STAGIONI
Tornando in macchina verso casa, la radio trasmette a sorpresa "La segunda independencia" degli Inti Illimani.
Un flashback, tre minuti di guida in trance.
Il primo anno di liceo, 1977-78. Le assemblee d'istituto. Non lo sapevamo, ma quella stagione per noi appena iniziata stava per finire.
Il colpo di coda. Giusto il tempo di avvertirne la temperatura, i 451° Fahrenheit, prima che tutto svaporasse. L'atrio del Galileo pieno di gente ad ascoltare me lo ricordo tutto giallo e colori caldi; dall'anno dopo tutto divenne azzurrino, l'atrio svuotato, le voci attutite, la gente assente.
Tornarono poi i colori, ma i colori degli anni '80. Forti, fluorescenti e vuoti.
1983, una pubblicità della Dim irritò le femministe: una ragazza mostrava le calze autoreggenti bianche, scoperte da un colpo di vento primaverile. Le autoreggenti ci piacquero, liquidammo le femministe con uno sbuffo di noia.
Ora però siamo arrivati alla pubblicità dello stupro-glamour di D&G. Altro che colpo di vento, io ci ho un brivido di gelo che mi corre lungo la nuca.
Etichette: come eravamo, compagni a venire, liceo
55 Comments:
lophelia, io sono più piccolino, ma devo ammettere che avrei voluto essere al liceo nel 77... non penso sarei arrivato a scrivere oggi.
invece nel 77 sono nato, e i colori forti degli anni 80 me li ricordo sotto forma di salti di gioia, di calci al pallone e di gare a nascondersi.
esperienze asincrone che è bello condividere.
Ah, Lophelia, quanti ricordi!! Gli Inti Illimani che mi prestasti proprio quell'anno, mi pare che fossero di tua madre?
Le assemblee!! Quello che disse "non dimentichiamo che siamo la futura classe dirigente italiana" te lo ricordi? Ma che fa ora, il politico?
Le autoreggenti tu le hai sempre consigliate, le femministe non ci piacevano perchè ci sembravano sciatte. E ora ci becchiamo Dolce e Gabbana (ma su di loro ultimamente ho litigato abbastanza). Ben ci sta.
Nel 77 avevo 11 anni e stavo ancora alle medie... altro che la meglio gioventù, non avevo nemmeno varcato il limine tra infanzia e adolescenza. E poi nel mio paesino di campagna della padania profonda il 77 era un anno come un altro, Bologna Milano Firenze erano al di là dell'orizzonte.
Il problema non era il movimento ma semmai che le fabbriche di bambole chiudevano una dopo l'altra e lasciavano a casa migliaia di lavoratori. Di quegli anni ricordo altre cose, le mie fughe solitarie sugli argini dei fiumi nella mia mesopotamia privata, con la nebbia, la meravigliosa nebbia serale che cambiava le cose e i luoghi, e l'estate assolata sui sabbioni a giocare di fianco alla corrente.
Quanto a Dolce & Gabbana, in giro ci sono tante specie di burqa: non è detto che le peggiori siano quelle che si possono vedere. Sta crescendo una generazione di ragazze per le quali il corpo è solo moneta da spendere al tasso più redditizio e non un diritto da difendere, una dignità da conservare.
Come aveva ragione Pasolini quando distingueva tra sviluppo e progresso, quando spiegava che «un lavoratore vive nella coscienza l’ideologia marxista, e di conseguenza, tra gli altri suoi valori, vive nella coscienza l’idea di «progresso»; mentre, contemporaneamente, egli vive, nell’esistenza, l’ideologia consumistica, e di conseguenza, a fortiori, i valori dello «sviluppo». Il lavoratore è dunque dissociato. Ma non è il solo ad esserlo. Anche il potere borghese classico è in questo momento completamente dissociato... L’Italia è tappezzata di manifesti rappresentanti sederi con la scritta "chi mi ama mi segua" e rivestiti per l’appunto dei blue-jeans Jesus. Il Gesù del Vaticano ha perso».
Josif
Quanto alle autoreggenti bianche della Dim, almeno per me, sono il massimo della seduzione... quella pubblicità dell'83 è marchiata a fuoco nei miei ricordi di 17enne!
