31 maggio, 2006

Nodo

Stamani con uno dei più noti motori di ricerca ho cercato "nodo allo stomaco".
Tra i risultati, questo.
Nell'attesa di scoprire che effetto ha sui nodi "un po' di verità.

30 maggio, 2006

Doppio arcobaleno

29 maggio, 2006

Amarti m'affatica



Dicono che in amore sia controproducente far trasparire cosa si prova realmente. Che paghi di più fingere, mostrare di provare meno, mascherarsi dietro una presunta invulnerabilità. Questa finzione però produce rapporti basati sull’illusione, che non può reggere a lungo. Certo, mascherando i sentimenti ci si rende più misteriosi, più interessanti, e soprattutto finché l'altro può crederci invulnerabili ci amerà senza pensieri e senza freni non sentendosi responsabilizzato. Con le ali dell’illusione si vola altissimi ma prima o poi si cade. E chi ha finto di più paga il prezzo più alto.
Sto valutando di dire un po' di verità per uscire da una empasse sentimentale.
Ho consultato l'I’Ching che mi ha risposto con l'esagramma “Progresso”. Però non ho lanciato le monete, semplicemente mi sono concentrata sulla domanda e ho aperto il libro su una pagina che sentivo. Il principio della sincronicità dovrebbe valere comunque, solo che in questo modo non posso sapere se l’esagramma avrebbe avuto il nove al quarto posto, nel qual caso l'I'Ching dice che “quando il progresso è come un criceto, è pericoloso perseverare”.

27 maggio, 2006

Precariato


Ho comprato la caffettiera con il timer! Ciao fantasmi, non ho più bisogno di voi (precaria io precari loro).

Per il resto: oggi pomeriggio dopo tanto tempo devo fotografare un matrimonio. Non tradizionale per fortuna: rito civile e foto stile reportage, cioè niente pose da fotoromanzo. Da due giorni mi sto concentrando sull'attrezzatura perché ho sognato più di una volta che dimenticavo i rullini (sì, uso i rullini!!)o le pile o le macchine fotografiche. Segnali di allarme inviati dal premuroso inconscio che mi ripete attenta! sei stressata, attenta a quello che fai. Stamani mi sono svegliata, sono andata in bagno e mi è uscito il sangue dal naso!! Ho colto l'occasione per un autoritratto alla Nan Goldin ma ve lo risparmio. Comunque mi sa che fa parte del quadro di stress. Per caricarmi ed entrare nel giusto mood è tutta la mattina che ascolto Carlos Gardel, su nastro perché su CD perde quel fruscio essenziale.

Ma a parte lo stress in questo periodo ci sono state anche cose belle. Buon fine settimana a tutti.

24 maggio, 2006

Confidenziale


Mi piace tantissimo il latte di mandorle.

23 maggio, 2006

Domande


Questa foto l'ho fatta un po' di tempo fa per un concerto. Recentemente è stata utilizzata per la brochure della manifestazione "Florence piano birthday". Poi la ditta XX&YY, produttrice del pianoforte che compare in foto ne ha voluta una stampa 50x70 per il suo negozio. Direte ti stai autosbrodando e io vi dico no, cioè sì un po' ma la premessa era necessaria per arrivare al nocciolo.
L'altro giorno mi chiamano al telefono, una voce dal tono entusiastico-imprenditoriale mi investe: "salve, sono (boh?) della Promo(qualcosa) e curo il sito della ditta XX&YY...potrebbe mandarmi il file della foto così la mettiamo sul sito, naturalmente ci mettiamo il suo nome, e poi possiamo fare un link al suo nome, lei ha un sito?" (queste ultime 4 parole col tono della domanda retorica) "No" faccio io "ho un blog".
Mi godo l'istante di silenzio inorridito...prima che ritorni alla carica proponendomi di curarmi un sito.
Dovrei spiegargli che il mio rapporto con la fotografia è molto più simile ad una burrascosa relazione che non a un'unione stabile e legalizzata? Ma soprattutto: perché dovrei spiegarglielo? Magari poi mi chiederebbe perché, e i perché sono tanti. Ogni giorno ne scelgo uno diverso per rispondere a me stessa.

21 maggio, 2006

Le piante ci ascoltano


Da un bel po' di anni, molti prima dell'arrivo dell'Aloe, vive sul mio terrazzo una piantina di Miseria, resistente alle mie maldestre cure e alle gelate invernali. Nella foto il primo piano di una foglia. Che non si dica che faccio favoritismi.

