29 settembre, 2011

Quando l'uomo entra nella donna

Nan Goldin, Simon and Jessica making love

25 settembre, 2011

Tutto su Rosaria

Sequenza orante
prova per link audio

...il tutto continua così:
"E mi sorridi d’un sorriso molle. Respiri a pena. Sorridi sempre di un sorriso molle ad ogni sud del mondo. E tu sorriso forgiatore mescoli acqua e sangue e così mi crei e io piccione travolto e stritolato sulla strada che porta verso il sud del mondo e io piume di piccione ricadenti che fioccando lievi sulla vittima piumosa s’appiccicano al sangue raggrumato d’ossa sulla strada ove risplende il tuo sorriso assolato sopra sangue e piume o sorriso di luce pungente tu mi crei da saliva o liquido trasparente che asperge le piume e piume ricadono sulle tue pupille innocenti e turpi sul tuo sorriso che svariando nel ricordo mescola impasta forgia il rossogiallo lussurioso trofeo di rosa languente tu superbo tu supremo morbido sorriso dell’antico animale umano luminescente sorriso di sole sangue oro di salmastro marino di iodio di iodio salino. E io vedo il tuo sorriso aprire il viso tutto malizioso e gli occhietti vicini vedo perdersi di nascosto in un po’ di strabo e come gli uomini blu del deserto tu corvino mi mostri solo gli occhi neri pungoli nascosti occhi di pupo strabo con cui mi pungi e ti balocchi occhi deserti obliqui tu occhi a mandorla e sensuale mi occhieggi in lunghe smandorlate in folto di sopracciglia maligne nel tuo nero accigliato occhi di bocca voraci o tu bocca larga di denti spampanati radi o bianco o nero sorriso d’occhibocca che infinitamente perpetuamente alluzza. Aguzzi tu occhi d’aguzzino in casba sorriso ladro d’occhi su dolce bocca oltremodo dentata e larga di carne in piena rosa infingarda questa è la ferocia del tuo sorriso quando nel deserto d’ogni sud del mondo la sera sabbiosa dolcemente scirocca. E la chiostra tua dei denti è tutta bianca e con gli occhi neri tu sei domenicano e traluce come chiostro monacale pura limpida acqua che brilla nella notte del tuo sguardo brilla innocente e malsana come Palermo araba e barocca quando al tramonto infine esausta marzapana e sciroppa. Quei denti quegli occhi son ossa che ridono adesso amari nella forza essere amaro e turbolento che ridono sonoramente e duri che ridono in sarcasmo in dolce bocca che sciroppa l’antica saliva che mi plasma in creta e in roteante terracotta mi forgi forza dolciastra e amara che in possanza mi crea me cascame tu nero di barba di ricci di pizzo di pelo."
Rosaria Lo Russo, Comedia

Io la trovo sublime. A chi piacesse, trova tutto sull'autrice qui.

19 settembre, 2011

Cure

"Quell'ora con M. che mi aiuta ad alzarmi mi è diventata preziosa. Una vera dipendenza."
La straniera dalle braccia forti viene ogni mattina ad aiutarla a lavarsi e vestirsi da quando si è fratturata il bacino. Parla molto di sé, le racconta la sua vita non facile di donna sola con un figlio che ancora va a scuola ma si sente abbastanza grande da dirle come non deve vestirsi.
"Queste sono donne coraggiose. Dovresti fotografarla" mi dice.
"Non so come farò quando lei smetterà di venire. Non sono mai stata accudita così, neanche da mia madre."

11 settembre, 2011

19.58

07 settembre, 2011