Josif
Anche se in giro mi dicono che la pubblicità è dell'86, anno in cui la Dim inventò le prime autoreggenti Dim Up.
Ecco perchè le ricordo così bene...
J
E parlare di tutto questo mentre ascolto Tom Waits che canta "You can never hold back spring" fa un certo effetto....
You can never hold back spring
You can be sure that I will never
Stop believing
The blushing rose will climb
Spring ahead or fall behind
Winter dreams the same dream
Every time
You can never hold back spring
Even though you've lost your way
The world keeps dreaming of spring
So close your eyes
Open you heart
To one who's dreaming of you
You can never hold back spring
Baby
Remember everything that spring
Can bring
You can never hold back spring
J
@Josif: qui tra Marx, Pasolini e D&G ti avevo preso per qualcun altro. Strane assonanze.
@Lophelia: Vedi che avevi ragione con le autoreggenti.
@Artemisia: mi avevi preso per qualcun altro? Sorry, non so chi sia... Io sono nuovo di questi blog, il tuo e quello di Lophelia, e non li conoscevo sino a due giorni fa.
Se vuoi sapere chi sono, non devi fare che chiederlo!
ciao
J
L'avete "Orphans" di Tom? E' bellissimo, di tutti e tre io preferisco il secondo Cd, "Bawlers": lo sto ascoltando al lavoro in cuffia, è semplicemente magico.
J
infatti stavo giusto per dire che questo josif mi è molto simpatico, ora lo linko...
mi correggo, lo linkerei se avesse scritto qualcosa.
che fortuna però, capitare al primo colpo tra Lophelia e Artemisia, io ho dovuto sguazzare per mesi nella fogna di splinder prima di trovare quest'angolo di paradiso...
qualcosa ho scritto, ma poi ho chiuso il blog. non ce la facevo a scrivere per passione sul blog e pure per lavoro...
quello che rimane di quel blog sta qui
http://ivandenisovic.splinder.com/
ciao
J
Arte: beh comunque io per un po' gli zoccoli li ho portati...(mi sono pure venuti i geloni!)
D'altra parte sulla sensualità della sciatteria cfr. Nanni Moretti nel monologo in Bianca...
Ci pensavo l'altro giorno a quello lì che disse che eravamo la futura classe etc.etc...per un po' è stato in politica ma non l'ho più sentito nominare, e spero di non sentirlo mai più.
Josif: le tue parole scaldano il cuore, ci voleva dopo il brivido di freddo...sono molto d'accordo con quello che scrivi.
Grazie per la precisazione sull'anno di nascita delle Dim Up, in effetti qualche dubbio l'avevo e mi son detta: di sicuro qualcuno mi correggerà...
Orphans ce l'ho, se scorri un po' indietro il mio blog trovi un post proprio in tema!
ora vado a leggermi il tuo link.
Francesco: grazie per l'angolo di paradiso...e non hai neanche visto le autoreggenti!:-)
PAOLO ho perso per strada la risposta al tuo commento...dicevo, ma in che senso non saresti arrivato a scrivere? saresti dietro le sbarre o volevi dire qualcos'altro?:-)
grazie per i gioiosi ricordi.
Molto è questione di prospettive.
Forse se non avessi avuto quell'anno come termine di paragone ricorderei gli anni '80 a colori brillanti, chissà.
buona Festa della Donna carissima Lophelia :-)
baciotto
Grazie Gidi, buona giornata!
@Francesco: il dubbio che Josif fosse un tuo alter ego era legittimo no? Sei l'uomo dai mille alias!
Grazie anche da parte mia per l'angolo di paradiso.
@Lophelia: I geloni? Poverina! Su Nanni Moretti e la sciatteria sexy vedi mio post "A photographer's life" del 26 novembre.
:D
La sensualità della sciatteria... Beh, quanto a me dipende da chi è il soggetto della sciatteria: se è sensuale lo resta nonostante la sciatteria, se non lo è la sciatteria è un'aggravante!
Però nel lungo periodo la sciatteria rischia di essere un problema, perlomeno nel mio caso: m'inibisce.
Detto questo, non è che io sia Adone né Petronio "arbiter elegantiarum"... però il troppo stroppia.
Posso invece apprezzare la finta sciatteria che fa tanto understatement!
E voi?
