Chi ha paura della carne?
foto Ran Raven dalla rivista "Numéro" di giugno
La rivista "Numéro", recente edizione italiana dell'omonima raffinatissima rivista francese, dimostra di non aver paura della carne con un articolo intitolato "Apologia di una 48" (nel senso di taglia). Dunque ammette: la carne esiste. Poi però nel parossismo estetico la imprigiona in improbabili abiti settecenteschi, sabotandone così la "normalizzazione".
Un passo avanti e due indietro. Una lancia contro un tabù solo incrinata, non spezzata.
La moda quando vuole legittima di tutto, anche la violenza: ma non la carne. Intanto potrebbe offendersi qualche stilista, se gli vien fatto notare che forse non fanno abiti sopra la 42 perché semplicemente non sono capaci. E poi forse non è prudente facilitare la vita alle donne, rassicurarle, togliere loro motivi di insoddisfazione. Dove finirebbero tutte quelle energie liberate?
27 Comments:
Ti faccio notare che gli abiti delle sfilate non superano la taglia 38.
Ossa.
infatti, troppo facile, così son capaci tutti! due belle spalle larghe e sotto niente, col vestito che fluttua meravigliosamente o aderisce a se stesso, senza rendere conto a forme altrui...
Felliniana.
ciao Lo, grazie per la linkata cercerò di esserne all'altezza.
marco: già è vero, il Maestro l'ho anche incontrato di recente di là da te...
anch'io farò del mio meglio, grazie a te.
vieni a vedere come sono stato bravo!
In passato qlc disse che i soli mortali che conoscessero il nudo femminile erano i dottori, i pittori e chi frequentava le case chiuse.
Concordo con chi fece questa analisi.
Ai giorni nostri due categorie sono rimaste tali, la terza, quella dei pittori, si potrebbe allargare a fotografi, attori, pubblicitari e stilisti.
Benchè il modo di rapprensentare il nudo sia oggi molto cambiato le motivazioni dell'arte sono rimaste le stesse: rappresentare l'immaginario quotidiano.
Immaginario che cambia (come in passato) da cultura a cultura.
"magro" è bello" vale solo nella cultura occidentale che per quanto dominante però nn è l'unica.
Per quanto riguarda l'insicurezza e l'insoddisfazione credo siano insite nella natura umana e a questo nn ci sia rimedio.
G.
Gianfranco mi viene da dire che qui non si parla di arte, si parla di immagini che per quanto valore artistico possano avere hanno anche e soprattutto altri fini ("commerciali" ma non solo).
In pittura ad esempio la carne si vede spesso (e non parlo di Botero), perché la pittura di solito non deve servire interessi di sorta ma in effetti rappresentare l'immaginario, che come tu dici varia da cultura a cultura (anche se con la globalizzazione...).
Le insicurezze sono "naturali" in parte, ma in larga parte indotte perché ottimo strumento di controllo e repressione (madonna, sto parlando come un articolo del Re Nudo ma quello vero degli anni '70)
marco: visto, anzi sentito!
:-)
hai anche letto? ;)
marco: letto? uhm, ho letto un po' di memorie dello Scozzari giovane...non so se ho capito la domanda:)
prima pagare poi ripetere la domanda!
ma infatti...;)
@Lophelia:
Come la pittura nn deve servire interessi commerciali?
Direi che il 99% lo fa.
Per quanto si possano sentire artisti, per quanto molti si sentano frustrati perchè "il mondo nn mi capisce" la maggior parte di quelli che usano matite pennelli e colori (come del resto la maggior parte di fotografi, "scrittori" e musicisti) nn sono che degl'onesti mestieranti pagati per un lavoro che svolgono.
Cos'è l'arte?
Senza scomodare Hegel,come si stabilisce cos'è bello, cosa è "artistico" e come (si) e chi stabilisce se ha "valore"?
Buona giornata...
Zzzzzzzzzz....
gianfranco: per fini commerciali non intendo la pagnotta, parlo del servire interessi economici e di potere - industrie cosmetiche, lobbies di chirurghi estetici etc. etc. - che è il fine implicito nelle immagini pubblicitarie.
Servire il potere è stato compito della pittura per secoli, il che non le ha impedito di essere Arte.
Ma non volevo entrare in argomenti che non vengono esauriti neanche in interi corsi di laurea. E poi fa molta afa:)
marco: fosse un fumetto vedrei il tronchetto con la sega, immagino;)
Già.
senza offesa Gian.
@Lo,ti ho spedito una mail,l'indirizzo profilo è attivo?
Grazie, l'indirizzo è attivo, appena mi districo dal lavoro (perché non sembra ma sto lavorando) vado a vedere la posta
Hai ragione Lophelia, la gente non deve essere libera. Guai!
Ma alla moda non ci avevo pensato: mi hai aperto un'ulteriore finestra di riflessione. Grazie.
Ma qui si parla di Arte!
Appunto mi fischiavano le orecchie...
@Gianfranco: purtroppo "magro e bello" con la globalizzazione sta cominciando a valere in quasi tutte le culture, negli strati sociali che non lottano con la fame.
