questo dubbio sulla Scoperta nel giorno del Columbus Day - come lo chiamano in gringolandia - mi sembra descriva anche inaspettati cerchi. Il nome più etnocentrico per il 12 ottobre 1492 è "Sbarco di Colombo in America". Per l'Inconscio si potrà dire "Sbarco di Freud nell'Io"? superati questi...sillogismo mi chiedo: ma che c'era prima dell'Inconsio? il possesso del Diavolo? l'isteria greca? la fede? i letti di contenzione? o la beata ignoranza?
@Claudia: domanda interessantissima...l'Io è una scoperta recente...romantica. Prima credo fossimo esseri "corali", e forse, ripensando a questo scambio di post, in parte lo siamo rimasti (vedi anche Jung, che a Freud gli fa le scarpe)
Auro: non so se interessa, ma lo spiego in altre parole. Un giorno, diciamo poco prima dei trent'anni, ho scoperto che l'inconscio era la chiave che avevo sempre cercato per rispondere alle mille domande che mi ponevano gli aspetti più complessi del vissuto, soprattutto nelle relazioni. Non ho abbandonato questa chiave di lettura, che mi aiuta tuttora a recuperare il bandolo di molte matasse. Ogni tanto, nel senso di raramente, chessò, una volta ogni tre mesi però mi viene da chiedermi: ma è un bene che quella tal motivazione, quella molla segreta dietro quel tal comportamento sia venuta fuori? E poi: cambia qualcosa nell'andamento dei fatti? Più o meno il dubbio è questo. Ma sono assalti blandi, ogni volta respinti dal prioritario amor di consapevolezza. In fondo una buona torta la puoi mangiare anche senza sapere la ricetta, ma se sai la ricetta la puoi rifare da te.
Claudia: bellissima domanda. Sia le tue risposte sia quella di Arte (in altro senso) centrano molto nel segno, mi sembra.
Il signor Inconscio per definizione è INCONOSCIBILE e credo proprio perché è un tipo molto molto riservato e burbero che sta sempre chiuso in casa e non vuole vedere nessuno. :) Si scopre il preconscio; si hanno intuizioni anche archetipiche ed insight folgoranti; si hanno visioni, sogni, meditazioni; si vive; si ama. E' un cammino a spirale verso il centro di sé stessi, verso l'inviduazione del Sé, raggiungibile attraverso il pieno sviluppo e diversificazione delle proprie istanze emotive e cognitive. Boia dé, si vede che domani ho l'esame di counseling!!!!
@Fabio: poi ci traduci: istanze emotive e cognitive?? Mi veniva in mente una cosa: un analista si è interessato alle persone vittime di tortura. In francia credo, o forse in alt'Italia (che è uguale! :-) ). Si è reso presto conto che il rapporto uno a uno con i propri pazienti, attraverso l'oralità era proprio quello che avevano cercato di instaurare i torturatori "Fidati di me, dammi le informazioni ed io farò smettere il dolore". Quindi la parola "detta" non riusciva a superare il blocco emotivo ed affondare nel rimosso che l'analisi voleva recuperare e affrontare. Quindi ha cercato altre strade, perchè poi questo inconoscibile inconscio, come dice Morgan, vuole essere conosciuto. E quindi, se gli prestiamo attenzione, disegna, cucina, fotografa, canta, scolpisce, modella. Forse l'inconscio non è il sogno o il lapsus o non è solo quelli, ma è qualcosa che alberga in noi, alla base del nostro stomaco.
Claudia: per Freud il sogno era la "via regia" per l'inconscio, ma ce ne sono molte altre. Oltre a quelle che giustamente nomini ce n'è una importantissima: il corpo, con i suoi blocchi posturali e la sua "espressione", che sta iniziando ora ad avere tutta l'attenzione che merita da questo punto di vista.
@claudia: il problema, secondo me, è che molti psicoterapeuti non hanno mai fatto o fatto poco e male un proprio percorso di analisi personale. Non hanno lavorato su sé stessi. Se manca l'empatia, la capacità di soffrire e di gioire insieme all'altro, un sincero "I care", non si può riuscire a fare questo mestiere nel migliore dei modi. istanze: desideri, aspirazioni... emotive: relative ai sentimenti, alle emozioni... cognitive: relative per es. al sentirsi realizzati in campo professionale, in un contesto sociale, ecc. :)
L'inconscio nn voleva essere scoperto e nemmeno nominato, ma se qualcuno nn l'avesse trovato a quest'ora saremmo ancora più stronzi di quel che già siamo, o perlomeno avremmo più scuse da raccontarci per continuare ad essere delle teste di cazzo senza sensi di colpa.
22 Comments:
secondo me no....voleva rimanere coperto..fa tanto freddo senza nulla che ti avvolge e ti copre
LOPHELIA!!!
Dimmi la verità, hai letto il mio ultimo post prima di scrivere questo o è un "caso"??
O-O
(In realtà ci vorrebbe una faccina con le crocettine al posto degli occhi...)
Pib: vero...proprio sul freddo pensavo di postare qualcosa ultimamente...
Arte: GIURO NOOOO!!! lo vedo ora...E' un caso ma chiaramente non lo è!!!
+_+
ma si puo' scoprire l'inconscio? secondo me si puo' cercare...ma scoprire mai.
Henry: no, certo. Mi riferivo alla pura scoperta della sua esistenza.
