12 febbraio, 2007

Stordimenti


"Poiché l'anima dell'uomo è, per sua stessa costituzione, sempre in preda al tormento, l'uomo comune rifugge dal rivolgere lo sguardo verso di sé; piuttosto si rivolge all'esterno e cerca di stordirsi nel giuoco, nella caccia, in tutte quelle attività caratterizzate dalla tensione incessante e dall'attesa di qualcosa (la preda, la vincita) che non è tanto desiderata in sé, quanto proprio invece per l'emozione e la tensione che procura."
(Domenico Pesce, Storia della Filosofia)
Nella foto: scommettitori in agenzia ippica (ma è solo una delle tante possibilità).

14 Comments:

Blogger lophelia said...

(visti gli ultimi eventi, ora mi aspetto che insorga qui indignato qualcuno di questi signori che fotografai un po' di anni fa quando lavoravo in uno di questi ameni luoghi...)

10:34 PM, febbraio 12, 2007  
Blogger artemisia said...

L'anima dell'uomo, certo, quella della donna no, mai...

ma infatti io lo dico sempre che dovrebbero darsi all'ippica

9:32 AM, febbraio 13, 2007  
Blogger Noek said...

:)
beh effettivamente è impressionante la folla di gente che c'è qui a bologna nell'agenzia di scommesse.... non è per dire ma a genova ce n'erano davvero meno (sarà vero che siamo braccine corte?)

9:52 AM, febbraio 13, 2007  
Blogger Fabio said...

Mi ricorda tanto il tuo post sulla vita frenetica e stordente. Faccio molta fatica a scrivere un commento. I miei piaceri sono lentezza e introspezione. Eppure anch'io sono in preda a continuo tormento. Il fatto e' che le mie, poche, esperienze di felicita' nascono dall'approfondimento, anziche' dalla fuga. Quindi il paradigma esistenziale che descrivi mi e' cosi' estraneo che non ho nulla da dire davvero. Allora per giustificare la mia presenza qui ti mando un saluto da una Milano assolata Lophelia.

10:51 AM, febbraio 13, 2007  
Blogger Gianfranco said...

Quando si parla di questo argomento spesso si dimentica il collezionismo, i collezionisti...di qualsiasi genere.

Occupandomi di pittura antica, ed essendo un esperto di orologi d'epoca e di altre cosette del genere ho a che fare con questa categoria di individui tutti i giorni.
Nel collezionismo troviamo tutte le componenti degli altri "vizietti": caccia, ansia, tensione, eccitazione, appagamento per la "vincita".
Delusione, sconforto e rabbia per la "perdita".
Nn potete nemmeno immaginare di cosa sono capaci i collezionisti.
Concordo con l'amico dottore che ritiene patologica qualsiasi forma di collezionismo, dalle figurine Panini in poi.

Certo che se rifletto su questa cosa io sono messo maluccio

:-)

12:21 PM, febbraio 13, 2007  
Blogger Gianfranco said...

Ma quello al centro della foto nn è Drupi?

:-)

12:23 PM, febbraio 13, 2007  
Blogger zefirina said...

concordo con artemisia, e conosco chi si stordisce con diversi tipi di caccia, c'è chi si gasa ogni volta che esce una nuova moto, chi si gasa con le atuomobili, e... si potrebbe continuare
non sopporto le attese
mi gasano i tramonti, la vista dai punti strategici di roma, all'imbrunire, gli abbracci dei miei figli, il sorriso di mio nipote, una barca a vela, andare in moto e....

2:35 PM, febbraio 13, 2007  
Blogger artemisia said...

C'è anche chi colleziona corpi...o ancora peggio, anime...

3:56 PM, febbraio 13, 2007  
Blogger Bloggo said...

io, per dire, mi caccio un sacco di volte le dita nel naso e rimango sempre senza fiato davanti a cotanta preda (tiro giù certi quadri che nemmeno ti immagini).

6:24 PM, febbraio 13, 2007  
Blogger lophelia said...

Arte: della donna? mai...(scherzi a parte sai che le casalinghe invece si rovinano a comprare i Gratta e vinci et similia?)

Noek: :)ciao, penso spesso a te e ai tuoi studi in quel di Bologna...e al mercato della Montagnola ci vai? io ci perdevo le giornate...
non so se è per il braccino corto che i genovesi giocano meno, ma senz'altro meglio per loro. Forse sono meno tormentati!

Fabio: immagino tu ti riferisca al post dei paradisi artificiali.
Quello che dici non è "niente", anzi, è una grande cosa a cui volevo prima o poi arrivare: la grande differenza tra l'affrontare il tormento fuggendo da sé o calandosi dentro. Rimuovere se stessi nella compulsione bulimica, oppure decidere che non ci facciamo paura, e aprirci a noi stessi. Fare qualcosa contro di noi oppure per noi, credo sia questa alla fine la differenza. Non sottile.

Gianfranco: vero, il collezionismo può essere una droga...se non altro rispetto al gioco d'azzardo i soldi si convertono in qualcosa di concreto, spesso di valore -non nella pura adrenalina!
Sì, Drupi dopo un rovescio di fortuna (?)
:)

Zefirina: le attese, la preda, la vincita...credo siano passatempi purtroppo anche molto femminili...senz'altro meglio i tramonti, le corse in moto - con chi non si fa attendere!

Arte: ne conosciamo tutti...l'importante è RI-conoscerli...

Matteo: grossi tormenti, grossi quadri, grossa grisi...;-)

10:22 PM, febbraio 13, 2007  
Blogger Claudia said...

anima in tormento....
su questo sono d'accordo. Effettivamente sull'uccidere prede per vivere il tormento no.
perchè il tormento femminile (gratta e vinci a parte) si vive così diversamente?

6:42 PM, febbraio 14, 2007  
Blogger lophelia said...

Claudia: beh la caccia alla preda senza uccisione, per il gusto della conquista la praticano anche molte donne...

9:18 PM, febbraio 15, 2007  
Blogger Noek said...

@lophelia: ecco alla montagnola io dimostro di non essere una genovese dalle braccine corte :P

1:31 AM, febbraio 19, 2007  
Blogger lophelia said...

noek: :-D

1:16 PM, febbraio 19, 2007  

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