Remake
Notte, il mercato di San Lorenzo nero lucido di pioggia, un silenzio irreale rotto dal rumore di un auto e una moto che si inseguono e poi dagli spari, la moto sbanda, si rovescia, dall'auto scendono uomini vestiti di nero che continuano a sparare, uno dei due motociclisti ferito di striscio scappa, l'altro si accascia sui gradini della Chiesa. La moto brucia, gli uomini neri se ne vanno.
Dal portone di San Lorenzo escono Mario e Milena che corrono verso Maciste, ucciso dai fascisti.
Carlo Lizzani, regista di "Cronache di poveri amanti", oggi ha 88 anni; ieri era a Firenze nel cinema più bello della città a presentare un libro sul suo film, agile nel corpo e nello spirito così come Giuliano Montaldo, accanto a lui, che di anni ne ha 80 e che nel film impersonava Alfredo, marito di Milena che morirà in sanatorio per le conseguenze di un pestaggio fascista.
Raccontava Lizzani che in origine doveva essere Luchino Visconti a trarre un film dal libro di Pratolini (ma una storia così, nel linguaggio estetizzante di Visconti non si riesce proprio ad immaginarla). Ora, dice, gli piacerebbe poterlo rifare in versione fiction per la Tv: ma par di capire che rimarrà un suo sogno, e magari anche nostro.
10 Comments:
Non ho mai visto il film, sicuramente non vedrò la fiction.
Ho letto e riletto il libro. Sono stata ospite di persone che vivono adesso nella casa della Signora in via del Corno. Fa uno strano effetto.
Soprattutto, ricordo la corsa di Maciste con la moto col sidecar, nella notte, lungo i Lungarni e fino a Via dei Della Robbia. Ricordo che leggevo ed ero lì con lui, fino al sagrato di San Lorenzo.
io invece andrò a recuperare il libro, che non ho letto.
Il film te lo consiglio caldamente, quella scena ancor oggi ti fa venire "i bordoni".
La fiction non so se la vedrei, ma magari la facessero vedere al posto di tanta robaccia che c'è in tv.
Nel frattempo il Lizzani è passato alle "cronache di poveri(ssimi) universitari".
Oggi mi sono prestato ad essere ripreso per un suo documentario, nel laboratorio con i ragazzi.
Che tempi.
beh, non si può dire che non sia coerente...Rob, confermi che porta bene i suoi anni? così come pure Monicelli, è l'antifascismo che gli ha fatto bene a loro, li ha immunizzati da qualsiasi cosa.
Eh, altre generazioni...
(io però ho visto solo l'aiuto regista)
Anche io voglio prendere il libro - dopo di che ci ho la sensazione che dati i tempi: meglio i sogni che gli incubi. Se facessero la fiction chi sa che schifio.
rob magari è lui che sembra l'assistente da quanto è giovanile...no eh?
zaub, mah io credo che diretta dallo stesso Lizzani schifo non potrebbe fare, e se chi di solito guarda le fiction in Tv potesse vedere questa storia, anche se realizzata in "forma minore", sarebbe una cosa buona. Soprattutto chi certi racconti non li ha mai sentiti per età anagrafica.
Ehm... scusa Lophelia, non commento. Vorrei solo invitarti da me...
ah, sono appena passata a lasciarti il benvenuto, ancora prima di leggere qui!
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