J
Josif: hai ragione, la vera sciatteria se la possono permettere davvero in poche/i...Però "la finta sciatteria che fa tanto understatement" mi sa tanto di fintoalternativo, della serie sono di sinistra ma ci ho la villa a Fiesole...
Per quanto mi riguarda negli uomini non mi piace la sciatteria ma ancor meno l'eleganza: direi la noncuranza. Un minimo di criterio nell'accostare i colori e nello scegliere il capo, ma senza starci troppo a pensare...e al bando la cravatta, c'è bisogno di dirlo?
Allora: negli uomini mi piace quello che c'è dentro.
A parte poche eccezioni, come le tute da ginnastica o i pantaloni di gabardine, non mi importa come sono vestiti. In generale non amo le cravatte, ma si torna lì: una volta c'era uno che la portava sempre, e credo che sia stato l'uomo che fisicamente mi è piaciuto di più.
Beh, al lavoro la cravatta mi tocca quasi sempre, ma quando sono in libertà non è che me la porto pure a nanna... anzi!
Quanto alla villa a Fiesole, non ce l'ho nemmeno fuori Milano, dove vivo ora (ahimé)... Immaginiamoci a Fiesole (magari!)
J
Ora cambio soundtrack e vado con best degli Ustmamò...
Lophelia e Artemisia, apprezzate, per caso, Giovanni Lindo Ferretti e le sue innumerevoli materializzazioni (CCP-CSI-PGR)?
Per me "Ko' de mondo" e "Tabula rasa elletrificata" dei Csi sono due grandi album!
J.
Ma il nick Lophelia ha a che fare con la specie dei coralli delle acque fredde e profonde?
J
@Lophelia
Non ci credo: hai lavorato anche tu in un'agenzia di scommesse ippiche?
Ne parlavo due giorni fa al microfono aperto di Radio Popolare, per me è stato - tra tanti - il lavoro più assurdo della mia vita, ma anche il più illuninante sulla natura umana!
J
Anche a me una volta è piaciuto uno che portava sempre la cravatta. Per un po' ero anche riuscita a fargliela togliere, e non solo letteralmente.
Giovanni Lindo Ferretti mi è piaciuto fino alle sue ultime esternazioni, musicali e non. Dei CCCP e dei CSI ho tutto (forse Tabula Rasa mi è piaciuto un po' meno, preferisco i precedenti) i PGR li ho solo visti una volta dal vivo.
E' che lui è diventato insopportabile, non perché uno non possa cambiare idea su certe cose ma perché qualsiasi cosa dice sempre più sembra Il Verbo...Ti sei convertito e voti a destra, ok, ma non rompere.
Gli Ustmamò pure li ho visti una volta, ma del Consorzio preferivo altri (tipo il Santo Niente, che chissà che fine hanno fatto)
Ma no, non è possibile che Ferratti voti a destra! Non ci credo!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
@Lophelia, Josif: Latte? Limone?
(@Lophelia: quella della cravatta te la racconterò in privato
;))
su Ferretti: almeno lui è sincero e lui dice, invece capossela secondo me lo fa e non lo dice.
oppure non lo fa e pensa di non esserlo ma lo è lo stesso e non lo sa
Josif: mi era sfuggita quella dell'agenzia ippica!
sì hai ragione, lavoro assurdo eppure illuminante...non ti ho sentito al Micap, se hai parlato di questo l'avrei notato di sicuro!
Arte: forse ho presente...
Francesco: vabbe' è sincero ma c'è bisogno di farci un libro patinato e rilegato sulla sua conversione? se è diventato così asceta che se ne stia per i cavoli suoi, lontano dalle interviste e dai vizi secolari che mi parrebbero un po' in contraddizione con tutta questa ispiritualità. Su Capossela, dici? non lo conosco abbastanza...può essere.
(ho dovuto cancellare un link non funzionante e riscrivo quanto detto prima: sì, Ferretti ha votato a destra e lo ha dichiarato pubblicamente nelle interviste, dicendo che era stato come "un tornare a casa".
e per rispondere all'altra domanda di J. avevo messo un link alla foto della lophelia (nel senso del corallo delle acque profonde) che avevo postato nell'aprile 2006, ma non ha funzionato, non so perché.
La meglio gioventù.
