19 novembre, 2006

Analisi o sintesi?






La scarsa resistenza all’alcool già documentata su queste pagine può garantire che non sono un'ubriacona. Mi sono però resa conto che da quando ho la digitale fotografo soprattutto di sera quando esco, tanto che sto meditando di fare una mostra di questo genere di foto. Sarebbe la mia prima mostra non di ritratti. Qualcosa forse è cambiato rispetto a com'ero tempo fa. Più che di stare ad analizzare le persone ora ho voglia di galleggiare in sensazioni, luci, colori.

22 Comments:

Blogger PiB said...

luci e colori....che si vedono e si sentono in queste foto.....si cambia sempre e con il cambiare cambiano le nostre percezioni..gli occhi sono gli stessi diverso e il modo in cui li usiamo

8:35 PM, novembre 19, 2006  
Blogger Andrea (sdl) said...

Ma una mostra in tutto e per tutto? dato che leggo che sei vicina (almeno come provenienza) a me, la farai nei dintorni? (sarebbe interessante)

riguardo al post invece :
Mai analizzare le persone. Si comincierebbe a guardarle senza conoscerle. Sentirle senza ascoltarle.

W i colori.

Andrea (sdl)

10:32 PM, novembre 19, 2006  
Blogger riccardo said...

e' la maledizione e benedizione della digitale...

e' successo pure a me...
ma tornerei a un tuo post precedente dove invece siamo in totale disaccordo...

io senza la reflex che mi fa da scudo, che mi protegge e mi nasconde non riecso assolutamente ad avvicinarmi alle persone... forse e' per questo che con la digitale riesco a fotografare solo dei dettagli...
dimmi che ne pensi
ah...
mi sto avvicinando a fare la pazzia...
ancora una decina di giorni e mi prendo una reflex digitale... sicuro di pentirmene per il resto della vita.
ma dicono che la eos 400d e' una buona macchina e considerando che qui un rullino ilford costa 12 dollari...
ciao!

bellissime le foto
la mia preferita e' la seconda

2:20 AM, novembre 20, 2006  
Blogger Claudia said...

galleggia, galleggia, che anche noi galleggiamo insieme a te in quei territori un po' magici, un po' onirici.

2:48 AM, novembre 20, 2006  
Blogger Cilions said...

Belle foto...
anche io preferisco la seconda... sarebbe ottima per una pubblicità!

Io, quando ho comprato la mia nuova digitale ho passato un mese a fotografare di tutto... ma proprio di tutto! ;)

12:29 PM, novembre 20, 2006  
Blogger lophelia said...

Pib: si dice "vedere una cosa con occhi diversi"...certo cambia quello che sta dietro, e ci fa vedere mondi diversi

Andrea: se e quando lo saprete, finora le ho sempre fatte in Toscana, magari riuscissi ad ampliare l'orizzonte...
é vero, analizzando le persone si rischia di perdere il contatto. Ma è stata una fase preliminare necessaria.
W i colori, ma senza nulla togliere al biancoenero...

Riccardo: ehilà, ieri sera ho viaggiato a ritroso sul tuo bellissimo blog...tanto per sognare un po'...il post sulla via lattea!!!
anch'io ho usato per un po' la reflex come scudo, ti capisco...che poi pensandoci anche con la reflex si possono fare foto più istintive, tipo questa, e non solo "analitiche" tipo questa
perché mai dovresti pentirti dell'acquisto?!? certo la pellicola è la pellicola, ma se il linguaggio cambia non si può non seguirne le evoluzioni...ma questa poi è tutt'un altro discorso che forse affronteremo un altro giorno.

anche la mia pref. è la seconda!

Claudia: almeno finché un prosaico maldipancia non ci riporta alla realtà!

Francesco: grazie! per ora è in testa sulle altre...la digitale è una droga!!

2:15 PM, novembre 20, 2006  
Blogger astralla said...

Forse sei così fotosensibile alla notte perchè è di notte che i colori sono più irruenti nello scacciare il buio. Belle foto,come sempre, comunque...:)

6:17 PM, novembre 20, 2006  
Blogger Fabio said...

Sono luci e colori che presuppongono presenze umane. Presenze umane forti come tali luci e colori. La mia idiosincrasia per tutto quello che succede nel mondo dopo le 10 di sera si sta facendo avanti guardando le tue foto, devo soffocare un grido di terrore. Di solito quando sono nei locali come quelli dove le hai scattate passo il mio tempo a domandarmi perche' non sono stato a casa, e a calcolare la distanza in secondi dalla porta e quanto ci potrei mettere, correndo, a prendere le distanze da quegli uomini e donne forti. Per sempre, per sempre.

7:54 PM, novembre 20, 2006  
Blogger lophelia said...

