2001 - Undevelopped A.
Un giorno il mio amore per la camera oscura andò in crisi. Non riuscivo più a dedicarle intere nottate come avevo sempre fatto. Al posto del desiderio provavo una strana insofferenza all'idea di rinchiudermi alla luce gialloverde per il consueto rituale con le sue regole da seguire, ferree come in tutti i rituali.
Il fatto è che le regole prima o poi ti viene voglia di metterle in discussione, di romperle di proposito. Perché non ti stanno più bene, per vedere cosa succede.
E così, può succedere per esempio che quella verità finora cercata nei minimi dettagli dell'immagine ti si riveli a sorpresa nelle macchie di uno sviluppo volutamente incompleto, o nel divenire di una fotografia non lavata che vira continuamente alla luce del tempo.
Il fatto è che le regole prima o poi ti viene voglia di metterle in discussione, di romperle di proposito. Perché non ti stanno più bene, per vedere cosa succede.
E così, può succedere per esempio che quella verità finora cercata nei minimi dettagli dell'immagine ti si riveli a sorpresa nelle macchie di uno sviluppo volutamente incompleto, o nel divenire di una fotografia non lavata che vira continuamente alla luce del tempo.
19 Comments:
E Berta filava
caffè corretto all'acido acetico stamani:)?
Che foto Lo, che foto! Il mio post su Palestine e il tuo sulla fotografia stanno dicendo esattamente la stessa cosa (sui blog tutti dicono sempre la stessa cosa, va beh). L'errore e la casualita' come elementi integranti della rappresentazione del mondo. Fare una foto e poi sorprendersi e sorprendere. Rompere le regole. Ecco perche' c'e' una bella energia nella tua camera oscura (ma perche' non tieni piu' i gatti tu che hai una casa bella grande e potresti?).
fabio: grazie, intanto ti rispondo sui gatti: come detto qualche post fa non prenderei un animale per poi privarlo degli attributi.
Poi vado a leggermi il tuo post che ho solo intravisto sono giornate complicate, anzi magari ti scrivo.
Ma non puoi prendere una femmina? A proposito, mi hai fatto venire in mente che nel fine settimana devo dare da mangiare ai gatti dei vicini, mi stavo completamente dimenticando.
Maalox non ha fatto effetto stamani Riccardo?
;)
fabio: ma anche le femmine in cattività subiscono la stessa sorte! parliamo d'altro, vi prego.
... sinistre risonanze col mio ultimo post...
che foto magnifica!
e con queste sono due le tue foto che vorrei appese sul mio divano!
splendido l'effetto della casualita'!
arte: O_O
henry: grazie! sai, l'altra foto insieme ad altre due sta per finire davvero alle pareti di un interno (non so però se c'è un divano, la casa non l'ho vista perché l'affare è stato condotto da un intermediario). Di buon auspicio fosti!
grande. gran bella foto.
a volte la casualità insegna più di tante lezioni. l'accettarlo è forse una delle lezioni del Moderno..
ma quello che mi domando è: pensi che l'amore (per le cose o per le persone), un amore grande, possa finire così? possa cristallizzarsi e non subire il fascino della ricerca della libertà dalle regole?
perchè a volte proprio questa nuova condizione di out-of-the-lay ci porta a nuove e impreviste tappe..
amelie: sollevi un gran bell'interrogativo. Credo che le regole dove si può vadano reinventate spesso, che non si debba dare niente per scontato e questo in qualsiasi campo della vita. Però in giro di situazioni cristallizzate, come dici tu, se ne vedono molte...
e sai cosa succede anche? - lo dico solo perchè ne ho un esempio lampante davanti ai miei occhi ora, in appartamento- che le situazioni si cristallizzano in delle forme anche se non ne esiste la sostanza. voglio dire: che a volte siamo così innamorati di una immagine, di una sensazione che continuiamo fomentarla anche se non ne avremmo + motivo (questo tanto con le cose quanto con i rapporti umani).
ps li accetti gli auguri di buon anno in ritardissimo?
amelie: a volte succede ad esempio di restare intrappolati nelle nostre proiezioni, non so se c'entra ma mi è venuto in mente per associazione.
certo che li accetto gli auguri, l'anno è ancora tutto da venire, grazie:)
Da un punto di vista fotografico (parziale rispetto al tuo post) penso che le regole (la tecnica) siano necessarie ma non possono imprigionare o limitare lo scatto.
Ne parlavo stamattina con un collega che davanti ad una foto si perde nei particolari (l'orizzonte non perfettamente orizzontale, un pezzettino del gomito è rimasto fuori inquadratura) e non vede l'insieme. A me piace cogliere l'espressione di un volto, un gesto, una situazione. Talvolta però sento la mancanza di una tecnica, diciamo così, più interiorizzata che mi consenta di scattare d'istinto senza errori grossolani. E da questo punto di vista mi pare che il digitale non aiuti.
giannitos: effettivamente il digitale è un po' un invito a saltare direttamente la tecnica, nel senso che si è tentati di scattare tanto poi quello che non va si cancella.
comunque se ti piace fare fotografie d'istinto dovrebbero bastarti le regole base, quelle che trovi in qualsiasi manuale di fotografia anche da poco prezzo.
E per le regole vale la regola "imparare e dimenticare":)
La tecnica la conosco, fotografo da quarant'anni, anche se di recente con maggior impegno. E' che spesso scatto senza pensarci: per questo parlavo di interiorizzarla.
bellissima questa foto, anch'io la vorrei sul mio divano...accetti prenotazioni??
giannitos: subito dopo aver scritto il commento mi ero già resa conto di aver fatto un'imperdonabile gaffe:)
mi sa che allora siamo uguali, anch'io me la dimentico regolarmente. Tipo mi succede di farmi prendere dal pathos e scattare senza accorgermi del tempo troppo lungo = del mosso garantito.
Si potrebbe fare un corollario alla legge di Murphy: la foto migliore è sempre quella mossa.
Perché la foto migliore (oltre ad essere spesso fatta con scarsa luce) è quella dove ti emozioni per cui ti dimentichi di pensare. Almeno per chi scatta con la pancia.
roberta: certamente! nel caso dovrei solo chiedere al soggetto se le va di finire sopra un divano:)
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