18 maggio, 2006

L'attimo prima


Ho sempre trovato interessante fotografare i camerini nell’attimo prima di andare in scena, forse più che lo spettacolo vero e proprio.
L'atmosfera sospesa e surreale. La ritualità dei preparativi. L'elettricità nell'aria.
Il volto che si cerca allo specchio come a rassicurarsi mentre lascia se stesso per entrare nei panni di un altro.
La tensione del gesto, un gesto che non è ancora pura forma come di lì a poco sul palcoscenico ma che fa comunque parte di un copione, quello dell’emozione, ogni volta ripetuto e rinnovato.

17 maggio, 2006

Promessa


Questa ve l'avevo promessa, è uno dei sei fiori nati dall'Aloe di qualche post fa. Non è così bello come quando stava sbocciando, in compenso il fusto è arrivato a quasi un metro di altezza! La pianta è un po' provata, un paio di foglie si stanno seccando, ma nel complesso sta bene. Un'esplosione di vita, scosse di assestamento.

11 maggio, 2006

Tabù


Nell’immaginario visivo attuale il tabù da rimuovere non è più di certo il sesso (ahahahah), non è la violenza (sarebbe bello), né la morte.
Un unico tabù li ha soppiantati tutti, diventando il non-mostrabile per eccellenza: la grana della pelle.
Il racconto personale di ogni volto, di ogni corpo.
La dimostrazione di aver vissuto e provato emozioni, di avere una propria storia, una propria individualità...
tutti peccati inconfessabili, vergogne da cancellare a colpi di fotoritocco. Mi viene in mente che una volta nelle opere d'arte le vergogne da coprire erano altre, quelle che ora si mostrano ovunque per coprire tutto il resto.

09 maggio, 2006

Zena caput mundi


Il pensiero che Genova dista poco più di 3 ore di treno da casa mia è una sorta di "copertina di Linus" da abbracciare nei momenti di stress...
Un mesetto fa sono stata a Sestri Levante, carina ma mi ha fatto più che mai sentire la nostalgia di Genova...
Ho bisogno della città e del mare, ho bisogno dei contrasti, non di cartoline rassicuranti. E ho voglia di tornare al Mercato Orientale di via XX Settembre, non ho mai visto della frutta così bella, e le spezie...
Sì, la foto è simile a quella passata, ma cambia il cielo e quindi la luce. Vi sembra poco?
(grazie Noek!)

07 maggio, 2006

Cul-de-sac



Insieme stavano troppo bene, per cui non facevano sesso.
Non che non ne avessero voglia. Ma se avessero anche fatto sesso sarebbe stato ammettere che si amavano. E poi?
(Variante: Facevano sesso ma non uscivano mai insieme, anche se avrebbero avuto voglia di andare a cena fuori, al cinema. Ma se l'avessero fatto...etc. etc.)

06 maggio, 2006

Heart of Gold



Mentre tornavo dal mare l'altro giorno mi arriva un SMS: "sfoglio una rivista e trovo la foto di un vecchio con triplo mento e cappello nero: Neil Young. Però sembra felice". A scrivermi è una delle mie Amiche Storiche, ex-compagna di banco e come me storica adepta del culto Youngiano. Mi viene da ridere, ripenso a quando chiamavamo Neil Young "il Motore Immobile"...
Tutto cominciò in quinta ginnasio, con Southern man nella versione live di Four Way Street insieme a Crosby Stills e Nash, registrata dalla radio su una vecchia cassetta e da lì ascoltata e riascoltata all’inverosimile. Quando in terza media mi avevano prestato Harvest non era ancora scattata la passione: troppo ripulito! mancava l’emozione più grezza, viscerale... quei brividi che avrei poi cercato nei solchi a 33 giri della sua discografia, soprattutto quella dei suoi momenti più inquieti (Time fades away, On the beach, Tonight’s the night), nei punti in cui La Voce si faceva più spezzata, più vibrante. Brividi che sacralmente condividevo con la mia compagna di banco e con l'altra adepta del culto che si riconoscerà leggendo, insieme al traffico sottobanco di LP, all'incollaggio rituale di ritagli di Rockstar e Ciao 2001 sul diario scolastico, allo studio minuzioso dei testi (che mi hanno insegnato l'inglese molto più che la scuola).
Nel giro di un anno avevo comprato tutti i suoi dischi fino ad allora usciti. Era il 1980. Poi cominciò a fare cose strane... ballate filo-USA, proprio mentre veniva eletto Ronald Reagan!! Uso di vocoder e sintetizzatori, revival rockabilly, jazz, country del più reazionario.
Ad ogni nuova uscita era come se ci pestasse i piedi, ci chiedevamo sgomenti: “Perché?”.
Evitai la crisi d'astinenza solo grazie al canale delle mitiche “fanzines” specializzate, che spacciavano registrazioni illegali dei suoi concerti con il rarissimo inedito o quella particolare versione del tale pezzo cantata in un certo modo: la droga mi arrivava contrassegno, in buste con la plastica a bolli.
In seguito si è saputo che in quel periodo Neil Young stava vivendo gravi problemi familiari. Secondo me però un po’ di umorismo sadico in quegli esperimenti musicali c’era, una vena d'ironia sottilmente diabolica l'ha sempre avuta.
Negli anni '90 è tornato al suo rock grezzo e sincero e a fare da papà adottivo ai vari Dream Syndacate, Pearl Jam, Nirvana etc. Ha anche avuto un aneurisma ma se l'è cavata bene. Ora ha fatto un disco contro Bush e la guerra, e sta per uscire un film di Jonathan Demme sui suoi ultimi concerti, intitolato "Heart of Gold". Le cose degli ultimi anni le ho ascoltate poco...però quando mi succede all’improvviso di riconoscere alla radio La Voce è come se la riscoprissi nel mio sangue, dentro le mie cellule, che in qualche modo ha nutrito.

