Un occhio di riguardo
I quotidiani freepress, quelli che si trovano spesso per terra o abbandonati sui bus, a volte meritano più che un'occhiata distratta: quando pubblicano cose come questa, anche se non ci scrivono il nome di chi ha fatto la foto (il mio in questo caso).
10 Comments:
Eloquente immagine. Le parole sulla persona. Possono scorrere o,soprattutto riguardo al razzismo consapevole od inconsapevole, marchiare la pelle(di marchi sulla pelle la storia ne ha raccontati parecchi...). Chi guarda, o vede la persona o vede il marchio.
Quindi tu collabori a questo giornale?
Interessante questa intervista.
Oddio!!!
Ma gliel'hai fatta vedere?
:D
@papero: grazie per aver saputo "vedere" così finemente.
A dire il vero è stata una collaborazione estemporanea, "on demand", come spiego ad
@arte: è stato lui a chiedermi di usare una mia foto per questa intervista che da tempo doveva uscire.
In effetti è emblematica.
Molto bella.
nell'intervista, almeno in questa versione online, non compare il nome dell'intervistato.
Aldezabal: Ecco cosa avevo dimenticato di chiedere a Lophelia!!
la foto è ficherrima:)
non me ne ero accorta, ed evidentemente neanche loro - sembra un indovinello.
La soluzione è qui
sì, davvero i curatori di quel sito sono assai sciatti.
vorrei segnalare una cosa ancora peggiore: se si va all'archivio interviste e si clicca su quella del giorno precedente non solo non c'è il nome della persona intervistata di cui si vede la foto ma neppure il link per andare a leggere l'intervista che invece almeno hanno messo nel caso di cui si parla qui.
lo dico perché io quell'intervista l'ho letta, casualmente sfogliando quel giornale sul tram, e la signora nella foto è la madre della ragazza che si vede nella foto dietro di lei, una delle vittime dello spaventoso incidente di Viareggio dell'anno scorso.
ovviamente il suo racconto è straziante - io sul tram a stento ho trattenuto le lacrime - e altrettanto sorprendente è la dignità e, se si può dire in un caso come questo, la lucidità e la fermezza delle parole di quella signora che pure è stata colpita in un modo così spaventoso e, soprattutto, profondamente ingiusto.
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