Astralla: forse...indubbiamente è una dimensione artificiale, ma anche l'artificio vuole la sua parte:)

Fabio: ...anche dalle famigerate "girls who just want to have fun", che in questi posti non mancano certo?...
scherzi a parte, l'apparenza può ingannare: la terza foto ad esempio è stata scattata nel giardino del circolo ricreativo di qualche post fa, ai tavolini di plastica coperti di incerato verde come quello della nonna...
Comunque capisco cosa vuoi dire, capisco il disagio e la voglia di fuga.
Per me è così: se è un posto dove la gente se la tira e la musica è orrenda, oppure se sono in serata "no" allora tendo a scappare, o a non andarci proprio. Se invece sono in pace con me stessa, c'è buona musica e gente tranquilla allora mi lascio andare e mi diverto. Si torna al punto: in certe situazioni bisogna pensare col corpo, non con la mente.

8:56 PM, novembre 20, 2006  
Blogger Claudia said...

@Loph. tenendo da parte per ora Piccolo principe, mi sentirei di consigliarti Rien de Rien di Antonin Arteaud.
Niente di niente, tranne il corpo. Niente arte, niente letteratura, niente religione, niente filosofia. Il corpo con la sua materialitá e con le sue grida. E torniamo ad essere carne.

9:02 PM, novembre 20, 2006  
Blogger lophelia said...

Claudia: telepaticamente ti ho appena risposto di là da Henry...e la prima idea era stata di chiederti cosa mi consiglieresti ora, poi ci avevo rinunciato proprio perché non sto leggendo niente ma se la metti così è proprio il consiglio giusto...
belli questi intrecci transoceanici!!

9:25 PM, novembre 20, 2006  
Blogger Henry said...

splendide le foto!
ma perche' limitarsi a solo corpo o solo resto? perche' scegliere tra "piccolo principe" e "delta di venere"? non si potrebbe mescolare il tutto? essere tutto?

11:50 PM, novembre 20, 2006  
Blogger *lapilli* said...

le foto sono STUPENDE. Fai una mostra "galleggiante", ti prego :)

10:11 AM, novembre 21, 2006  
Blogger lophelia said...

Henry: è verissimo che si deve essere tutto, com'è vero che c'è un tempo per ogni cosa...e a volte certe parti possono stare in letargo per un po'...

Chiara: grazie. Se la faccio poi però vieni a vederla:)!

1:55 PM, novembre 21, 2006  
Blogger *lapilli* said...

certo!

3:44 PM, novembre 21, 2006  
Blogger artemisia said...

Concordo con Henry...come già ho detto più volte in precedenza...perchè scegliere?

(Ma chi mi conosce sa quanto mi sia difficile "galleggiare"...mi sento molto spesso come Fabio...)

Quanto a pensare col corpo: io non ci riesco quasi mai, anzi in genere analizzo anche con quello!!(ma l'alcol in questi casi aiuta)

4:40 PM, novembre 21, 2006  
Blogger Claudia said...

propongo la teoria dell'anno sabatico di una delle due parti. Non è proprio un letago, è un tenerla lì in... formazione.

4:42 PM, novembre 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

In questo periodo non lavoro molto ed ho cominciato ad usare spesso la mia digitale. Poterle vedere subito e sapere che comunque vada non sprecherò il rotolino mi sta prendendo la mano e anche stamattina ho passato un paio d'ore a fotografare di tutto andando in giro qua e là.
E mi ha sorpreso sul mare un temporale: ero talmente presa che me ne sono accorta solo quando ha cominciato ad entrarmi l'acqua dalle scarpe.
E' stato bellissimo, anche se ho rischato di fare affogare la macchina!

4:43 PM, novembre 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Quella che mi da più emozioni è la terza foto. La presenza umana, la bottiglia/bicchiere come una medusa, i dettagli e i colori. Bellissima serie tutta comunque.

6:11 PM, novembre 21, 2006  
Blogger Fabio said...

Ma com'e' che queste foto aprono ferite e poi torno a guardarle? Mah. Sul corpo passo, mi sono dimenticato di averne uno, se si lamenta sono affari suoi, io vado per la mia strada.

6:14 PM, novembre 21, 2006  
Blogger lophelia said...

Arte:
non si tratta di scegliere...io la vedo come un grande pranzo, in tavola ci sono tutte le pietanze ma se ne mangia un po' per volta!

l'analisi per me è l'antitesi del corpo, il corpo è sintesi, è vita, l'analisi disseziona i corpi e toglie vita. Non la rinnego, solo rivaluto altre modalità di conoscere le cose...
per dirla con Herman Hesse "ho smesso di fare domande a stelle e libri ed ho cominciato ad ascoltare gli insegnamenti che il mio sangue mi sussurra"
o almeno cerco di farlo.

Claudia: avevo pensato più al letargo ma forse hai ragione

CC: ti capisco, il temporale al mare avrebbe annegato anche me!!

Kit: grazie! ho cercato di vederci la medusa, CREDO di esserci riuscita anche se mi sembrava più un polpo:)

Fabio: e io che ti facevo un tipo democratico!! per vedere se ti viene voglia di far pace col corpo dai un'occhiata qui

8:32 PM, novembre 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

5:33 AM, novembre 08, 2009  

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