Cronache di poveri amanti
All'indomani delle ultime elezioni politiche leggendo le reazioni a caldo nella blogosfera mi colpì quella di chi, deluso dalla sterilità di tanti anni di militanza a sinistra, per il futuro si augurava non so quanto provocatoriamente di riuscire ad arricchirsi sempre di più.
Personalmente mi auguro di imparare a consumare sempre meno, riconoscere e rifuggire sempre di più le trappole dei bisogni indotti e conquistare la lussuosa certezza di poter stare bene con poco.
25 Comments:
e non sarebbe neanche poco, aggiungo! :)
Andrea (sdl)
come sempre dipende dai punti di vista...per me vorrebbe dire trovare quello che ci occorre in sé stessi e nelle relazioni con gli altri, e questo sarebbe tanta roba:)
invecchiando si impara sempre di più l'arte della rinuncia al superfluo, forse perchè si sono lasciate andare così tante cose
@zefi
forse
ma io credo che di tutte quelle cose che ci sono passate per le mani ne abbiamo apprezzato la vera utilità e possiamo scegliere di non tenerle/volerle.
@ lo
certo, potersi permettere di non volerle...
:-P
zefi: non so, c'è anche chi invecchiando tende ad accumulare sempre di più...l'arte della rinuncia più che all'età mi viene ad associarla ad una conquistata "pienezza" di se stessi
mucca: ma di quali cose state parlando?? non so se parliamo delle stesse cose!
comunque per me il massimo è potersi permettere di non volere tutto quello che ci vogliono far comprare, dal cerotto riducente per gli addominali (esiste anche per gli uomini) al cellulare che ti fa anche da vibratore.
Io in questi giorni sto vuotando casa vecchia per traslocare in quella nuova, ed è un'impresa titanica... quante cose! Quanti oggetti, che ti soffocano, troppi!
Mi viene in mente Terzani sull'Himalaya, la sua lezione.
L'altra notte ho sognato che le centinai a di pupazzetti che soffocano la camera di Maria si erano impadroniti della casa e non ci facevano entrare... molto significativo.
Però il cellulare vibratore te lo sei inventato, ammettilo.
P.S. Neanch'io capisco di cosa stia parlando Mucca...
arte: il sogno dei pupazzetti è bellissimo:D
è vero, me lo sono inventato ma lo inventeranno quanto prima, non ho dubbi. Definitiva sintesi dell'oggetto che sostituisce la relazione, supremo ideale del mercato.
@ lo, arte ???
parlo delle trappole dei bisogni indotti
e di quelle in cui siamo caduti...
per me certo non parlo del cerotto smagrente!
vabbè...
mucca: ah va bene, allora "quelle cose" sono le stesse cose :)
(cerotto riducente a parte)
Mi si dice dalla regia che comprarsi la Nespresso non è equosolidale. Probabilmente rientra nei bisogni indotti.
Mea culpa.
..ma è brutto.. è come diventare ciò che precedentemente abbiamo disprezzato.. -1000ASA-
arte: uhm, dovrei forse fare autocritica per la Alicia De Longhi col timer?
1000asa: in che senso? ti riferisci all'arricchirsi o a quello che dico io? sob, non ho capito.
(ah mi sa che ai prossimi "eventi" non ci vengo...ho una crisi fisiologica di rigetto, mi dispiace solo per la parte mondana)
@ lophelia: tranquilla la DeLonghi può passare.
È la Nespresso e tutto ciò che viene fuori da quella marca che è da evitare! e poi ancor di più perché reclamizzata da quel Clooney che non muove un dito di fronte allo spregio sugli attributi del toro...
no.. scusa, sono io che non mi sono fatto capire. mi riferisco all' arricchirsi e più in generale alla reazione ad una delusione. per esempio è frequente che una persona ferita cambi e, per esempio, faccia propri comportamenti che precedentemente ha avversato negli altri. E si trova così a riprodurre, invece di distruggere, proprio quello che disprezzava nel prossimo.
