25 gennaio, 2008

La corazza del narcisista

"c'era una volta un uomo fatto di torrone
era così duro da spezzarti i denti
io non capivo perchè fosse impietrito quel tesoro delizioso,
ho passato molto tempo
a sciogliermi al suo posto
temeva lo mangiassi in un solo boccone"
(Chiara Guarducci, "La carogna", 1999)

Nel film "Magnolia" (P.Thomas Anderson) il personaggio di Tom Cruise rappresenta l'esasperazione negativa del carattere "narcisista" secondo l'analisi bioenergetica: sessualmente dominante, sicuro di sé, aggressivo, corazzato fisicamente e psicologicamente, nessuno spazio per sentimenti, emozioni e debolezze. Fino a che la giornalista, fingendo di volerlo semplicemente intervistare come fenomeno di successo, non gli ricorda il suo passato. L'abbandono da parte del padre. Per superare le ferite del passato si era costruito quell'armatura che lo rendesse invulnerabile: davanti all'attacco inatteso la corazza cede di schianto.
Il personaggio del film è estremizzato in negativo, ma è molto facile incontrare caratteri narcisisti "normali", con tratti meno esasperati. Uomini che si difendono dalle emozioni e perciò fanno tanto arrabbiare le donne, che quindi cercano di strappargli la corazza di dosso. E a volte ci riescono, e vedono d'un colpo tutta la vulnerabilità da cui si difendevano.
Ora, finché sei una giornalista è più che altro un problema di scrupoli etici; se invece all'altro vuoi bene poi ti dispiace sul serio vederlo star male.
(informazioni sulla bioenergetica si possono trovare qui. Non ho nessun rapporto con l'Istituto che gestisce il sito e non sto facendo pubblicità: il link può servire per chiarire dei concetti e spero non sia un problema per i gestori)

18 Comments:

Blogger artemisia said...

Sono giunta alla conclusione che il fenomeno del Narcisista è un universo. Ne esistono innumeri varianti.
Da qualche parte, poi, (forse in rete), devono essere in vendita anche vari modelli di corazze e armature, con senza visiera.
E non importa neanche essere alti per fare il corazziere.

11:18 PM, gennaio 25, 2008  
Anonymous Anonimo said...

arte, ma chi è che non ha la sua corazza? la cambiamo con gli anni come i paguri e ci esponiamo giusto il tempo di sguisciare dentro la nuova conchiglia.
Solo che la nostra ce la sentiamo confortevole, ce la siamo scelta a misura, mentre quelle degli altri le troviamo eccessive e coriacee.

11:28 PM, gennaio 25, 2008  
Blogger lophelia said...

arte: Lowen ha dedicato un intero libro solo a quel tipo di carattere - anche perché era quello in cui si riconosceva lui medesimo.
Poi ci sono tutte le altre strategie di difesa, che non utilizzano la classica corazza ma altri espedienti.
Crescendo ognuno impara a sopravvivere a suo modo, anche a seconda dell'ambiente intorno.

11:48 PM, gennaio 25, 2008  
Blogger Danilo said...

'sta bioenergetica, bha...

vorei fare notare che ci sono pure le donne "narcisiste", :D

9:05 AM, gennaio 26, 2008  
Blogger artemisia said...

Corazza? Io? Ma quando mai...

;)

(Ci ho un modellino di corazza molto sexy che forse un giorno ti farò provare, ma è fatto a mia misura e non so se ti sta...)

@Hertz: Narcisiste donne? Naaa. È scientifiamente provato che non ne esistono. Lo dice Lowen.
;)

10:34 AM, gennaio 26, 2008  
Blogger lophelia said...

danilo: verissimo:D! lowen le chiama "isteriche" incasinando le cose, isteriche nel senso che si identificano con la loro sessualità e la usano per manipolare l'altro, esattamente come fa il narcisista maschio.
Non pratico la bioenergetica, però nelle sue teorie ho trovato molte cose facilmente riscontrabili in realtà.
Se ne riparla:)

arte: dici a me o a iko? nel caso, io ci ho già il modello Giuditta, grazie. Confortevole, fine fine, pare un Calvin Klein.

11:20 AM, gennaio 26, 2008  
Anonymous Anonimo said...

sulla corazza rivendico il diritto d'autore

@lo: ma il tuo modello giuditta non era una camicia da notte...? :-P

@iko: non sempre scegliamo quella giusta, a volte ci sembra adatta e invece ci limita i movimenti.

C'è anche chi dice, e cambio metafora, che non c'è niente di più vero di noi della maschera che indossiamo...

3:30 PM, gennaio 26, 2008  
Blogger lophelia said...

mucca: che memoria, complimenti!
fine fine, confortevole, non limita il movimento:-P

mi inchino difronte a tanta saggezza. Tuttavia se non mi riesce di veder niente sotto la maschera, un po' mi inquieto.

5:59 PM, gennaio 26, 2008  
Blogger artemisia said...

Maschera detta anche Persona.

