutte le materie, e infatti allora ero ancora tra le preferite della prof. di filosofia.
Dall'anno successivo però le cose cambiarono: lei cominciò a trovarmi meno brava, contemporaneamente al fatto che invece il nuovo, giovane prof. di italiano (che a lei interessava) mi trovava bravissima...ma qui mi viene da scrivere un post...
Grazie Lophelia!
;)
Pier: la logica è un'arma micidiale soprattutto quando viene manipolata ai propri fini...
Fabio: non so, io ero problematica anche allora e rido per nulla anche ora...(in questo credo che aver conservato le amicizie di allora aiuti molto!)
Arte: è vero, erano un genere artistico! d'altra parte avevamo inventato le faccine, cioè i precursori degli emoticons, mooolto prima di questi, e soprattutto con l'originalità del tratto manuale che dava ad ogni faccina la sua individualità...
davvero, dovremmo postarne qualcuno!
(ps: a me invece la prof. mi graziò per merito della buona considerazione che "lui" aveva di me, che strano)
Sì, non c'era una logica nella testa di quella donna, c'erano solo due cose: il sillogismo e un'altra cosa che non posso dire perchè sono una signora!
:D
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