Mi sa che ai prossimi "eventi" non ci vado neanch'io...per la stessa "crisi fisiologica di rigetto"...sarà mica un virus? ciao...
mucca: meno male!! oramai Alicia forever, con timer programmato o no, fa un ottimo caffè in pochissimi secondi. E non è un bisogno indotto, ma assolutamente spontaneo.
1000asa: immaginavo volessi dir questo ma non ero sicura, grazie del chiarimento.
Uhm, "da mamma" però mi verrebbe da dirti di andarci ai prossimi "eventi"...è un momento da sfruttare perché ce ne sono diversi, a meno che tu non abbia deciso radicalmente di fare altro - e non avrei obiezioni.
Allora la DeLonghi sì e la Nespresso no.
Va bene.
Ormai però sono schiava della multinazionale, troppo tardi.
Non ho capito quella degli attributi del toro però. Mucca come sempre ermetico.
pubblicità Martini
una bella torera che provvede a rendere meno secco il martini di un Clooney col baffetto alla Gable assestando un colpo preciso di banderillas ad un toro di ghiaccio...
arte... ti si devono dire tutte!
Vedi Mucca, io non guardo la TV, che è un bisogno indotto, e poi è dominata dalle multinazionali...
Poi scusa, tu che sei mucca che ti frega del toro?
Comunque è vero, mi si devono dire tutte.
(scusa l'invasione Lophelia)
:D!!
..no è che sto per andare via da questa città per via di un buon esito di un "evento".. e ora non ne posso più di "eventi". grazie per i consigli.... ma come "da mamma"!?!?! fatti salvi i lati positivi e in generale il rispetto per la figura materna ti dico che "da mimmo", ti assicuro, è difficile sentirti così.
ché in quel "riconoscere e rifuggire" mi riconosco, e del "conquistare la lussuosa certezza" faccio esercizio quotidiano, questo post rivendico.
é mio, ché con me resta, e delle tue parole rimane il sentirsi a proprio agio con il proprio sé, ed il desiderio di sapere.
grazie ;)
a.
1000asa: ok, diciamo allora che era un consiglio da amica...curiosissima di sapere "dove ti porta l'evento":)
auro: grazie mille a te per questo riconoscimento, nel senso proprio dell'aver "riconosciuto" certe parole come tue. E'il massimo cui può aspirare chi scrive.
a presto.
..bocciato in rete anche il concetto d’ amica!
allora, l’ evento mi porta un po’ più verso ovest in una città toscana tra le montagne e un luogo che catturi spesso nelle tue foto (nelle quali più che un luogo diventa uno stato d’ animo): il mare..
quindi se ti servisse un po’ di sale te ne metto da parte un pizzico per quando passi. Ciao, stammi bene.
1000asa: non sembra male come collocazione, descritta così, e sì un po' di sale mettimelo da parte anche perché il mare chissà quando lo rivedrò....e anche perché devi farti perdonare, non hai voluto farti fotografare da me e poi vai a concederti (come ho visto molto di recente) ai fotografi di un certo "quotidiano" di dubbia qualità (sia i fotografi che il quotidiano)...
stammi bene anche tu e saluti anche da parte del Mendes.
@lophelia. ho già messo il pizzico di sale da parte, lo conservo insieme al sorriso che mi hai strappato in un luogo fresco lontano dall' umidità,ma anche da una connessione internet.
..ma non mi sono concesso a nessuno!.. quello scatto, fatto a mia insaputa quando ero giovane, tutte le volte che me lo rivogano è una violenza: mina il mio narcisismo,altera il rapporto con me stesso, e siccome non è di mia proprietà non posso neanche accampare diritti!
A parte la foto il risalto dato a quella vicenda di periferia testimonia che la nostra società è malata. i valori si sono talmente invertiti che diventa notizia quella che dovrebbe essere la normalità… vabbé.
..no! ..grande mendes..!
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