25 ottobre, 2006

Paradisi artificiali


(mi scuso con chi, leggendo ieri sera, ha letto cose un po' diverse)
A proposito di vuoto dentro. Io avrei un’altra domanda. Quando la luce non si trova, con quali fantasiosi e terribili mezzi cerchiamo di riempirlo? Con quali rituali, quali abitudini, quali compulsioni?
Credo che ognuno abbia le sue strategie. Tempo fa una persona mi chiedeva:
"Ma perché tanta gente fa yoga, feldenkrais e tutte quelle cose lì?"
Risposta mia: "Secondo te perché tanta gente beve e si fa di sostanze strane?"
"ma, per svagarsi, per stress..."
"ecco, fai conto per gli stessi motivi"
"ma io se pensassi di dover andare a fare yoga per rilassarmi mi verrebbe subito il nervoso!!"
Senza arrivare alle droghe, anch'io ho avuto i miei espedienti poco sani per anestetizzarmi da certi stati d'animo. E voi, nel vostro modo di non sentire il vuoto siete gentili con voi stessi, o no?

23 ottobre, 2006

Essere sani o far finta?

Vi piaccia o no, una delle cose più interessanti che ho letto ultimamente stava sulle pagine del supplemento del "Sole 24 ore" (ma chi parlava non era un industriale né un economista...)

"Per coloro che sono sani in maniera più profonda, la sanità mentale contiene in sé la pazzia, non la nega, si alimenta della saggezza che deriva da sofferenze prolungate e conflitti risolti.
Una persona sana in questo senso ha provato e sperimentato le asprezze della sua natura, ma senza farsene schiacciare. La sua sanità è insieme la causa e la conseguenza del non aver ceduto.
Per i sani in superficie, l'adeguarsi è una religione, per i sani in profondità l'adeguarsi è ciò che corrompe."

(Intervista ad Adam Phillips, psicoanalista londinese, in occasione dell'uscita del suo ultimo libro "Going sane", trad.it. "NormalMente")

19 ottobre, 2006

Ma che freddo fa


"Sentiamoci presto, non fare che ti debba chiamare sempre io" mi hai detto ieri sera mentre ci salutavamo. Mi hai guardato in attesa di una risposta, e io ti ho guardato senza risponderti.

Da: xx_xxx @ xxxmail.com
A:
yy_yyy @yyymail.com
Oggetto: risposta
Data: Gio, 19 Ott 2006 8:37:50

ho fatto un sogno stanotte, io e te seduti ad un tavolino, e io ti dicevo "sai perché non ti chiamo per uscire? perché sei gelato". Tu dicevi "non è vero" avvicinandoti per farmi sentire che eri caldo, io sentivo il calore del tuo corpo e ti dicevo: "fuori sei caldo, ma sei gelato dentro".


Non manderò questa email. Ma tanto per sapere, voi come reagireste se vi dicessero che siete gelati dentro?

14 ottobre, 2006

Intervallo (Milano 1959)

11 ottobre, 2006

Ogni tanto il dubbio mi assale


Ma siamo poi sicuri che l'inconscio volesse essere scoperto?

07 ottobre, 2006

Eredità liceali


"Se albeggia, fa giorno
ma albeggia
dunque fa giorno".

Questo sopra è l'esempio di un tipo di sillogismo teorizzato dagli stoici, chiamato "sillogismo ipotetico". Stava in un libro di Storia della Filosofia che usavo al liceo.
A me e alla mia compagna di banco ci faceva morire dal ridere per quanto ci pareva assurdo. Era soprattutto quel "ma" che ci mandava di fuori.
Ancora oggi càpita che lo citiamo, come un vecchio amico, un buontempone mai dimenticato.

04 ottobre, 2006

Senza (altre) parole

01 ottobre, 2006

Specchio magico


Il soggetto di questa foto non sono io, è lo specchio. Ho voluto fotografarlo perché ha dentro una luce speciale, probabilmente perché si trova in un posto speciale, vicinissimo alla cupola del Brunelleschi. Dentro la sua aura speciale. Come la padrona di casa, il suo gatto e le sue pietre magiche.