No, se no avrebbe scelto un altro nome.
perche' te lo chiedi?
perche' te lo chiedi ogni tanto?
perche' e' un dubbio?
e poi... ti assale?
questo dubbio sulla Scoperta nel giorno del Columbus Day - come lo chiamano in gringolandia - mi sembra descriva anche inaspettati cerchi.
Il nome più etnocentrico per il 12 ottobre 1492 è "Sbarco di Colombo in America". Per l'Inconscio si potrà dire "Sbarco di Freud nell'Io"?
superati questi...sillogismo mi chiedo: ma che c'era prima dell'Inconsio? il possesso del Diavolo? l'isteria greca? la fede? i letti di contenzione? o la beata ignoranza?
@Claudia: domanda interessantissima...l'Io è una scoperta recente...romantica. Prima credo fossimo esseri "corali", e forse, ripensando a questo scambio di post, in parte lo siamo rimasti (vedi anche Jung, che a Freud gli fa le scarpe)
Fabio: tipo Ugo?
Auro: non so se interessa, ma lo spiego in altre parole.
Un giorno, diciamo poco prima dei trent'anni, ho scoperto che l'inconscio era la chiave che avevo sempre cercato per rispondere alle mille domande che mi ponevano gli aspetti più complessi del vissuto, soprattutto nelle relazioni.
Non ho abbandonato questa chiave di lettura, che mi aiuta tuttora a recuperare il bandolo di molte matasse.
Ogni tanto, nel senso di raramente, chessò, una volta ogni tre mesi però mi viene da chiedermi: ma è un bene che quella tal motivazione, quella molla segreta dietro quel tal comportamento sia venuta fuori? E poi: cambia qualcosa nell'andamento dei fatti?
Più o meno il dubbio è questo.
Ma sono assalti blandi, ogni volta respinti dal prioritario amor di consapevolezza.
In fondo una buona torta la puoi mangiare anche senza sapere la ricetta, ma se sai la ricetta la puoi rifare da te.
Claudia: bellissima domanda. Sia le tue risposte sia quella di Arte (in altro senso) centrano molto nel segno, mi sembra.
Morgan: l'inconscio per noi è quella cosa che abbiamo voluto chiamare inconscio, no?
Il signor Inconscio per definizione è INCONOSCIBILE e credo proprio perché è un tipo molto molto riservato e burbero che sta sempre chiuso in casa e non vuole vedere nessuno. :)
Si scopre il preconscio; si hanno intuizioni anche archetipiche ed insight folgoranti; si hanno visioni, sogni, meditazioni; si vive; si ama.
E' un cammino a spirale verso il centro di sé stessi, verso l'inviduazione del Sé, raggiungibile attraverso il pieno sviluppo e diversificazione delle proprie istanze emotive e cognitive.
Boia dé, si vede che domani ho l'esame di counseling!!!!
Fabio A: Non ci ho capito na cea!!
:D
(però in bocca al lupo)
Grazie Arteeeeeeee!
Dici che senza essere stato scoperto sarebbe meno impegnativo?!?! ;)
Fabio A: in ritardo ma...in culo alla balena, dé!
Astralla: no, non necessariamente...forse come dice Pib avrebbe semplicemente meno freddo;)!!
@Fabio: poi ci traduci: istanze emotive e cognitive??
Mi veniva in mente una cosa: un analista si è interessato alle persone vittime di tortura. In francia credo, o forse in alt'Italia (che è uguale! :-) ).
Si è reso presto conto che il rapporto uno a uno con i propri pazienti, attraverso l'oralità era proprio quello che avevano cercato di instaurare i torturatori "Fidati di me, dammi le informazioni ed io farò smettere il dolore".
Quindi la parola "detta" non riusciva a superare il blocco emotivo ed affondare nel rimosso che l'analisi voleva recuperare e affrontare.
Quindi ha cercato altre strade, perchè poi questo inconoscibile inconscio, come dice Morgan, vuole essere conosciuto. E quindi, se gli prestiamo attenzione, disegna, cucina, fotografa, canta, scolpisce, modella. Forse l'inconscio non è il sogno o il lapsus o non è solo quelli, ma è qualcosa che alberga in noi, alla base del nostro stomaco.
Claudia: per Freud il sogno era la "via regia" per l'inconscio, ma ce ne sono molte altre. Oltre a quelle che giustamente nomini ce n'è una importantissima: il corpo, con i suoi blocchi posturali e la sua "espressione", che sta iniziando ora ad avere tutta l'attenzione che merita da questo punto di vista.
@claudia: il problema, secondo me, è che molti psicoterapeuti non hanno mai fatto o fatto poco e male un proprio percorso di analisi personale. Non hanno lavorato su sé stessi. Se manca l'empatia, la capacità di soffrire e di gioire insieme all'altro, un sincero "I care", non si può riuscire a fare questo mestiere nel migliore dei modi.
istanze: desideri, aspirazioni...
emotive: relative ai sentimenti, alle emozioni...
cognitive: relative per es. al sentirsi realizzati in campo professionale, in un contesto sociale, ecc.
:)
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
L'inconscio nn voleva essere scoperto e nemmeno nominato, ma se qualcuno nn l'avesse trovato a quest'ora saremmo ancora più stronzi di quel che già siamo, o perlomeno avremmo più scuse da raccontarci per continuare ad essere delle teste di cazzo senza sensi di colpa.
anonimo: verissimo...e sono in parecchi che perlappunto fanno così, fingendo di non sapere che sia mai stato scoperto.
Posta un commento
<< Home