10 giugno, 2007

Santo Spirito


"Non mi sembra produttivo" dice improvvisamente rivolto a me l'uomo seduto solo davanti ad un boccale di birra. Biondo, ha gli occhi azzurri lucidi e arrossati, un volto fine, da sobrio non sarebbe neanche male. Non capisco se si riferisce alle fotografie esposte che sto guardando al di sopra della sua testa, ad ogni modo annuisco cortesemente.
Raggiungo i miei amici fuori nella piazza, lui si siede sul gradino di un portone lì accanto e richiama la mia attenzione. Mi chiede come mi chiamo e di dove sono. Gli rispondo tenendo d'occhio il gruppo degli amici, e stringo la mano che mi porge. "L'hai mai visto un braccio così?" mi fa indicando il bicipite robusto. "Complimenti" gli dico "e te di dove sei? " "Aspetta" fa col gesto della mano, "ora ti delucido" e inizia a raccontarmi che ha trentasei anni, e di dove sono la madre e il padre che non ha mai conosciuto. "E cosa fai nella vita?" "Monto impalcature, non hai visto che braccia?" mi dice leggermente spazientito come quando si parla a qualcuno un po' lento a capire. Poi si fa serio: "..pensare non è mica facile..." scuote la testa "non è facile pensare...parole, numeri..." Cerco di essere comprensiva, "credo tu abbia ragione", ma lui rialza il capo: "Che ho ragione lo so da me, non importa che tu mi delucidi. E poi guarda, io sono un Leone ascendente Leone, sono nato il 17 agosto come De Niro e Sean Penn". "Sei in buona compagnia" dico ingenuamente, prima di rendermi conto che ho di nuovo mancato di tatto: "No" mi corregge "se mai loro sono in buona compagnia!". Convengo che è vero, e anche che si è fatto tardi. Gli dò la mano, ci scambiamo tanti auguri, mi bacia affettuosamente il dorso della mano. Non si è offeso, o mi ha perdonato, meno male.

19 Comments:

Blogger Francesco Chiacchio said...

L'ho incontrato anch'io, un anno fa. Stessa piazza, ha intrattenuto me ed un'amica sulle sue mirabolanti imprese per circa 1 ora. Dagli sguardi che tirava credevamo e dovevamo credere a tutto quello che diceva... ricordo la stessa nostra prudenza nel cercare di non mancare di tatto :)
L'hai descritto così bene che me lo son rivisto davanti!

10:13 PM, giugno 10, 2007  
Blogger lophelia said...

Dài, incredibile!:D
Se fossi rimasta ancora chissà quante altre ne avrei sentite...

8:10 AM, giugno 11, 2007  
Blogger rodocrosite said...

Ammiro sempre la gente che si sa supervalutare perché poi alla fine ci si crede davvero.
Forse?

10:37 AM, giugno 11, 2007  
Blogger lophelia said...

Rodo: la supervalutazione è sempre una compensazione, credo.
comunque il nostro uomo non si stava supervalutando, semplicemente cercava qualcuno che lo ascoltasse.

11:16 AM, giugno 11, 2007  
Blogger Paolo said...

OTTIMA la colonna sonora proposta!

bel personaggio, da scriverci un raccontino...

11:33 AM, giugno 11, 2007  
Blogger lophelia said...

Paolo: ogni scusa è buona per ascoltare il vecchio Tom....c'era un pezzo dal titolo più adatto, "Warm beer and cold women", ma questo è molto molto più bello

12:45 PM, giugno 11, 2007  
Blogger zefirina said...

stava applicando il "sano" marketing!!!!

ragazze quanto mi diverto quando becco qualcuno che non riesce a capire l'ironia dei miei commenti, mi diverto anche se a volte è spiazzante, disarmante

2:23 PM, giugno 11, 2007  
Blogger M said...

"occhi crepati, vene aguzze
maculati
denti neri di tabacco
barbe di setola e allumina
che l'alba li coglie
livida di bardolino
porta rispetto e fa un inchino"

Vinicio, che di Tom è figlio.

5:01 PM, giugno 11, 2007  
Blogger lophelia said...

zefi: marketing di puro malto...

marco: bella l'alba livida di bardolino...lui invece l'avrà colto un'alba chiara e ambrata...

8:35 PM, giugno 11, 2007  
Blogger Gianfranco said...

Hai incontrato un "fantasma"
Molti li incontrano, ma nessuno mai li conoscerà...

10:27 PM, giugno 11, 2007  
Blogger lophelia said...

gianfranco: forse neppure essi stessi.

8:52 AM, giugno 12, 2007  
Blogger Myrea said...

Un personaggio, senza dubbio. Ma in vino veritas?

2:38 PM, giugno 12, 2007  
Blogger Jos said...

Per me non c'è niente di meglio del sapore torbato del Caol Ila di Islay.

Peccato che col mio fegato possa berlo non più di un paio di volte l'anno.

Ma quando ho visitato la distilleria di un suo cugino primo, il Talisker di Skye, ero al settimo cielo!

Jos

6:51 PM, giugno 12, 2007  
Blogger Jos said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

6:51 PM, giugno 12, 2007  
Blogger Jos said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

6:52 PM, giugno 12, 2007  
Blogger lophelia said...

Piperita: in vino veritas, ma in birra? non sono mai arrivata a berne tanta da ubriacarmi quindi non saprei...

Jos: questa affermazione posso rubartela per far colpo nelle conversazioni? se solo sapessi come si pronuncia il Caol Ila di Islay...
:-)

9:55 PM, giugno 12, 2007  
Blogger Jos said...

Così come lo leggi Lphelia, Caol Ila di Islay (I'ley)

3:45 PM, giugno 13, 2007  
Blogger Myrea said...

In birra...somnum?? :-D

5:28 PM, giugno 13, 2007  
Blogger artemisia said...

"La birra abbrutisce l'animo tedesco", diceva Nietszche, e non solo quello tedesco, aggiungo io. La differenza tra chi beve vino e chi beve birra è lampante. Io mi annovero tra i primi, più che bere, gusto.
Ma se per esempio uno intende ubriacarsi, cosa c'è di meglio di un Gewürztraminer? Leggero, leggero, tutto aroma...

(scusate, è l'umore del momento)

6:37 PM, giugno 13, 2007  

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