:)
@Lophelia: la mia telefonata era stata la prima al Micap dell'altro giorno, mi sa che te la sei persa, dopo di me ha chiamato uno che raccattava lombrichi...
@Chiara: Ozpetek è bravo ma "Saturno contro" non è il mio preferito: purtroppo sta diventando prevedibile e un po' troppo monocorde
@tutti: c'è qualcuno che sappia indirizzarmi sull'opera di Chuck Palahniuk? Mi piace molto ma dopo "Soffocare" e "La scimmia pensa, la scimmia fa" (titolo allucinante, l'originale era "Stranger than fiction"!) mi sto incagliando in "Cavie" e ne vengo a capo trooooooooppo lentamente!
J
siamo in due riguardo la nuca... però, ho come l'impressione che avete smesso di sognare dopo quei mitici anni...
io vorrei spezzare una lancia a favore di dolce e gabbana.
non trovate che la reazione a quella publicita' sia stata eccessiva? io ci ho sentito dietro molto di quel cattolicesimo conformista che tanto ancora ci caratterizza come italiani. purtroppo!
o mi sono sbagliato?
@Henry: Non so se ti sei sbagliato sul cattolicesimo conformista. Che esista, non c'è dubbio.
Quella pubblicità però parla d'altro. Parla di un gruppo di patinati che osserva con assoluta indifferenza uno stupro simbolico (su una patinata). Parla di: denaro, violenza, indifferenza. Per questo, e non perchè sia immorale, è giusto che si protesti contro quella pubblicità. Per quello che trasmette. Per il disprezzo che trasmette.
Non so se andrebbe censurata. La censura sa sempre di moralismo bigotto. Io credo che andrebbe mostrata come esempio di stupidità, di sessismo offensivo e di commercializzazione selvaggia.
Mi piacerebbe sentire ad esempio che ne pensa Chiara.
Chi ha protestato contro Dolce & Gabbana non mi pare possa essere definito rappresentante del "cattolicesimo conformista che tanto ancora ci caratterizza come italiani"...
Io sono cattolico e posso dire, a ragion veduta, che non tutti i cattolici sono conformisti (nella mia "formazione ideale" ci metto Mazzolari, Milani, Ciotti, Colmegna, Romero, Puglisi, l'Abbé Pierre, e potrei continuare la lista).
Credo che la critica alla pubblicità di Dolce & Gabbana non c'entri nulla con la religione, con Ruini, la Cei, il Vaticano: viene prima di queste cose, è una questione di diritto e di dignità della donna come PERSONA.
Poi, lo ripeto, i burqa sono di tanti tanti tipi... e mica tutti li impone Ratzinger!
J
Chiara: meglio, peggio...concetti relativi!
:)
Josif: su Palahniuk non so aiutarti, a me hanno regalato "Invisible monsters" ma l'ho iniziato e lasciato lì. E' anche vero che da un po' di tempo io e la narrativa in genere non andiamo d'accordo.
Morgan: quelli della mia età non hanno fatto neanche in tempo a iniziare...
la cosa più strana, che poi è lo snodo di questo post, è che da un anno all'altro è cambiato tutto in un attimo, senza che riuscissimo a capire perché, e senza che ci si potesse far niente.
Smettere di sognare non sarebbe male pur di riuscire a iniziare a fare. Anche con le cose che stai portando avanti tu, ad esempio.
Henry: la penso assolutamente come Artemisia. Vorrei riscrivere le sue stesse parole.
Il problema non è censurare. Al momento che una cosa simile viene concepita vuol dire che il problema è a monte. E il moralismo e il bigottismo non c'entrano niente, almeno non con la mia reazione.
La moda e la pubblicità hanno un potenziale pericolosissimo: qualsiasi cosa tocchino automaticamente viene legittimata, e anzi di più, valorizzata. Se D&G facessero una campagna con la merda patinata (scusate) la m. diventerebbe oro.
Josif: ecco appunto, in contemporanea...
@ tutti: Scusate, ma c'è modo di inserire una musica di sottofondo nella pubblicazione del blog?
ah, a proposito, ho cambiato blog, mi trovate su questo nuovo:
http://trelineesinuose.blogspot.com
ciao
J
gran bel post...
tra nostalgia di quello che non ho vissuto e di una scuola che sembra a volte lontana tre vite fa e certe altre mi sembra di esserne appena uscito.
p.s.: le mutande Dim sono troppo le migliori
Josif:
ma vedo che ci sei già riuscito!