04 maggio, 2006

Cronaca vera


Stamani mi tiro su dal letto per andare al lavoro, guardo fuori e penso cavolo, ma è una bellissima giornata, come ieri, e già la giornata di ieri pur essendo in ferie l'ho sprecata in varie incombenze pensando continuamente al mare, penso che avevo deciso di tornare al lavoro ma in realtà la giornata di oggi rientrava nel mio piano ferie, penso che poi per il fine settimana è prevista pioggia...comincio a chiedermi se sia il caso di scappare al mare, adesso.
Valuto le due ipotesi, andare al lavoro o prendere un treno per Viareggio, nel frattempo mi preparo un'insalata che mi servirà comunque per il pranzo in entrambi i casi. Poi vado a vedere se il caffè è passato (salito, uscito, non so come dite voi). Non passa, anzi il gas è spento, lo riaccendo ma non capisco, la macchinetta era calda...ma stranamente leggera, eppure ieri sera mi sembrava di averla lasciata preparata come sempre, ma no, devo essermi sbagliata perché proprio non passa...la riempio con acqua e caffè e la metto sul gas.
Poi mi giro e vedo nella mia tazza il caffè caldo, che io stessa (non che lo ricordi, lo desumo essendoci solo io stessa) ho preparato, pochissimi minuti prima, con la macchinetta effettivamente pronta da ieri sera, e anche versato in tazza.
Ok, vado al mare.

Euromayday Firenze 1° maggio



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03 maggio, 2006

Punti di vista

Suzanne Vega racconta una Calypso serena nella sua solitudine da vivere. Penelope secondo Rosaria Lo Russo era di tutt'altro umore:

Da vent’anni velata pattuglio questa casa
Da vent’anni pattuglio questa casa ammogliata
rimasuglio di sposa obnubilata

...
Da vent’anni lazzarone magnaloto continuo a sfiorirmi
ciabattando fra il vacuo cincischio operoso delle ancelle

...
Da vent’anni Ulisse vai a orecchio a falsirene e mi perdi di vista

...
e ogni notte ci lasciasti il cinci o tramutato in biroldo moscio da sciami di voci di maliarde di circi

o scivolando pitone di sguincio tra tette pitte di bbottane butirre di porto
o sbattendo per anni e anni per diporto
fra le molli onde della vulva grottesca di calipso
cicero secco cotto a fuoco lento noci nonnate sfinci e paté di ventresca
tutto a sbafo della ninna ninfa il buffet senza scampo

...
Ogni notte braccia conserte insonne m’arrovella questo tarlo
tu principe irretito in un mare salamoia io graticola ignara principessa sul pisello
Da vent’anni ipnotico carillon ruoto intorno al tuo pene perno
giocando alle belle statuine
io neosposina di plastica e tulle ballo imbranata sulla torta di panna
e faccio le moine
tu statua di sale grosso impacciata da lacrime flotte di zucchero invertito ogni tanto mi dai il contentino
sposo sbramato insaccato dalle maghe e pervertito



Da “Lamento di Penelope”, Rosaria Lo Russo

01 maggio, 2006

A proposito di gatti


Entrato tranquillamente in chiesa durante il rito, non ha avuto dubbi nello scegliersi il posto.