E si torna agli interessi economici...
io porto una 46 e vi posso assicurare che non è facile non deprimersi, a parte riuscire a trovare una taglia giusta.... a volte mi danno delle 46 che non entrebbero nemmeno a valentina... ma quello che mi fa più rabbia è tutto questo straparlare dei danni che fanno certe foto di modelle a rischio anoressia, ma poi come dice arte alle sfilate i vestiti sono massimo taglia 38, io dovrei andare secondo loro a vestirmi da... come si chiama...ah ecco marina rinaldi, ma io sono comunque una signorina grandi forme, per la conformazione ossea, per il seno che è stato sempre abbondante, per le spalle che anni e anni di nuoto mi hanno irrobustito.... che faccio misuicidio? Per mia fortuna le insicurezze mi sono passate, ho deciso che alla mia età mi posso permettere di fregarmene del giudizio della gente, certo non vado vestita come una "pupa dai mille giorni", ma tiè.. mi sono persino comprata un bikini bianco, mi piaceva e se sembrero moby dick...chissene!!!
Il massimo l'ho raggiunto in un negozio di questi con le comesse magre magre... con vestitini striminziti, ne avevo visto uno per Valentina (che non era con me), la commessa mi guarda schifata (ve lo giuro) e mi dice: quello non le entrerà mai e della sua taglia non lo abbiamo, le ho risposto serafica: peccato ne avrei comprati più di un o per le mie 3 gemelle...
chiedo venia per la rabbia nello scrivere, da questa tastiera piatta poi, ho omesso un sacco di doppie..ma vi giuro HO STUDIATOOOOOO
ho fatto persino il classico
@marc....:
offesa per cosa?
Semmai avrei dovuto scriverlo io nei tuoi confronti, ma se dovessi farlo ogni volta che critico qlcs di mia competenza metà del mio tempo andrebbe perso.
@Lophelia: sinceramente nn ti seguo...ma se l'organizzazione mondiale della sanità ha da tempo lanciato l'allarme sull'aumento degli obesi nella popolazione e sui danni che questo può arrecare...
Mi sa che questi pubblicitari nn siano poi così bravi a fare il mestiere di "condizionatori" (anche quì c'è afa, ma il condizionatore/deumidificatore fa il suo dovere)
La cosmesi? i chirurghi plastici?
eheh...
Ma secondo te che percentuale della popolazione ne fa uso?
Secondo te qual'è il target di cliente che spende centinaia di euro per una crema o migliaia per un trattamento estetico o decine di migliaia per un chirurgo.
Per quanto tutti noi ci lamentiamo di questo e di quell'altro nn dimentichiamo che noi siamo (percentualmente) con berlusconi e nn con il resto del mondo.
Rodo: tranquilla...il mondo nn ha mai vissuto tanta libertà come oggi.
Peccato che spesso nn la si sappia apprezzare...
Arte: vedi Lophelia... ^__^
Zefirina: se tu invece di stare con me e berlusconi fossi con il resto del mondo avresti altro a cui pensare... ^__^
Rodo: liberi da grosse catene, non da lacci più sottili
Zefi: non ti devi certo scusare per la passione del tuo intervento, anzi mi fa piacere avere testimonianze vive di drammi così comuni...che molti non capiscono...
Gianfranco: resto delle mie idee.
Se non siamo col "resto del mondo" non vuol dire che siamo nel migliore dei mondi possibili.
E non si mette il dito nelle piaghe per il gusto di lamentarsi ma per l'impulso di muovere energie in direzione di un cambiamento, fosse anche come spostare solo un granello di una montagna.
ps non sopporto l'aria condizionata, e non solo l'aria.
@Gianfranco: l'aumento degli obesi è un fatto, un campanello d'allarme importantissimo. L'anoressia è in parte l'altra faccia della medaglia. Lophelia quando parlava di carne parlava appunto di un rapporto naturale, non condizionato, col peso.
La chirurgia estetica (non quella plastica)è completamente dominata dalla domanda e dall'offerta, e non puoi non convenire con me (credo) come sia triste che donne sempre più giovani ne facciano uso per cercare di aderire a ideali fisici non relaistici, ma imposti da una cultura dominante che disprezza profondamente ciò che non è conforme.
Io non dividerei il mondo in "con o senza Berlusconi", neanche per scherzo, perchè mi fa una tristezza infinita.
Io dividerei la popolazione mondiale (che non sempre corrisponde alle nazioni) in ricchi e poveri, schiavi e liberi, dove i più sono schiavi, o della fame o del superfluo, e pochi, molto pochi i veramente liberi.
@Zefirina: stessa taglia, stessa esperienza in un negozio di Firenze per target chiaramente anoressico, dove una XXL mi entrava a una gamba!!
(commessa schifata inclusa)
Confesso di avere provato un brivido di piacere quando ho letto che la figlia di Donatella Versace e' anoressica. What goes around comes around cara Donatella.
fabio: sai che non lo sapevo? beh sembra proprio il classico contrappasso.
gf mica mi chiamo veronica..so' bionda e giunonica ma non sto con il berluska :-)
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