Se decideste di trasferirvi agli antipodi, così per cambiare vita, scrivereste qualcosa a chi resta? del tipo le cose non dette, roba del genere? Io mi sa una decina di lettere, familiari inclusi. Ci pensavo oggi, sotto gli effetti lisergici del diritto amministrativo.
17 Comments:
Agli antipodi, no, ma, tra i miei desideri/programmi c'è quello di ritirarmi, tra qualche lustro (nn troppi), da qualche parte al mare.
Sicuramente al sud e quindi nn vicino alla mia casa attuale.
No...nn scriverei niente a nessuno.
Come in amore, ritengo che le lettere scritte a "caldo" siano le peggiori.
Magari trascorso un pò di tempo...sì.
Qualche mese o forse qualche anno.
No, assolutamente, non scriverei. Perchè?
Sceglierei con chi rimanere in contatto, e con chi tagliare i ponti. Io credo che cambierebbe molto poco, anche perchè di fatto la mia vita è sempre stata agli antipodi.
se decidessi di sparire lo farei senza lasciar traccia.
niente lettere ne telefonate. sparito per sempre!
gianfranco: Gli antipodi infatti è un concetto mentale...tra i miei antipodi preferiti ci sarebbe ad esempio Alicudi, se non fosse che è troppo vicino alla casa di famiglia!
E sì, non è detto che si debba scrivere a caldo.
arte: io la vedrei come un tagliare i ponti con tutti, prima però restituendo voce a quelle parole rese difficili dalla quotidianità e/o dalla troppa vicinanza emotiva.
henry: devo dire che mi affascina anche questa ipotesi...
io scriverei.
sarà perché credo sia sempre meglio avere un piano di riserva quando si compie una scelta.
qualcuno la chiama anche exit strategy.
una persona qualche tempo fa mi insegnò una cosa che mi è rimasta impressa: è "conveniente" mantenere buoni rapporti. tout court.
sei la prima che sento vantare cotali effetti al diritto amministrativo
paolo: ecco, anch'io lo so che è "conveniente" mantenere buoni rapporti, ma alla fine la "convenienza" non è mai stata per me un criterio sufficiente per mantenere rapporti in cui non credo.
Lo spirito con cui scriverei sarebbe diverso...
riccardo: non dirmi che la riforma dei servizi pubblici locali non ti ha mai fatto certi effetti, non ci credo!!l'art. 113 bis specialmente...
lophelia, anche io ebbi gli stessi dubbi quando quella persona mi ha delineato il suo pensiero...
la differenza tra me e lui è che io ho un infinitesimo di idealismo in più.
ma spesso il vincitore è lui.
Credo sentirei il bisogno di sentirmi vicina solo alle persone care, ma non so se rivelerei cose non dette. Quello lo farei per rivelare cose agli amici e al possibile ragazzo...
Ho sempre più spesso il desiderio di fuggire, ma non lontano dalle persone: lontano dalle cose. Lontano dal lavoro bramato/amato/odiato, lontano dalla città, lontano dallo stress, lontano dal sistema.
No, non credo sarei capace di scomparire completamente in silenzio. Il distacco che sogno andrebbe spiegato, non annunciato, ma almeno spiegato, questo sì.
Ps: perché bad trip? dove ti stava portando quel traghetto?
Jos
paolo: beh allora noi siamo i beautiful losers!:)
piperita: ciao, sai dove mi stava portando il traghetto della foto? lo spiego qui sotto...
jos: il bad trip non era sul traghetto, anzi, con quello attraversavo lo stretto di Messina e il caffè bevuto sul ponte alle 6 di mattina d'estate ha un sapore speciale...
il "bad trip" sono gli effetti del dover studiare certa roba, che francamente non so se mi porterà su qualche sponda.
La domanda che mi sono spesso posto e': esistono ancora gli antipodi? La risposta e' probabilmente negativa sai? E quindi non scriverei nulla di particolare. Continuerei a tenere i contatti, sapendo che sara' bello incontrarsi, agli antipodi o al punto di partenza. Un giorno, senza fretta, tanto le persone davvero importanti quelle non le perdi davvero mai.
fabio: forse gli antipodi sono solo la forma del desiderio di cambiamento. Rilassante leggere queste tue parole di prima mattina, grazie.
non credo, sarebbe uno dei pochi casi che il silenzio parlerebbe per me
Fabio ha ancora una volta espresso quello che cercavo di dire.
Gli antipodi non esistono, o forse li abbiamo dentro.
(sbrigati a leggere che tra un po' ci vediamo)
@ Lophelia:
Anch'io intendo gli antipodi come concetto mentale.
La mia idea di antipodi nn è legata tanto alla distanza in sè o alla difficoltà di mantenere eventuali contatti.
Oggi questi ostacoli nn esistono più.
La mia idea di antipodi è quella del distacco del nn voler mantenere, nel nn avere la necessità di mantenere, contatti...o quasi.
E questo, anche per uno come me che ama la solitudine (ma nn è un solitario), è eccessivo.
io il viaggio agli antipodi l'ho immaginato come fuga se mi venisse diagnosticata una malattia inguaribile. Non lo direi a nessuno, leverei le tende e sparirei. Salvo poi lasciare testamenti morali a tutte le persone alle quali ho voluto bene. Sembrerà drastico ma sono troppo legata alla cuccia per pensare di abbandonarla prima che... prima che non sia necessario.
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