"se mi accarezzi conosco la tua anima ne inseguo gli incanti, ne bevo le orme e posso stare nei gorghi, accarezzare le trappole, le tagliole la tua anima è questa che respiro, questi nervi, queste ossa, questa muscolatura io ti incontro a lungo prima di vederti" (Chiara Guarducci, "La carogna")
ciao Francesco, è un monologo teatrale, presentato al pubblico nel 2000 (Teatro della Limonaia) e interpretato dall'attrice Silvia Guidi. Molto bello, se non lo trovi e ti interessa per intero ho il volume dei testi del Festival Intercity 2000. :-)
zefi: ha un po' a che fare con quella cosa di cui si parlò qualche tempo fa, incontri che sono tessere di mosaico da reincollare, ricordi? anche tu dicesti che in certi casi ci si sente "interi". Ed anche col fatto che certe persone è come se le avessimo immaginate prima di conoscerle.
allora, due cose: ho rivisto questa fotografia adesso e l'ho capita solo ora... concordo con Fabio :-) l'altra due giorni fa cercavo di ricordarmi dove e quando si era fatto il discorso sulle tessere del mosaico e sul riconoscersi, ecco dove! ora mi metto a spulciare tra i post passati un altro :-)
iko: mi chiedevo giusto se si capisse ad un primo sguardo o no...qualcuno mi ha detto che pareva astratta. Il discorso delle tessere di mosaico era nel post Pesci di febbraio, mi fa piacere che ti fosse rimasto in mente:-)
Immaginare le persone prima di averle conosciute: più che immaginare sono diventate la sintesi di tutti quei sentimenti/sensazioni inespresse, la lente che finalmente le rende nitide.
Guardavo la foto e mi domandavo: è un gesto "teatrale" o ti stai trasformando in Tetsuo???
arte: è anche vero però che una foto che non sia intenzionalmente astratta dovrebbe mantenere un minimo di iconicità. Nel senso che se qui qualcuno ci vedesse un facocero o un film splatter sarebbe preoccupante. Per lui naturalmente:-)
20 Comments:
Bella questa poesia!
Da che libro è tratta?
Ciao!
:-)
...come non detto, è scritto accanto al nome.
Me lo segno...
ciao Francesco, è un monologo teatrale, presentato al pubblico nel 2000 (Teatro della Limonaia) e interpretato dall'attrice Silvia Guidi. Molto bello, se non lo trovi e ti interessa per intero ho il volume dei testi del Festival Intercity 2000.
:-)
Bellissimo.
Mi ricorda qualcosa.
arte: qualcosa di personale o qualcosa di già letto?
Piu' che foto le tue sono emozioni che si imprimono sulla retina.
(Non so come mi e' uscita eh).
fabio: grazie! Lo dico sempre, avere una presentazione scritta da te per una mostra o una pubblicazione sarebbe il massimo:)
mi piace la frase finale
ti incontro a lungo prima di vederti
zefi: ha un po' a che fare con quella cosa di cui si parlò qualche tempo fa, incontri che sono tessere di mosaico da reincollare, ricordi? anche tu dicesti che in certi casi ci si sente "interi".
Ed anche col fatto che certe persone è come se le avessimo immaginate prima di conoscerle.
Non c'è differenza, per me.
mi ricordo mi ricordo, ah
sto per ricascarci un'altra volta
allora, due cose:
ho rivisto questa fotografia adesso e l'ho capita solo ora... concordo con Fabio :-)
l'altra due giorni fa cercavo di ricordarmi dove e quando si era fatto il discorso sulle tessere del mosaico e sul riconoscersi, ecco dove! ora mi metto a spulciare tra i post passati
un altro :-)
iko: mi chiedevo giusto se si capisse ad un primo sguardo o no...qualcuno mi ha detto che pareva astratta.
Il discorso delle tessere di mosaico era nel post Pesci di febbraio, mi fa piacere che ti fosse rimasto in mente:-)
Immaginare le persone prima di averle conosciute: più che immaginare sono diventate la sintesi di tutti quei sentimenti/sensazioni inespresse, la lente che finalmente le rende nitide.
Guardavo la foto e mi domandavo: è un gesto "teatrale" o ti stai trasformando in Tetsuo???
mucca: nessuna delle due, è semplice diario intimo. Forse non si capisce bene, consiglio di schiarire il monitor.
si capisce, per quello :-)
Si capisce, non si capisce... ma scusate che c'è da capire?
Uno ci vede, e ci capisce, quello che vuole, no?
È quello il bello.
arte: è anche vero però che una foto che non sia intenzionalmente astratta dovrebbe mantenere un minimo di iconicità. Nel senso che se qui qualcuno ci vedesse un facocero o un film splatter sarebbe preoccupante. Per lui naturalmente:-)
La foto "suggerisce", ma non ha senso parlare di "averla capita".
(Foto come rohrschach, ganzo!!)
:D
infatti, meglio dire "leggere correttamente il soggetto". Poi da lì a ciascuno le sue sensazioni (e in quel senso sono tutti affari suoi:D).
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