(forse)
una rosa è una rosa è una rosa è una rosa
("Progresso Fotografico" ha ripubblicato un numero storico del 1977, quando c'era il pensiero e le riviste non erano solo un agglomerato di pubblicità. Il tema del numero è "Linguaggio e fotografia". Pagine fitte di scrittura come non se ne vedono più, con un'approfondita illustrazione delle figure retoriche applicate all'immagine, antitesi ripetizione sineddoche chiasmo metafora e altro. Non potevano mancare il significante e il significato. Analisi datata, ma vale la pena.)
18 Comments:
questa fotografia mi ispira passione, allegria
Parli del n. 2 di Progresso Fotografico serie oro ?
zefi: che bello, ti sono arrivate! le stesse cose me le ispira la musica dei Pink Martini.
giannitos: credo di sì, l'ho solo visto in edicola perché avevo già l'originale comprato tempo fa in mezzo a qualche annata di Progresso anni 70-80 (formidabili quelle annate).
Adesso Zoom dovrebbe far uscire una raccolta dei numeri degli anni 80/90. I primissimi numeri degli anni '70 restano comunque per certi punti di vista insuperabili.
La giusta dose di tecnica, immagini bellissime e articoli "pensanti". Li comprava mia madre quando ero (abbastanza) piccola, e io li sfogliavo come fossero libri di fiabe.
Ma tu riesci adesso a comprare qualche rivista fotografica decente che parli di immagine, non solo di tecnica? Io non ne trovo, è una disperazione.
No, direi che in Italia non ne esistono. Bisognerebbe guardare all'estero ...
Plinn, plinn, plinn...
Sì..ispira passione...vien voglia di vivere ancora
giannitos: sì infatti. Eppure negli anni '90 in Italia c'erano delle riviste fatte benissimo: FotopraticaImmagini, Photographies Magazine, anche Photo non era male...poi è arrivato il digitale ed ha incasinato tutto.
arte: già, non ci avevo pensato...
gianluca: vivere ancora? non so se prenderlo come un complimento...;)
scherzo, è un complimento bellissimo.
Bella questa foto!
L'hai presa da Gardenia del mese scorso???
:-P
mucca: sì, la compro al posto di zoom...
:-PPP
era un complimento :-) ed una citazione di Gino Paoli..mi cito addosso questi giorni..
mi piace il tuo blog..posso linkarti?
gianluca: la citazione l'ho mancata...certo che puoi e ricambio anch'io con piacere.
a presto
Sai che anche all'estero stesso problema? (Almeno io parlo per l'Inghilterra). E' tutto tecnica e macchine che sembra di leggere la rivista del ferramenta.
fabio: ecco subito sfatato un mito, allora! proprio non capisco, non è che col digitale le belle immagini non si fanno più, e allora perché non metterle nelle riviste? boh.
@Lo: perchè è l'oggetto che si vende. Perchè è l'oggetto quello che interessa...
Questo è il tempo del possesso e non dell'essere.
Interessa per le funzioni che ha, per quello che potresti fare con quell'oggetto e non quello che saprai fare.
La cosa non è iniziata con il digitale, ma, a mia memoria, negli anni ottanta con l'ampliarsi del mercato. L'industria giapponese iniziò a produrle con tecniche diverse, i prezzi si abbassarono e arrivò il grande pubblico.
Prima c'erano solo gli appassionati e le fotocamere erano poche e pure le riviste. Considerando che la passione per la fotografia era al 50% per l'"attrezzo" e al 50% per quello che riuscivi a fare con quell'attrezzo anche il mercato editoriale si adeguava a quella percentuale. Dagl'anni ottanta in poi la percentuale di quelli a cui interessa più la qualità del prodotto che l'"oggetto" ha continuato a scendere inesorabilmente e con loro le riviste che ti aiutavano a ragionare.
Compriamo telefonini, videoregistratori e pc con mille funzioni che non useremo mai, ma il possederli ci gratifica. Siamo circondati dalla tecnologia, che ci dovrebbe semplificare la vita regalandoci più tempo per riflettere e per ragionare ma non è così.
Per cambiare una lampadina chiamiamo l'elettricista e le letture che più ci appassionano sono i depliant di mediaworld con le offerte sottocosto.
^__^
Ormai le uniche pubbicazioni di fotografia interessanti le trovi in libreria e in certi bookshop degli aereoporti, ma purtroppo hanno sempre dei costi molto alti.
G.
Ps:Per le sensazioni sulla foto del post mi associo a Zefi e...mi piacciono i Pink Martini...
gianfranco: mi sa che hai ragione. Mi ero sempre rifiutata di vederla sotto questo aspetto. Che tristezza.
grazie per il feedback su foto e musica:)
Concordo con l'analisi di Gianfranco.
L'alternativa comincio a pensare sia gironzolare su Flickr...
fabio: la rete offre molto, peccato non il piacere dello sfogliare e del conservare qualcosa negli scaffali.
Posta un commento
<< Home