28 aprile, 2006

Il libro da passeggio



Il primo libro letto fu "La capanna dello zio Tom", preso in prestito a scuola. Poi la famigerata collana dei Quindici, di cui consumai soprattutto il volume con racconti e fiabe da tutto il mondo. Le novelle di Andersen (che minarono alla base la gioia di vivere). Dopo vennero i Gialli per ragazzi con la rossa investigatrice Nancy Drew, uno dei miei primi miti femminili insieme a Rossella O'Hara (antipatica sì ma mi piaceva la sua irruenza, l'unica cosa che non capivo era cosa ci trovasse nell'insipido Ashley).
Poi a undici anni scoprii "Kitty, il libro da passeggio"...
Era una collana Mondadori di libriccini tascabili dalle copertine lucide e colorate e dai titoli accattivanti: Spionissimo, Il cantante è scomparso, Dolly dei dollari, Susanna e i 40 ladroni, Chiaro come la notte, Fuga in Boeing etc.etc.
Fu il mio primo innamoramento, la prima dipendenza (ovvero la seconda, la prima è sempre La Mamma), la prima droga. La cartolaia vicino casa il primo pusher. Per completare la collezione mi mancavano alcuni numeri, la pregai di richiederli alla casa editrice e quasi ogni giorno andavo a sentire se erano arrivati...Il numero 29 non lo trovai mai.
Le protagoniste delle storie erano giovani e indipendenti, le donne "liberate" dei primi anni '70...si innamoravano anche, tra le altre cose, ma sempre con dignità!
Uno miei preferiti era "Pop rose". Trama: una diciassettenne parigina crea una fontana turchese che sprizza ketchup per portarla alla Biennale d'Arte e poi si lancia sulle tracce del Marchese di Morarmor, un falsario di quadri del '900. Tempo dopo ho scoperto che l'autore di questo e di altri Kitty, ovviamente sotto pseudonimo, era lui...dall'"Inquilino del terzo piano" alla letteratura per ragazze, un vero genio del male!

13 Comments:

Blogger artemisia said...

Quello che non capisco è come una simile serie possa essermi sfuggita...

Farò un post sulle mie letture, grazie dello spunto.

10:23 AM, aprile 28, 2006  
Blogger lophelia said...

Probabilmente a undici anni leggevi già i classici:D comunque se vuoi te li presto!

10:36 AM, aprile 28, 2006  
Blogger Henry said...

bellissimo questo post lophelia...
la mia droga letteraria si chiama Agata Christie. avevo 15 anni (e' si anche nell'amore per la lettura ho iniziato tardi) e leggevo tre romanzi della grandissima agata in 2 giorni. ero in libreria ogni due giorni a chiedere delle nuove uscite, a scegliere la prossima storia; veleno? pugnale? quale delitto, quale intrigo mi avrebbe rapito?

ma ve le ricordate le copertine dei gialli illustrate da jacono?

12:06 PM, aprile 28, 2006  
Blogger lophelia said...

@henry: ...anche tu eri entrato nel "tunnel"!
incredibile, sai che proprio l'altro giorno mentre frugavo tra questi scaffali di ricordi mi ero soffermata a riammirare questa...I Gialli "da grandi" erano la droga di mia madre, io ero rapita dalle copertine...

2:01 PM, aprile 28, 2006  
Blogger PiB said...

le copertine erano stupende...Lophelia confesso che scoprire l'identita' dell'autore di questa collana mi ha stupito..il numero 29? Quand'e' il tuo compleanno?

3:33 PM, aprile 28, 2006  
Blogger artemisia said...

@Henry, non so se dirtelo ma...anch'io a 15 anni ho preso una fittonata per Agatha Christie (lo dite voi fittonata, o è proprio fiorentino??)
Anyway, passavo anch'io le giornate a leggerla, ma non lo dicevo alle mie compagne di scuola perchè le ritenevo superiori a queste cose...avessi saputo!!

Una cosa inquietante Henry: mi hai consigliato un libro di Agota Kristof...chi ti ricorda questo nome?

5:42 PM, aprile 28, 2006  
Blogger Henry said...

lophelia: bellissima la copertina di jacono!! di che romanzo e'?grazie comunque!!!

artemisia: e secondo te non avevo colto l'assonanza?? il genere e' diverso ma sono entrambe "diaboliche"!

6:11 PM, aprile 28, 2006  
Blogger lophelia said...

Henry: "L'assassino le vuole belle" di Milton K.Ozaki, serie I Neri di Mondadori, anno 1964 che è anche il mio...
a proposito Pib, compio gli anni il 28 settembre...
Topor è l'autore solo di alcuni, in uno dei quali si firma con il nome che dà alla protagonista, Elisabeth Nerval. Molto tempo dopo ho scoperto che Gérard de Nerval era un poeta francese morto suicida, impiccatosi giovane in una via di Parigi pochi giorni dopo aver sognato un enorme angelo caduto dal cielo e rimasto prigioniero in uno stretto cortile.
(Jung lo spiega a suo modo, detta così non si capisce molto...Artemisia, sembro la G. in terza liceo: "Nietzsche baciò un cavallo e impazzì", ti ricordi?)
Topor si conferma essere stato il Re dell'umorismo macabro...
Anche queste copertine non erano male.

7:25 PM, aprile 28, 2006  
Blogger PiB said...

ma Cina Cina è stupenda...vedremo quello che si può fare per il 28 di Settembre...

7:53 PM, aprile 28, 2006  
Blogger artemisia said...

Come dimenticare la G...pur avendo tentato disperatamente...mi ricordo, mi ricordo...ma non riuscì a rovinarmi Nietszche. Soltanto che ora il mio cervello lo abbina ad un vestito di seta grigia stampata comprato per l'orale della maturità e a una domanda tremenda proprio su di lui...credo che farò un post anche su quell'esame (della serie: "e poi...")

8:16 PM, aprile 28, 2006  
Blogger Myrea said...

Bellissima la foto che hai scelto! Mi piace una casino...

4:22 PM, maggio 01, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Si, probabilmente lo e

2:04 PM, novembre 15, 2009  
Anonymous Anonimo said...

Lophelia,
Avevi davvero tutti e 56 i volumi della collana?
Hai qualche doppio?
Grazie
Dorotea

1:53 PM, maggio 04, 2010  

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