Sicilia
Non ho molte parole in questi giorni, mi sento un po' come deve sentirsi per ora l'Unione, si fanno i conti e non ci sono grandi numeri ma l'unica è rimboccarsi le maniche e giocarli piuttosto che lasciare il campo all'avversario (chi sarebbe poi l'avversario nel mio caso? forse la malinconia che mi ha marcata strettissima per molto tempo e ogni tanto ci riprova...)
L'arresto di Provenzano mi ha fatto ripescare dai cassetti questa foto fatta a Piero Grasso quando non era ancora Procuratore nazionale antimafia, qui con il direttore di Controradio durante il vertice su "Legalità e giustizia sociale" a Campi Bisenzio (Firenze) nel novembre 2004.
I giornalisti dopo la cattura sono andati a intervistare i corleonesi, con esiti piuttosto surreali. Ma pensavano davvero di ottenere delle risposte serie? Mi sembra un'aspettativa molto ingenua e "giornalista ingenuo" è un ossimoro. O piuttosto miravano a rafforzare un luogo comune? Quanto giornalismo invece di scavare in profondità mira a ripercorrere i luoghi comuni?
9 Comments:
Piacere di conoscerti, anch'io sono legatissimo alla Sicilia, ma di certo l'omertà non è un luogo comune. Però hai ragione, i gionalisti dovrebbero fare dei reportage più seri invece di inseguire solo il numero di ascolti. Ciao
Rispondo alla tua domanda finale: praticamente tutto, tranne qualche minima eccezione.
Il luogo comune è di facile presa e lettura per il lettore...qui sta il problema...
...e più il lettore è abituato a leggere luoghi comuni, meno si rende conto che sono tali, più il luogo comune diviene l'unica forma pensabile di verità...
Il rincoglionimento completo.
Vincenzo: il luogo comune un po' di verità la contiene sempre, in questo caso più di un po'.
Il punto è: perché non cercare di mostrare altri aspetti che non siano quelli già noti a tutti? Perché come già stanno dicendo Pib e Artemisia continuare a pensare per stereotipi è meno faticoso. E soprattutto è rassicurante per il potere.
Buona Pasqua
Buona Pasqua Ricciolo Biondo! :D
Buona Pasqua a tutti!
Mi sarebbe piaciuto che qualche giornalista scavasse dietro quel sorrisetto beffardo di Provenzano. Un certa risposta l'ho avuta da don Ciotti e Andrea Camilleri, quando affermano che ormai era sì un boss, ma più che altro simbolico. I mafiosi, più che i pizzini, dicono, ora usano le password giuste. E io, da ignorante in materia, sono d'accordo.
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