11 marzo, 2009

A proposito di tutte queste signore




Prosegue la mostra virtuale. E, a proposito di donne, oggi alla radio ho sentito un programma in cui si dava molta importanza alla questione del genere nel linguaggio. Tipo perché esiste il ministro e non la ministra, etc. Sbaglierò sicuramente, ma di tutte le cose che possono danneggiare le donne a me questa sembra la minore.

11 Comments:

Blogger Gargoyle said...

Non sono d'accordo. Il linguaggio definisce un universo di senso ben preciso.

8:15 AM, marzo 11, 2009  
Anonymous Anonimo said...

Allora: le foto sono bellissime (pleonasmo)

Le mie amiche sono bellissime e bravissime
(dato di fatto)



Concordo in pieno con Bianca: il linguaggio non solo definisce ma crea la realtà. Quanto sia importante, lo vediamo ogni giorno leggendo i giornali (la creazione del "clandestino", direbbe il Nostro, ne è solo un esempio)

9:18 AM, marzo 11, 2009  
Blogger lophelia said...

sì, la teoria mi trova d'accordo. Ma nella pratica davvero il linguaggio impedisce alle donne di accedere a ruoli che fino a poco tempo fa erano prerogativa maschile? Se il linguaggio crea la realtà, la realtà può modificare il linguaggio. A me pare che il linguaggio crei soprattutto gli schemi mentali interpretativi, cosa anche questa assai grave. Secondo me, come si dice che "un'immagine val più di mille parole", così vengono fatti molti più danni dagli stereotipi iconografici - ma naturalmente è un punto di vista di parte.

11:39 AM, marzo 11, 2009  
Anonymous Anonimo said...

Della realtà noi non possiediamo di fatto altro che "schemi mentali interpretativi". Questo intendevo col creare la realtà, ovviamente non un'ipotetica realtà al di fuori di essi.
Per questo secondo me gli stereotipi lessicali sono altrettanto dannosi di quelliiconografici (ma qui sono di parte io)
:)

1:42 PM, marzo 11, 2009  
Blogger Gargoyle said...

più che creare schemi mentali, il linguaggio li riflette.
Non credi?

6:59 PM, marzo 11, 2009  
Anonymous Anonimo said...

Li riflette e li rafforza, e li crea nel senso che ce ne rende coscienti. Charles Taylor, che sicuramente avrai letto, direbbe che il linguaggio crea la coscienza di qualcosa, ma anche un'automatica valutazione di questo qualcosa.

9:47 PM, marzo 11, 2009  
Blogger Henry said...

le tue foto son sempre bellissime, quando poi ritraggono persone che conosco e che mi sono molto care lo sono ancora di piú forse perché conoscendo le anime che sono dietro a quei volti mi stupisce pensare quanto sei stata brava a catturarne l'essenza.

il mondo é una nostra rappresentazione e quindi penso anche io che si potrebbe iniziare a cambiare le parole, che, concordo con lophe, di per se sarebbero la cosa minore.
il fatto che si debba iniziare da quelle per cambiare una realtá che dovrebbe cambiare naturalmente, per un'evoluzione delle menti prima che delle parole, é abbastanza triste.
ma cosí sembra dover essere...

11:32 AM, marzo 12, 2009  
Blogger lophelia said...

Tutto vero, il linguaggio ha questi poteri. Ma sul cambiamento che parte dal linguaggio ho qualche dubbio: molte parole del lessico "politically correct" sono rimaste delle vuote, educate, etichette.

Grazie Henry degli apprezzamenti alle foto...e alle anime:)

7:16 PM, marzo 12, 2009  
Blogger Francesco Chiacchio said...

Belle!

9:12 AM, marzo 14, 2009  
Blogger Gargoyle said...

ieri ho ascoltato Bergonzoni in tv e mi sono confusa.
Con il linguaggio, intendo.

9:26 AM, marzo 14, 2009  
Anonymous Anonimo said...

Perchè erano "politically correct", appunto.

6:22 PM, marzo 14, 2009  

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