Riccardo: aggiungerei anche i reggiseni:)
quanto alla scuola, credo che continui tutta la vita a fare quell'effetto di distanza-lontananza...a me lo fa ancora
@ Lophelia: sì, ci sono riuscito rubando letteralmente un blocco di html da un blog di una amica... e incollandolo nelle sezione da aggiungere.
Poi ho aperto un account gratuito qui
http://www.ripway.com/
ospitano gratis sino a 10 mega!
e ho linkato il file dentro il blocco html sul blog!
Adesso mi sto ascoltando i Cure, "Pornography"...
Se serve, ti posso girare il blocco html!
ciao
J
Mi fai pensare che provo molta nostalgia per quello che non ho vissuto, e nessuna per quello che invece ho vissuto.
o dovrei aver vissuto - vivere e' una parola da usare con cautela.
@Lophelia: a volte penso che dovremmo avere un blog in comune, ma penso che forse si perderebbe qualcosa.
Esatto, il potere legittimizzante della moda e della pubblicità, e nessuno sembra accorgersene...
Quanto ai reggiseni Dim, devono essermi sfuggiti. (Questo potrebbe voler dire molte cose, tutte abbastanza sinistre).
Josif: Anch'io ci metterei Milani e Mazzolari, molto più radicali di tanti cosiddetti radicali.
STRITOLATO IN UN CASSONETTO KILLER! Andate sul mio blog e aiutatemi a firmare la petizione contro la Caritas!
Grazie e scusami il disturbo.
http://www.acmedelpensiero.blogspot.com/
ok la foto sara' volgare e di cattivo gusto. e magari non manda messaggi edificanti che non condivido e non mi piacciono.
pero' mi piacciono anche meno la censura e i falo' dell'inquisizione. in questi giorni si sono scritte e dette parole a mio avviso troppo forti e non solo relative a questa immagine.
molto meglio quello che ha suggerito cinzia. far vedere la stupidita' dell'immagine e quanto sia sbagliato il messaggio che trasmette.
Josif: se mi giri il blocco html ti ringrazio!(che io poi riesca a usarlo è un altro paio di maniche...)
I Cure, da quant'è che non li ascolto...li scoprii nell'83 col minialbum dove c'erano The upstairs room e The walk e Let's go to bed...Le ballavamo tutti i sabato sera al Tenax che ai tempi era un bel posto dalle atmosfere alla Blade Runner, e non un posto alla moda con la selezione all'ingresso. Da lì poi comprai "seventeen seconds", "boys don't cry" e altro.
Fabio: in effetti. Ricordo che ai tempi con la mia compagna di banco ci dicevamo: la generazione prima della nostra verrà ricordata per qualcosa, della nostra non ci sarà nulla da dire.
Morgan: visto e fatto, grazie (quale disturbo?)
Henry: infatti, non serve censura ma approfondimento e consapevolezza.
io quella pubblicità la trovo orribile esteticamente e innnocua dal punto di vista simbolico. è talmente depilata talmente profumata...quei quattro gay han tutto nelle corde fuorché lo strupo (sia detto con rispetto verso i gay) la gamba della donna domina la scena secondo me. sarà che qualsiasi cosa facciano D&G a me fa venire l'orticaria, resto dell'idea che gli stilisti siano inutili degni di nulla.
io quella pubblicità la trovo orribile esteticamente e innnocua dal punto di vista simbolico. è talmente depilata talmente profumata...quei quattro gay han tutto nelle corde fuorché lo strupo (sia detto con rispetto verso i gay) la gamba della donna domina la scena secondo me. sarà che qualsiasi cosa facciano D&G a me fa venire l'orticaria, resto dell'idea che gli stilisti siano inutili degni di nulla.
Matteo, vorrei che l'effetto fosse solo quello che dici tu, e non la suggestione che lo stupro sia una cosa normale, e anzi, elegante, auspicabile e cool.
@ Lophelia: se ti copiassi qui il testo in html credo che il blog lo intepreterebbe come programma e ti piazzerebbe i Cure in fila ai commenti!
se mi scrivi una email te lo giro nel testo della risposta
ciao
J
Oh oh!!!
;)
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