01 aprile, 2007

L'Impero della noia


Va benissimo che non ci sia una trama, che i personaggi e le situazioni si sovrappongano, che non si sappia dove finisce il film nel film e dove inizia il sogno o l'allucinazione, va bene che non solo non lo sappiamo noi ma non lo sappia (per sua stessa ammissione) neanche Lynch.
Non va bene che con tutte queste opportunità Inland Empire riesca ad essere monotono, e dopo un po' ci si annoi alla grande.
Lynch siamo spiacenti, il suo credito è esaurito.

17 Comments:

Blogger Gianfranco said...

Questo nn l'ho ancora visto.
I film di Lynch (ma anche di altri come Fellini, Allen o Wenders) sono sempre stati per me un' incognita.
Alcuni per me bellissimi e altri di una noia mortale.
Credo che nn sia questione di crediti, ma del fatto che i grandi registi e tutti i grandi artisti in genere hanno, come chiunque, alti e bassi.
Ho sempre trovato alquanto stupido chi prendeva a "scatola chiusa", elevandolo, a priori, ad opera d'arte qualsiasi cosa facesse un artista di fama.

Ciao, G.

3:18 PM, aprile 01, 2007  
Blogger Fabio said...

Ecco, mi confermi che ho fatto bene ad evitarlo, grazie.

8:18 PM, aprile 01, 2007  
Blogger dalianera said...

Lophelia, hai utilizzato le stesse parole di chi, pur amando Lynch alla follia, stavolta per un soffio non è andato via a metà spettacolo.

10:24 PM, aprile 01, 2007  
Blogger lophelia said...

gianfranco: è che io con Lynch in particolare avevo un conto aperto...ora credo proprio di averlo chiuso!
e in effetti di lui è come se la critica non osasse dir male.

fabio: invece ti consiglio la mostra sul ritratto che c'è ora a Milano lì dove vedemmo Parr, penso sia interessante...

paolino: stavo pensando proprio a te in questo momento, giuro!!
mi fa piacere trovarti d'accordo, temevo mi avresti infamato:)

10:36 PM, aprile 01, 2007  
Blogger Noek said...

concordo appieno...

11:23 PM, aprile 01, 2007  
Blogger lophelia said...

noek: :)))

11:34 PM, aprile 01, 2007  
Blogger Hari Seldon said...

L'insostenibile certezza di avere un genio di fronte...

8:21 AM, aprile 02, 2007  
Blogger CICCILLO said...

non ricordo neanche più qual'è l'ultimo film di Lynch che ho visto...forse Dune?
vent'anni fa? di più?

10:06 AM, aprile 02, 2007  
Blogger Claudia said...

riconosco di non aver visto molto di Lynch. Un suo film che lo eleverebbe a genio però è per me "La canzone di Carla". Questo, fidandomi incondizionatamente di Lo, lo eviterò!
Grazie della recensione

così continuo a dedicarmi ad Almodovar del quale eleggo "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" e rimango basita davanti a "La ley del deeso".

12:14 PM, aprile 02, 2007  
Blogger zefirina said...

ehm claudia la canzone di carla è di ken loach, lui si che mi piace e non mi delude mai, di lynch invece mi è piaciuta "una storia vera", per il resto per quanto mi sforzi di capirli .... i suoi film restano incomprensibili

12:31 PM, aprile 02, 2007  
Blogger Jos said...

Lynch non mi esalta, mi era piaciuto solo "Velluto blu" e anche qualche passaggio di "Mulholland Drive", ma altre cose sue non le ho amate proprio!

Jos

2:36 PM, aprile 02, 2007  
Blogger artemisia said...

Ma cos'è questo, un lynchiaggio??

4:04 PM, aprile 02, 2007  
Anonymous Anonimo said...

arte sei un MITO!!!

Velluto Blu e Cuore Selvaggio...per il resto non so...quest'ultimo non l'ho visto pero'.

9:25 PM, aprile 02, 2007  
Anonymous Anonimo said...

ciao Lophelia,

Grazie per il tuo indirizzo mail.Te ne ho inviata una nel fine settimana. Spero sia arrivata.
A presto

Buona serata

ciao

4:33 PM, aprile 03, 2007  
Blogger Claudia said...

Zefi: grazie per la correzione!
faccio sempre di questi guazzabugli con i nomi! qualcuno mi ha detto che sono ai confini con l'autismo e forse è vero, ma per me Nadia e Sandra sono lo stesso nome, Diana e Tania sono lo stesso nome, il 7 e la T sono lo stesso numero, così come il 4 e la R, l'1 e la i. Odiavo gli esami di storia e ho congenialmente scelto Antropologia!! per descrivere una persona o una cultura, posso usare tanti sinonimi e espressioni connotative.
Load! si, lui mi è piaciuto!

6:36 PM, aprile 03, 2007  
Blogger lophelia said...

riccardo: sregolatezza se mai, ma genio almeno in questo film poco...

francesco: Dune, addirittura! ma è preistoria! certo che non gli hai dato molte possibilità...sei stato lungimirante (ora Paolino mi uccide;))

Claudia: grazie a te della fiducia!
Quello che scrivi sui tuoi lapsus è in qualche modo affascinante, mi incuriosisce molto - come tutto ciò che ha a vedere con l'interpretazione soggettiva della realtà.
Almodovar mi piace, anche se non tutto allo stesso modo. Resto affezionata ai suoi primi (non primissimi) film, La legge del desiderio e Matador.

Zefirina: ecco di Ken Loach non si può dir male, certo, e poi ricordo un suo film degli anni '70 "Family life" che vidi appositamente perché sapevo che in una scena la protagonista ascoltava in camera sua un disco di Neil Young...però spesso lo trovo didascalico.
Mi è piaciuto però "Un bacio appassionato", anche se un critico scrisse "Loach le scene di sesso non le sa proprio girare". Non era vero secondo me, ma il critico era un uomo, punti di vista diversi!


Jos: Velluto blu lo vidi appena uscito in un cinema a Berlino, in tedesco non ci capii granché ma i colori mi colpirono molto!
Mullholland Drive per un po' intriga, ma alla fine ci si sente presi per il culo - secondo me, eh.

Arte: morale, s'intende.

Henry: in Cuore selvaggio ha osato rendere ripugnante Willem Dafoe, uno dei miei miti post-adolescenziali...con quei denti neri e conciato in quel modo, no, non fatemelo ricordare!:)


Anonimo: grazie, ti ho risposto poco fa. A presto.

7:57 PM, aprile 03, 2007  
Blogger artemisia said...

@Lophe: Willem Dafoe...mi hai dato un'idea per un post...certo che dopo tanta hybris Lynch si meriterebbe proprio un lynchiaggio...
;)

8:46 AM, aprile 04, 2007  

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