Futuro anteriore
Love is a matter of timing, l’amore è una questione di tempi, dice l’attore protagonista di “2046”.
Il suo personaggio è un seduttore che vive in un presente effimero, scrivendo un romanzo di fantascienza dove un suo alter-ego parte per il futuro in cerca di ricordi e si innamora di una “androide con i sentimenti differiti”. La dolce androide resta indifferente davanti alle appassionate dichiarazioni dell'uomo: i suoi circuiti deteriorati ne ritardano i tempi di risposta.
Non è così raro incontrare, o anche sentirsi, androidi con sentimenti differiti. Che si scongelano solo quando è ormai troppo tardi.
Qui una bella recensione di questo magnifico film.
22 Comments:
Leggetela tutti!! ma soprattutto Henry e Mucca, c'è un perché.
androide era il mio secondo nome...
poi ho rinnovato i circuiti :-)))
mucca: bisognerebbe pubblicizzare il metodo...
vi dicevo di leggere la recensione perché cita Truffaut, ed in particolare Finalmente Domenica!
è vero, proprio raro non è sentirsi androidi dai sentimenti differiti...
ho letto la recensione :-) ma la rileggerò poi: 2046 non l'ho ancora visto...
il metodo, rendere la circuiteria meno sensibile
hertz: modello Nexus 6, direttamente da Blade Runner:)
mucca: uhm, quindi gli androidi più deteriorati sarebbero quelli con i circuiti più sensibili? e quindi che soffrono/amano di più? ma "soffrire è amare?" (da Amore e guerra di Woody Allen, per chi ricorda il mitico monologo)
(certo così di prima mattina...piuttosto, che avete mangiato di buono a colazione? io formelle Weetabix nel latte, con scagliette di cioccolato fondente grattugiate lì per lì)
sai pure non essendo riuscita a veder il video mi era venuto in mente potesse essere questo film, avevo visto anche il precedente e mi aveva lasciato senza fiato
a volte vorrei essere un androide.... anche io
la citazione di allen fa comodo :-P
è che negli androidi con i circuiti logorati tutto diventa inutilmente sensibile, i fili scoperti, le interferenze di segnale...
caffellatte, fettebiscottate e marmellata mele cotogne
zefi: allora devi vederlo, assolutamente! il precedente è più "pulito", 2046 è meno lineare ma appunto più visionario.
mucca: allen fa comodo e l'interrogativo resta aperto:-P
ti invidio un po' la colazione, lo ammetto. Ma sei di quelli che spalmano la marmellata direttamente sulla fetta, senza lo strato di burro? Non li ho mai capiti...
Niente burro, giù a crudo...
"Questa visione pura e assoluta, drastica, dell'amore si accompagna a una raffinata e truffautiana visione della bellezza femminile, presente in tutti i suoi film, che qui si esplicita in un delicato omaggio al cineasta francese, per il quale "le gambe delle donne sono il compasso che misura il mondo"..."
non posso che essere d'accordo!
le gambe della Ardant in "Finalmente Domenica" e in "La signora della porta accanto" fanno parte del mio immaginario erotico da anni.
non mi cambierei mai in un androide: da buon cancerino mi crogiolo nelle emozioni sia positive che negative.
meno male che non son sempre negative!
p.s.
questo week end mi sa che mi compro "my blueberry nights" e poi ti faccio sapere ;)
ma quanto ne sapete di film e autori e inquadrature e tutto il resto!!!sono due post che resto sbigottita! ma il film, date le tue parole, risulta molto interessante. nn lo prometto neanche a me stessa, ma cerchero' di vderlo!
La marmellata sparata direttamente sulla fetta tostata integrale ha un che di squatter punk in effetti. Non tutte le mattine, ma delle volte ci vuole.
Posso dire che io i film di Wong Kar Wai non credo di capirli? Esco dal cinema ogni volta domandandomi perche' tutti ne parleranno per anni e non trovo una risposta.
mucca: come la mia ex compagna di banco!! periodicamente io e lei ne discutiamo, dai tempi della scuola.
henry: speravo di trovare Finalmente domenica nella sterminata collezione di videocassette di mia madre ma non lo ha più. Ieri però ho visto il DVD in libreria, magari lo compro. Io My blueberry nights lo aspetto al cinema...(anche perché non saprei in che altro modo trovarlo)
io mi sento più paranoide che androide, salvo rare eccezioni:)
roberta: questioni di DNA (vedi la sterminata collezione di videocassette di cui sopra...)
fabio: potrei risponderti seriamente ma non la finirei più di decantare le meraviglie dei film di Won Kar Wai...
e quindi dico che forse è un problema di emozioni differite:-P
Comunque ecco, hai presente Ken Loach? lo dico con il massimo rispetto: con i suoi film l'immaginazione soffre, deperisce, langue. Con Won Kar Wai è l'opposto. Si tratta di vedere di cosa uno ha più bisogno, in un determinato momento o in generale per natura.
A proposito,tra poco vado a vedere Ratatuille con un amico...non so chi dei due accompagna l'altro!
Allora, recuperati sia 2046 che Happy together, rimane solo da trovare il momento giusto.
Ho dato una scorsa e mi sembra di rivedere anche il gusto dell'inizio di Seven.
Le fette biscottate sono purtroppo un lusso, ma con un gatto che oggi ti sveglia alle 6... dopo hai tutto il tempo da riempire e dargli un senso...
Per concludere condivido TUTTO quanto detto da Henry a partire da quel "fantastica" del post precedente ;-)!!!!
lophe: mmm...la citazione dai Radiohead e' un tocco di classe! (l'hai ascoltato il loro ultimo?)
mucca: i gatti hanno questo brutto vizio, sarà perché dormono tutto il giorno almeno quelli che ho avuto io! allora buona visione.
henry: :-)
l'ultimo no, mi manca!
Su quello che dici a proposito di Ken Loach sono parecchio d'accordo con te. Del resto i temi che tratta si prestano a quel linguaggio, e sarebbe difficile usare quello poetico e immaginifico di Wong Kar Wai per affermare le tesi di Loach. Infatti lui questo fa, dimostra teoremi profondamente ancorati alla realta' fattuale.
Questo per "commentare il tuo commento". Commentare il post non mi riesce, sarebbe un po' come commentare un mal di denti. Lo senti e speri che passi e che non torni piu', ma che commenti vuoi fare?
Meglio parlare di Ratatuille, perdersi negli occhi di Remy e non pensare troppo. Curioso di sapere se ti e' piaciuto, Ratatuille. Certo usa un altro linguaggio ancora, ne' quello per me incomprensibile della poesia e di Wong Kar Wai, ne' quello iper-realista che ti porta per mano di Ken Loach (o di Lars Von Trier, o di Nanni Moretti, ecc.).
Come sempre, scrivo mail invece di commenti, scusa.
fabio: sì, mi è piaciuto tantissimo Ratatouille (ma la o nel mezzo ci vuole o no? boh)!
sono in partenza e ho il treno tra poco ma se ne riparla, ciao!
Sorprendente Wong Kar Wai!Servirebbero in Italia registi del suo calibro.
Bisognerebbe guardar prima "In the mood for Love", successivamente "2046", ma in vero vi dico che il risultato non cambia, due opere cinematografiche superbe..
Non riesco a scordar il motivo di 2046, mi ha coinvolto la vita.
isideprussiana: ciao! la colonna sonora di 2046 sì, è straordinaria, e c'è quel motivo ricorrente - non so se è lo stesso che ricordo io - che ti resta in mente per giorni, struggente...
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