30 novembre, 2007

La collezione di farfalle

Non tratto molto bene le mie fotografie. Non mi viene proprio da identificare l'eventuale valore di una foto con l'esemplare perfettamente stampato e incorniciato.
Mi piacerebbe anzi poter fare una mostra di foto come queste qui sopra, stampate una decina di anni fa a mano su carta baritata, quella che dopo il fissaggio la devi lavare per un'ora con l'acqua corrente e nonostante questo non sei mai sicuro che i residui chimici siano spariti del tutto. Sarebbe bello mostrarle così vissute e vive, lasciandole esposte al tocco delle dita e all'umido dei fiati, anziché spiaccicarle al muro sotto un vetro.

18 Comments:

Anonymous Anonimo said...

La cosa mi farebbe un po' effetto.
Cosa si mostra? la carta o l'immagine?
La foto è un oggetto strano, è una finestra: anche se ha i vetri sporchi o se fuori c'è nebbia te guardi dentro, attraverso...

9:22 AM, dicembre 01, 2007  
Blogger lophelia said...

altrettanto importante è la domanda: cosa si vedrebbe?
l'immagine, la carta, i difetti della carta?
per ogni paio d'occhi ci sarebbe una risposta diversa.

9:40 AM, dicembre 01, 2007  
Anonymous Anonimo said...

uhm... ci ragiono sopra

quello sempre, la risposta è sempre diversa
bisogna allora decidere se si vuole dare un percorso da seguire o lasciare la massima libertà perché le risposte cambierebbero di nuovo.
Allora io mi immagino una sala con un lungo tavolo, come il banco di un mercato e lì, quasi ammucchiate, le foto da rovistare, scegliere...

11:02 AM, dicembre 01, 2007  
Blogger lophelia said...

potrebbe essere un'idea.
oppure appese al muro bianco ma senza cornice, senza vetri e soprattutto senza divieto di toccare.
il discorso più in generale riguarda lo specifico fotografico, oggi vado ad un incontro sulla fotografia e chissà che non mi chiarisca meglio le idee.

1:29 PM, dicembre 01, 2007  
Blogger Fabio said...

Non c'e' bisogno che tu ti chiarisca le idee, a me sembrano gia' chiarissime.

Le tue foto sono appese a due porte, quella del soggiorno e quella della mia camera. Belle vive, ne' cornice ne' divieto di toccarle.

6:38 PM, dicembre 01, 2007  
Anonymous Anonimo said...

allora l'idea secondo me e' bellissima! anzi le idee che io personalmente fonderei...

immaginate una stanza grande e con le parete bianche....un lungo tavolo di legno al centro ricoperto delle foto dell'artista, quattro mura bianche dove chi visita la mostra puo' decidere di appendere con delle puntine da disegno messe a dispozione uno o piu' delle foto prese dal tavolaccio...

mmm...secondo me avrebbe molto successo...lophe che ne dici?

henry

12:31 PM, dicembre 02, 2007  
Blogger lophelia said...

fabio: ma sai che nel cercare di definire "lo specifico fotografico" invece mi trovo in difficoltà? ho scoperto comunque di non essere l'unica, ieri un fotografo e una famosa giornalista si sono infamati perché lui diceva: "io fotografo per trasmettere un'emozione" e lei era indignata credo perché la ritenesse una presunzione.
Barthes diceva che il senso di una fotografia era affermare "ciò è stato". Questo ora è molto relativo perché col digitale è sempre più facile manipolare l'immagine, e a volte anzi la manipolazione ne è un aspetto centrale.
La fotografia è tante cose, quasi come il sesso.

henry: sicuramente questo favorirebbe un rapporto più personale tra visitatore e fotografia. E mi piacerebbe, soprattutto applicato a foto di primi piani come questi del post. La fotografia vuole "dire" un volto che con lo sguardo e con la grana della pelle racconta la vita vissuta fino a quel momento; la carta ai sali d'argento è stata scelta per la tridimensionalità che riesce a dare ai soggetti, e le pieghe e gli strappi sono analoghi al vissuto dei volti.
Con la tua proposta si avrebbe come naturale svolgimento un dialogo a tu per tu con i volti per scegliere quello che ti "dice" di più.

10:38 PM, dicembre 02, 2007  
Anonymous Anonimo said...

@ Lo
non vale!

l'appiglio che la fotografia è tante cose per dire la parola "sesso" è pretestuoso

12:41 PM, dicembre 03, 2007  
Blogger lophelia said...

ma è la fotografia che comprende il sesso o il sesso che comprende la fotografia?
;-)
ok, la prossima volta parlerò di sesso senza scuse!

1:26 PM, dicembre 03, 2007  
Blogger zefirina said...

a me non viene da toccare le foto, forse per paura di rovinarle, da guardarle per ore e ore si, da riguardarle quando attraverso il corridoio di casa mia, (ne ho messo sotto vetro una parete intera) si, da sfogliare gli innumerevoli album e ricordare pure

3:01 PM, dicembre 03, 2007  
Blogger Fabio said...

E pero' il paragone col sesso c'entra. Perche' se e' vero che sesso e fotografia posseggono tanti signifcati/ declinazioni, in fondo la domanda da porsi non e' "cosa significa", ma "cosa significa per me". In questo senso, l'incontro sulla fotografia immagino ti abbia fornito validi confronti, e pero' ho l'impressione che poi le risposte si trovano solo dentro di se'.

Sto per scrivere un post piu' o meno sul tema anch'io.

3:09 PM, dicembre 03, 2007  
Blogger lophelia said...

zefi: c'è una nota affermazione di Scianna che dice "la massima ambizione per una fotografia è finire in un album di famiglia".
Dunque le tue foto sotto vetro vivono sicuramente felici e contente:)

fabio: certo, la risposta è necessariamente soggettiva e si trova dentro di noi. Si DEVE trovare, se no conviene appendere la macchina al chiodo!
ne riparleremo sicuramente.
sono curiosa di leggere il post sul tema (quale dei due?;-))

3:50 PM, dicembre 03, 2007  
Blogger lophelia said...

ps fabio: non solo può essere diverso il senso che ognuno dà al fotografare, ma la stessa persona può fotografare in diversi sensi. E il modo ideale per mostrare le foto cambia a seconda del tipo di fotografia.

4:36 PM, dicembre 03, 2007  
Blogger Fabio said...

Sai che non lo so se e' proprio vero? Non lo e', almeno credo, per me. Il senso e' un po' senso lo stesso. Cambiano i soggetti, ma il "perche' lo fai" non so se cambia.

Ma secondo te Lo, per come mi conosci, ti sembra anche lontanamente possibile che io parli di sesso di la' da me? ;-)

4:39 PM, dicembre 03, 2007  
Blogger Fabio said...

Va beh, straparlo. La seconda frase del mio commento va letta: "Il senso e' un po' sempre lo stesso".

4:41 PM, dicembre 03, 2007  
Blogger lophelia said...

"perché lo fai" è una bella domanda...ma può esserci più di una risposta anche per la stessa persona, a seconda dei momenti! ed ecco un'altra analogia - sembra un blog freudiano ma non è.

4:46 PM, dicembre 03, 2007  
Anonymous Anonimo said...

se capitate per Roma:
http://www.stsenzatitolo.it/

ha inaugrato da meno di un mese e mi hanno fatto toccare tutte le foto che volevo! (alcune sono appese, altre sono dentro cartelle appoggiate sui tavoli, da sfogliare)

9:42 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger lophelia said...

grazie iko, mi sembra interessantissimo! lo metto in agenda per la prossima visita a Roma:)

2:03 PM, dicembre 10, 2007  

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