Cielo
e dunque voglio fidarmi di Orazio, e convincermi che avere davanti il mare (in senso metaforico) non cambia poi molto, alla fine. Praticamente, se riesci a star bene vedendo dalla finestra questa cosa qui sopra sei in una botte di ferro...Etichette: esercizi di sopravvivenza, quotidiano, visioni
posted by lophelia at 9:23 PM
6 Comments:
Sarà la foto ma ame me pare che ci ha un suo che!
Certo l'isola tiberina mia (io sogno una casa che si vede l'isola tiberina, che poi sarebbe mejo tibberina, co du b) sarebbe meglio:)
La tua foto fa pensare che dipende da come si vedono le cose.
Scusa Lo, nota tecnica e curiosita' personale. Quanto spesso usi la Ixus e quanto spesso la Nikon di questi tempi?
Poi magari ti spiego perche' ti ho fatto questa domanda.
zaub, non per prendermi troppo merito ma...è la foto!
sto pensando a quale può essere qui l'equivalente dell'isola tibberina! forse ponte vecchio...
fabio: mi fa piacere se fa pensare questo...era nelle intenzioni!
e poi appunto, se riesco a vedere bella questa roba forse sono sulla via della buddità:)
è un bel po' che non prendo in mano la Nikon, confesso. Poi mi spieghi, eh.
Io invece sto usando ormai solo la Eos, ma sto meditando un upgrade al modello piu' alto della Ixus, per cercare di recuperare un modo di fotografare piu' veloce e diaristico, meno pensato.
Magari torno a postare mie foto nel blogghetto di la', per renderlo piu' personale.
Vedremo, vedremo a Settembre.
ecco io quest'estate sono sul veloce e diaristico, sicuramente...sarà che con 40 gradi la scelta è obbligata.
il cielo però sembra indifferente alla bruttura che si affanna a raggiungerlo.
Lo, l'altra sera ti ho pensato perchè parlavo con una amica che ha fatto trek in Nepal e non ha potuto fotografare per i monsoni e le sanguisughe e si è sentita un po' defraudata di una delle bellezze di quel viaggio.
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