Dicevo a Iko, ma se ti stanchi di Giuditta puoi provare la mia corazza: è tanto fine che non si vede, ma è resistente a qualsiasi tentativo di espugnarla.

:)

6:18 PM, gennaio 26, 2008  
Blogger CICCILLO said...

concordo in toto con hertz.
quanto a lowen vi segnalo alcune cose scritte da lui, poi vedete voi se fare o non fare il dibattito:

“Non capisco perché mai, in inglese, uno dei nomignoli affibbiati all’omosessuale possa essere gay, allegro. E’ vero che le feste e le riunioni di omosessuali hanno un’apparenza superficiale di spensieratezza e di mancanza di inibizioni. […] Spensieratezza e allegria, in questo caso, riflettono la mancanza di forti desideri. Sono maschere che nascondono l’insensibilità della personalità omosessuale. Ad una conoscenza più intima o nel corso di una seduta psicanalitica, l’omosessuale si presenta come una delle figure più tragiche dei nostri tempi.



[…]



Il rapporto omosessuale, come qualcuno ha osservato, avviene in mancanza di meglio. Tutti sanno che l’amore eterosessuale è migliore e può essere più soddisfacente. Ciò che l’omosessuale ignora è che anche la masturbazione è meglio dell’esperienza omosessuale, sempre che sia in grado di masturbarsi. Ma non ne è capace, ed è qui la radice dei suoi disturbi. Infatti la masturbazione, per essere soddisfacente, richiede l’accettazione di sé, che è ciò che manca alla personalità omosessuale.



[…]



Si è notato che il lesbismo è un fenomeno comune fra le prostitute. Frank S. Caprio afferma di averlo osservato in tutte le case di tolleranza d’Europa. […] Sorge spesso il problema se sia la prostituzione a condurre all’omosessualità o l’omosessualità a condurre alla prostituzione. L’associazione fra le due cose non dovrebbe però sorprenderci. Se l’analisi che abbiamo appena fatto della personalità della lesbica è esatta, cioè se è vero che la lesbica è una persona con uno scarso senso della propria individualità e dell’identificazione col proprio corpo, la prostituzione del corpo equivale a un’affermazione di dissociazione da esso e ad una espressione di disprezzo nei suoi confronti.”

da "Amore e orgasmo" di Alexander Lowen, 1965.

1:08 AM, gennaio 27, 2008  
Blogger artemisia said...

Sarà per questo che non sono mai riuscita a leggere Lowen?

O-O

10:14 AM, gennaio 27, 2008  
Anonymous Anonimo said...

@arte
buttala quella corazza!

12:30 PM, gennaio 27, 2008  
Blogger lophelia said...

non dovrei essere qui ma mi sono affacciata e non resisto.
francesco: che Lowen abbia detto qualcosa del genere non significa che i suoi studi sulle armature caratteriali non abbiano un fondamento - discutibile poi quanto si vuole. L'intuizione (peraltro ben precedente a Lowen) del parallelismo tra i blocchi psicologici e i blocchi corporei ha lo stesso valore della scoperta freudiana dell'inconscio. E anche Freud le sue str****** le ha dette, soprattutto sulle donne.

La corazza più di lusso è quella che non si ha bisogno di indossare, perché non si ha paura.

2:38 PM, gennaio 27, 2008  
Blogger artemisia said...

@Lophelia: non ho mai, dico mai in vita mia, visto nessuno andare in giro senza una qualche forma di corazza - in maniere più o meno esplicite o implicite...
Freud docet: i meccanismi di difesa li abbiamo tutti. Se qualcuno andasse in giro senza indossare la sua brava corazzina non sopravviverebbe un giorno (e infatti alcuni non sopravvivono).

Poi, chiaramente, c'è modo e modo, corazza e corazza. E c'è chi la sa portare e chi no. Ad alcuni dona anche!

;)

@Mucca: Non ci penso nemmeno. L'ho pagata cara, mi sta a pennello, non ci penso neanche a buttarla. Però a volte la tolgo.
:)

4:04 PM, gennaio 27, 2008  
Blogger CICCILLO said...

i peggiori sono quelli che indossano la corazza della razza...

4:20 PM, gennaio 27, 2008  
Blogger artemisia said...

E la corazza della razza, che razza di corazza è??

(Lophelia, metti un filtro antispam, bloccaci!!)

7:08 PM, gennaio 27, 2008  
Blogger CICCILLO said...

per non parlare di quelli che indossano la corazza della mazza...

ne è pieno il parlamento italiano, tra l'altro, forse è per quello che al Quirinale hanno messo i Corrazzieri.
Evviva Renato Rascel!

1:07 AM, gennaio 28, 2008  
Blogger lophelia said...

arte: infatti, si era già detto sopra che di strategie di sopravvivenza ne esistono delle più varie.
Più pesante è l'armatura, più paura rivela - volevo dir questo.
L'assenza di armatura è un ideale a cui tendere, significherebbe non temere niente perché ci siamo fortificati negli strati più profondi.

francesco: ti vedo in forma smagliante:)

8:19 AM, gennaio 28, 2008  

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