mucca: "L'arte è pace e profezia. Dopo la morte c'è rinascita". Rotella dixit...
francesco: in effetti no. Ma mi sento di consigliare la lettura dell'articolo a pagina 86 di questo numero di exibart, peraltro scritto prima dell'ultima frantumazione.
antonio: non riesco neanche a fare una faccina sorridente... io ci vorrei un po' di quelli che hanno provato a far politica ma si sono fermati alla base perché il disgusto gli ha impedito di andare avanti.
ho letto l'articolo di Exibart e mi permetto di dissentire. l'equiparazione, negli esiti fallimentari, di comunismo fascismo e capitalismo, proposta dall'autore dell'articolo secondo me non ha senso. e non mi pare che la crisi attuale sia il sintomo di un fallimento del sistema capitalistico, sia pur ammantato di democrazia. il sistema capitalistico in tutte le sue epoche si è distinto per la sua efficacia e la sua riuscita. e, allo stesso tempo, per la sua ferocia e la sua infinita abilità nel creare sfruttamento, guerre, ordine poliziesco, solitudine, stress, inquinamento. il tutto alleandosi via via con tutti i fascismi, le dittature e persino, vedi la Cina attuale, con gli eredi di una realizzazione concreta del comunismo. ora io sinceramente non penso che il fallimento, o l'implosione dei cosiddetti socialismi reali siano una ragione sufficiente per smettere di credere nella possibilità della trasformazione del mondo nel senso dell'uguaglianza, della pace e del rispetto della natura oltre che, ça va sans dire, di tutti gli esseri viventi. anzi, dovrebbe essere uno stimolo a non ripetere gli errori di quelle vicende, correggendoli nella pratica, anche individuale, del presente. le possibilità ci sono e i nuovi pensatori anche, basta cercarli. il resto rientra nella dimensione del "I care" di Don Milani o più semplicemente nella responsabilità nei confronti della collettività nel presente o delle generazioni che abiteranno il pianeta nel futuro, come ha ricordato di recente anche Renato Soru in tv, che certo, come del resto anche Milani, non è un comunista.
caro Francesco, aspettavo la tua reazione dissenziente soprattutto in merito a quelle 2-3 righe a cui fai riferimento, che è stata anche la mia reazione. E neanch'io mi sento di sottoscrivere una rinuncia all'impegno per una trasformazione in meglio del mondo; ma pesa il puntuale scoraggiante dissolvimento di quelle forze positive che periodicamente sembrano emergere (vedi social forum) e poi soccombono alla predominanza di altre forze, altre correnti. Il fatto è che quando l'articolo dice (+ o -) che le cose avrebbero potuto andare meglio se solo l'uomo non fosse così maledettamente umano, ecco lì non mi sento di dissentire del tutto.
8 Comments:
Almeno Mimmo Rotella ne faceva un'espressione artistica e sapeva dove voleva arrivare...
questa foto non necessita di ulteriori commenti.
mucca: "L'arte è pace e profezia. Dopo la morte c'è rinascita". Rotella dixit...
francesco: in effetti no. Ma mi sento di consigliare la lettura dell'articolo a pagina 86 di questo numero di exibart, peraltro scritto prima dell'ultima frantumazione.
antonio: non riesco neanche a fare una faccina sorridente...
io ci vorrei un po' di quelli che hanno provato a far politica ma si sono fermati alla base perché il disgusto gli ha impedito di andare avanti.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Una volta c'era questo
Folies Bergère
in mille pezzi
riccardo: me lo ricordo...faceva un altro effetto
ho letto l'articolo di Exibart e mi permetto di dissentire.
l'equiparazione, negli esiti fallimentari, di comunismo fascismo e capitalismo, proposta dall'autore dell'articolo secondo me non ha senso.
e non mi pare che la crisi attuale sia il sintomo di un fallimento del sistema capitalistico, sia pur ammantato di democrazia.
il sistema capitalistico in tutte le sue epoche si è distinto per la sua efficacia e la sua riuscita.
e, allo stesso tempo, per la sua ferocia e la sua infinita abilità nel creare sfruttamento, guerre, ordine poliziesco, solitudine, stress, inquinamento.
il tutto alleandosi via via con tutti i fascismi, le dittature e persino, vedi la Cina attuale, con gli eredi di una realizzazione concreta del comunismo.
ora io sinceramente non penso che il fallimento, o l'implosione dei cosiddetti socialismi reali siano una ragione sufficiente per smettere di credere nella possibilità della trasformazione del mondo nel senso dell'uguaglianza, della pace e del rispetto della natura oltre che, ça va sans dire, di tutti gli esseri viventi.
anzi, dovrebbe essere uno stimolo a non ripetere gli errori di quelle vicende, correggendoli nella pratica, anche individuale, del presente.
le possibilità ci sono e i nuovi pensatori anche, basta cercarli.
il resto rientra nella dimensione del "I care" di Don Milani o più semplicemente nella responsabilità nei confronti della collettività nel presente o delle generazioni che abiteranno il pianeta nel futuro, come ha ricordato di recente anche Renato Soru in tv, che certo, come del resto anche Milani, non è un comunista.
caro Francesco, aspettavo la tua reazione dissenziente soprattutto in merito a quelle 2-3 righe a cui fai riferimento, che è stata anche la mia reazione.
E neanch'io mi sento di sottoscrivere una rinuncia all'impegno per una trasformazione in meglio del mondo; ma pesa il puntuale scoraggiante dissolvimento di quelle forze positive che periodicamente sembrano emergere (vedi social forum) e poi soccombono alla predominanza di altre forze, altre correnti.
Il fatto è che quando l'articolo dice (+ o -) che le cose avrebbero potuto andare meglio se solo l'uomo non fosse così maledettamente umano, ecco lì non mi sento di dissentire del tutto.
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