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Se doveste andare a Maratea, non fatevi mancare i lini e la canapa dei signori Brando e la calorosa cortesia con cui vi accoglieranno nel loro negozio in piazza Buraglia; le fritture della rosticceria vicino al Municipio ed in particolare le crocchette di patate e mozzarella, e le frittatine di maccheroni; la cucina casereccia di Biagio (sulla strada statale, vicino alla stazione) che sotto gli occhi di Santa Lucia vi sazierà a prezzi minimi con scialatielli fatti in casa, melanzane ripiene, crostate celestiali, e altre delizie che potrete scegliere dal menu scritto a biro.
8 Comments:
Quando sono in giro fuori dall'Italia, di solito non cerco la cucina italiana.
Ma, assediato come sono da curry, coriandolo e peperoncino, devo dire che ho avuto un mancamento.
Quel "stiamo friggendo i fiori di zucca" è molto rassicurante.
rob: ti capisco!
artefritta: di più, è un'epifania.
Io mi sento in dovere di fare un pellegrinaggio da Biagio.
da Biagio (che non a caso è il santo patrono locale) solo il pudore mi ha impedito di ordinare una crostata di amarene intera da portar via.
Io per certe cose non ho pudori.
E per una crostata di amarene potrei uccidere.
Tieni presente che leggo da Londra. Viene da prendere un Ryanair Stansted-Maratea adesso, solo per scegliere dal menu' scritto a biro, fantastico.
fabio: varrebbe la pena, garantito.
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