Il terzo occhio
C****! stasera sì che ci voleva, stasera mi mancherà proprio, penso inglobata dalla massa umana in movimento ipnoticoelettronico dentro l’enorme stanzone dai soffitti altissimi. Dalla parete in alto alla mia sinistra un volto gigante giallo e rosso con tre occhi e la bocca spalancata mi fissa, ha le braccia aperte e da un braccio escono un’altra piccola testa e la scritta “il cuore è il dio degli uomini”. Mi sovrasta e mi fissa con quei tre occhi e la lingua di fuori, e io non posso fotografarlo perché non ho la macchina.
Senso di impotenza, di sconfitta, di qualcosa che va perso.
Mi guardo intorno con la percezione visiva al massimo grado, come un sensore CCD a migliaia di pixel, come se volessi registrare tutto e portarlo a casa. Poi la vista, priva della protesi dell’obiettivo, si rilassa. Cede volentieri il passo agli altri sensi, anche perché non può arrivare dove arrivano loro. Anzi è di ostacolo, d'impiccio.
Spengo il sensore visivo e sento quello che non potrei fotografare, neanche se avessi la macchina. Calore dei corpi in movimento vino che trabocca dai bicchieri ad ogni passo flusso fortissimo dei suoni da trance che avvolgono tutti in un'unica corrente continua. Sguardi compresi. Non importa vederli, si sentono, anche a distanza.
16 Comments:
quando chiudi gli occhi a volte le sensazioni si amplificano
bella immagine quella che ci hai mostrato
zefi: sì, è proprio quello che volevo dire. In particolare il cosiddetto canale "cinestesico" (il movimento, il tatto) è il più affascinante.
Quando appresi dalla PNL che le persone si dividono in "visive, uditive e cinestesiche" fu come scoprire che ognuno di noi è un mondo a sé. Ognuno di noi ha un'esperienza del mondo diversa dall'altro, a seconda del canale preferenziale.
Da lì mi sono resa conto che i tipi cinestesici sono i più sensuali, e come mai può essere così difficile capirsi da un tipo all'altro.
Ma esistono anche i tipi anestetici!
I più perniciosi comunque sono i visivo/narcisistici, quelli che contemplano e soprattutto si fanno contemplare a distanza.
(scusa, ti sto usando)
arte: non mescolare bioenergetica e PNL! cioè va anche bene mescolarli ma non in questo modo. Ne riparleremo.
hai mai porvato a dipingere, disegnare, fare segnio cn la matita o cose del genere???
roberta: mi hai letto nel pensiero, mi sta proprio tornando voglia di mettermi a disegnare.
Quando ero al liceo passavo il tempo facendo ritratti con la biro ai compagni. Poi mi sono dirottata sulla fotografia ma mi è sempre rimasto di traverso il non aver fatto il liceo artistico, tanto che in questi giorni mi stavo informando sui corsi serali - ora che ho finalmente finito col diritto...
lo andrea sta facendo il percorso inverso è voluto andare al liceo artistico per poi poter fare il fotografo...
arte concordo con te i narcisisti sono la razza peggiore
zefi: lui ha comunque fatto l'iter giusto, e poi ha scelto. Magari un giorno poi si metterà a disegnare, come fece H.Cartier Bresson!
fagli tutti i miei auguri per tutto.
Non voglio andare troppo off topic, ma il tuo post mi fa pensare a quel tipo di ambienti. E al fatto che sono ormai standardizzati da almeno vent'anni in tutto: luci, suoni, persone. E' un po' il folk della nostra epoca. E forse appartenendo a questa epoca non sa dire nulla che non sappiamo gia'.
(Sul canale cinestetico so dire pochissimo, in quanto sono terribilmente legato ai senso della vista e dell'udito).
@Zefirina, lo sapevo che eri d'accordo!!
@Lophelia: Io in questo periodo pratico invece la PBL, problem based learning...
(ignorami)
fabio: a me però viene da dire che l'elettronica ha un effetto sul corpo completamente diverso da quello del folk. Il folk lo associo alla malinconia e quindi ad una postura un po' curva, accasciata. L'elettronica crea una corrente fisico-energetica diversa, chiaramente se non c'è un rifiuto a priori e si riesce a lasciarsi andare.
arte: questa cosa del narcisismo mi ha fatto fare dei pensieri, anche a proposito dei miei 2 narcisisti storici. Presto un post.
Vedi, non tutto il male vien per nuocere...della serie: non si butta via niente.
arte: nel senso del maiale ovviamente.
Ma no Lo! Il folk e' tante cose diverse. E' anche gioia di vivere, danze sull'aia per dire. E l'elettronica di Ricardo Villalobos (idolo del Fabric) o di Vladislav Delay (in copertina dell'ultimo Wire) e' di una malinconia senza fine. Mai fermarsi alla superficie. Va beh, non mi sento molto gradito qui in questo momento con i miei occhialini e tutto quanto :-)
...nel senso del maiale, ovviamente.
fabio: è vero, il discorso è molto più ampio e meno scontato, anzi sarebbe interessante approfondire il tema. Non ci provare neanche per scherzo a dire che non ti senti gradito qui dentro!:-)
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