Il Quartiere
Nell'ufficio rimbomba la voce di una donna robusta, capelli corti sale e pepe, vestita con un abito-camicione-vestaglia celeste a grandi fiori e maniche corte. E' una del quartiere, le impiegate che lavorano lì da sempre la conoscono, è venuta per sapere se il nuovo compagno della figlia ha preso la residenza in casa loro. L'impiegata controlla e risponde che non risulta. "E infatti non ci ha da essere!" fa lei soddisfatta, la voce che sovrasta tutte le altre "perché io quello lì in casa mia 'un ce lo voglio! A casa mia 'un si carica...se vogliono vanno a caricare da un'altra parte! già il primo marito la mi' figliola l'ha rovinata...quest'altro gli è bene che se ne stia a casa sua! Tanto gli uomini son tutti uguali!" Vede i sorrisini delle più giovani e ribadisce a voce ancora più alta, scrollando il capo e agitando minacciosa la mano verso di loro: " non v'illudete, son tutti uguali!!"
Alle sue spalle un omino anziano le getta un'occhiata spaurita mentre sguscia furtivamente fuori dagli uffici.
Alle sue spalle un omino anziano le getta un'occhiata spaurita mentre sguscia furtivamente fuori dagli uffici.
19 Comments:
Non sentivo il verbo "caricare" in quel senso lì da almeno trent'anni... mi riporta alla mia adolescenza in un quartiere simile.
Bellissima scena, sembra di esserci.
Il verbo caricare e' alquanto adeguato all'idea che la signora si e' fatta degli uomini in effetti. I conti tornano.
arte: in quel momento più che mai mi sono mancati gli amici...dopo che la signora è andata via nessuna delle colleghe ha commentato!
fabio: be' in toscano popolare è molto usato, e naturalmente si pronuncia con la "h" aspirata.
ovviamente era: con la "c" aspirata
anto: la foto è scattata da un'altalena...scherzo!
c'era una volta nei primi anni '70 una terribile pubblicità che diceva: "donne e moto sono uguali. qualcuna è più uguale"...
qualche uomo è più uguale? o la signora con la sua saggezza popolare avrebbe da insegnarci?
Non lo so, veramente, e la verità vi prego non la voglio sapere:)
la verità, vi prego, sul carihare...
vedi che anche nell'ufficio sfigato succede qualcosa sulla quale riflettere?
certo che dover andare all'ufficio per sapere chi hai in casa....
francesco: il significato del verbo sarà ormai chiaro a tutti, verità sul tema chi ne ha si faccia avanti...
claudia: se è per questo ieri è venuta una signora anziana in lacrime a chiedere un estratto di nascita del figlio da cui risultasse che lei era la madre, per mostrarlo alla nuora che sostiene che lui è un trovatello!
non ci credo! vedi che ogni lavoro ha i suoi risvolti umani accattivanti e densi di vita?
tu raccogli il lato confidenziale di queste richieste.
infatti, la salvezza è sempre il contatto con le persone.
la relazione E' la verità
Francesco: In principio era il Logos
(Logos=Relazione)
volevo scriverlo io quello che hai detto tu, ma preferisco che l'abbia scritto tu
:D
le relazioni sono la verità più sdrucciolevole in quanto mutevoli (e così via, ad libitum...:-)
infatti nessuno ha mai detto che la verità non sia anch'essa soggetta a trasformazioni.
pur non essendo immutabile è pur sempre una verità...
francesco: vedo mutevole anche te, ultimamente! begli occhiali.
Dici nessuno? non mi sembra così universalmente accettato che la verità sia soggetta a trasformazioni.
le relazioni sono comunque una parte di verità, che non dice tutto sulla nostra verità individuale. Certe relazioni ci aiutano a crogiolarci nel pantano delle nostre nevrosi, certe altre possono mostrarci la via per scioglierle.
sì scusa, mi sono espresso male e di fretta.
per "nessuno" intendevo nessuno di quelli che sono intervenuti qui.
per il resto continuiamo a ripetere le stesse cose e a rimanere sulle stesse posizioni, anzi direi gli stessi punti di vista, che suona meglio...
:-)
l'importante è che ognuno di noi accolga in sé il dubbio.
"Il dubbio è l'inizio della velità"
(Arte-fucio)
manca una faccina cinese
:D
-_-
:D
Posta un commento
<< Home