27 settembre, 2006

Ombre





Di recente in una bella rassegna su cinema e jazz al famoso cinemino ho visto un vecchio film di John Cassavetes (forse il suo primo), "Ombre".
Lo guardavo e mi piaceva, bravi attori, bella colonna sonora, situazioni intense e realistiche. Però sentivo che c'era qualcosa di strano, come se mancasse una trama.
Alla fine del film è comparsa la scritta: "The film you have just seen is an improvvisation".
Mi ricorda qualcosa, ho pensato. La mia vita.

21 settembre, 2006

Ma va'?


...la prima che hai detto...

17 settembre, 2006

Circolo Ricreativo







Sembrerà strano ma scorrendo la pagina dei cinema di Firenze i film più belli si trovano quasi sempre qui, in questa saletta all'estrema periferia nord-ovest della città. L'altra sera ho potuto vedere questo capolavoro che mi era sempre sfuggito, e che sicuramente riconoscerete senza neanche doverci pensare un po'.

12 settembre, 2006

Senza rete

Sono stati giorni movimentati...sono stata assente per un po' ma ho avuto buoni motivi!
Intanto ho cambiato lavoro, così da un giorno all’altro. Le probabilità di rinnovo contratto a fine anno sembravano scarse per me e per tutti gli altri lavoratori non di ruolo dell’ente, e la cosa si è sommata ad una maturata insofferenza e inquietudine per il troppo tempo (quattro anni, per me un’eternità) passato in quell’ufficio. Non che mi trovassi male, anzi, benissimo con le persone e so che alcune mi mancheranno, ma io e l’abitudine abbiamo un pessimo rapporto. Così ho ricominciato a guardarmi intorno e ho considerato con occhi nuovi le chiamate dalle graduatorie del personale supplente tecnico-amministrativo nelle scuole, finora ignorate, e dopo aver valutato un po' le prospettive di continuità nel settore ho preso al volo l’offerta di un incarico fino a giugno.
I trapezisti sono sempre stati il mio mito, da piccola nei pomeriggi a metà degli anni ‘70 divoravo alla TV in bianco e nero i telefilm della serie “Salto mortale”, qualcosa vorrà dire.
Quando ho comunicato le dimissioni improvvisamente il direttore generale mi ha chiamata per offrirmi una lunghissima proroga. Ma a quel punto avevo già preso lo slancio, non potevo tornare indietro.
Con gli altri precari avevamo in programma uno sciopero con manifestazione a Roma il 6 ottobre. Ma a dire il vero non sapevo con quale faccia avrei manifestato, io che il precariato me lo sono sempre tenuto amorevolmente stretto come una passione clandestina. Lo so, non sono normale.
Ho avuto molto da fare anche con un ospite inatteso in casa, un pipistrello a cui ho dovuto cedere la camera da letto per un po’. Vi è mai successo? Tipo che voi siete sul punto di addormentarvi al buio e sentite improvvisamente “Flap” nella stanza?...
Spero che nel frattempo se ne sia andato, ma non ne sono mica tanto sicura.
Sono stati giorni movimentati, e anche notti.

04 settembre, 2006

Quando si dice

...mangiarsi le mani.
Intanto me la ero presa comoda pensando che lui cantasse dopo gli altri: e invece mentre ero in fondo alla piazza ho sentito le note di "Trasudamerica" e sono schizzata travolgendo un omino sbigottito e incuneandomi tra la folla fino ad arrivare in prima fila mentre la canzone stava ahimé finendo (anzi, in seconda fila perché appoggiate alla transenna c'erano delle sessantenni, che tra di me pensavo "ma perché non si levano di torno?" finché non mi è balenata l'idea che forse dietro di me qualche ventenne pensava "ma perché questa quarantenne non si leva di torno?")
Poi hanno cantato gli altri, Teresa de Sio, Ginevra di Marco, Cisco ex Modena City Ramblers, Pau e Drio dei Negrita, Francesco Magnelli. Belle queste Stazioni Lunari, bravi, tutti, una bellissima energia.
Ma il carisma è un'altra cosa, lui anche da fermo e silenzioso era magnetico, forse anche troppo se più tardi, mentre dopo "Lieve" cantava trasfigurandola "Com'è profondo il mare" di Dalla a guardarlo veniva da pensare "tra un po' cammina sulle acque...anzi, fa comparire le acque e ci cammina sopra"...
Ma soprattutto mi sono mangiata le mani per aver commesso un gravissimo, imperdonabile errore di valutazione.
Come non pensarci prima che per Cristiano Godano ci voleva la Nikon?!?!?!?!?!?!?....che così potevo fotografargli anche le pupille e soprattutto non mi finiva la batteria sul più bello...
"bastano i prodigi che tu sei
contano i sapori che mi dai
io ti giro intorno e ingoio fremiti
io ti giro intorno senza limiti"
Marlene Kuntz, "Ti giro intorno"