Amor dammi quel fazzolettino
te lo stiro col ferro a vapore ogni pieghina un sospiro d'amor, la cantava bene Amalia Rodrigues. Ho ancora il 45 giri in una vecchia scatola quadrata di latta dei pasticcini Lazzaroni Saronno, lo avevo completamente dimenticato fino all'altro giorno.
Ho telefonato a una ex compagna di liceo che non sentivo da un paio di mesi. Estroversa e piacente, gli uomini non le sono mai mancati: una delle sue ultime avventure abita in una città del Nord-est, anche lui belloccio e pieno di donne. "L'hai più visto?" le chiedo. "No, non ne voglio più sapere, l'ultima volta che ci siamo sentiti mi ha fatto veramente arrabbiare" "perché?" "perché mentre era al telefono con me ha avuto un org****!" "no scusa, fammi capire...ma tu nel frattempo cosa facevi?" "vabbe' si scherzava un po', ma io stavo stirando!"
Lì mi è tornata in mente la voce di Amalia, era proprio bella cantata da lei, c'è chi dice l'amor non è bello certo che quello l'amor non sa far.
Ho telefonato a una ex compagna di liceo che non sentivo da un paio di mesi. Estroversa e piacente, gli uomini non le sono mai mancati: una delle sue ultime avventure abita in una città del Nord-est, anche lui belloccio e pieno di donne. "L'hai più visto?" le chiedo. "No, non ne voglio più sapere, l'ultima volta che ci siamo sentiti mi ha fatto veramente arrabbiare" "perché?" "perché mentre era al telefono con me ha avuto un org****!" "no scusa, fammi capire...ma tu nel frattempo cosa facevi?" "vabbe' si scherzava un po', ma io stavo stirando!"
Lì mi è tornata in mente la voce di Amalia, era proprio bella cantata da lei, c'è chi dice l'amor non è bello certo che quello l'amor non sa far.
36 Comments:
Secondo me, la chiave di tutto sta nell'ultima frase.
Mi tornano in mente conversazioni tra amiche. Mi viene da pensare che il corpo, il contatto, la vicinanza fisica vera, il duello dei fluidi, in fondo a molti fa paura.
Certo quello l'amor non sa far.
primo questa canzone mi fa venire il magone, era una di quelle che cantavamo sempre in collegio, in collegio avevamo un repertorio di canzoni tristissime, forse cantarle era un rito catartico per consolarci dalla lontananza dalla famiglia, ancora oggi se le sento mi vengono le lacrime agli occhi.
io invece non mi sarei arrabbiata ma mi sarebbe scappato da ridere, la scena è altamente comica e ridicola, mi sono vista mentre stiravo (cosa che odio) parlare al telefono con lui e provocargli un orgasmo, la tua amica è un mito, potrebbe lavorare per le hot line.... (oddio spero non si offenda)
mi ha fatto venire in mente un inserto che era su un giornale femminile dove c'erano questi consigli per dimagrire facendo i lavori di casa, secondo loro bisognava per esempio stirare ancheggiando.... io e una mia amica abbiamo riso per ore al pensiero dei nostri figli (tutti maschi) che ci avrebbero visto stirare in quella maniera!!!
arte: credo che le paure siano soprattutto altre. e che così si faccia meno fatica:)!
zefi: :D infatti, gliel'ho detto anch'io, perché arrabbiarsi?
(oddio, stirare ancheggiando no, per favore, anche senza figli che guardano non potrei)
Quali sarebbero queste paure? (visto che siamo sull'esplicito)
Mi interessa.
@Lophelia: titolo geniale.
@Arte: un giorno te lo spiego, ma direi non qui, la prima volta che ci vediamo :-D
arte: io posso avere qualche idea, ma non è detto che sia giusta... consiglio di conferire con un campione maschile sufficientemente ampio per età e cultura, in forma di questionario anonimo per lasciare la giusta libertà di espressione:)
fabio: grazie:)
paure? nel sesso di due persone che si amano?
mmm...non ci siamo allora....
se due si amano le paure, almeno a letto (o sul divano, o a tavola, o in stireria) non ci dovrebbero essere...
se poi uno a paura di lasciarsi andare a giochetti simpatici come quelli della stireria a distanza...beh...l'altro puo' sempre riuscire a convincerlo/la.
anche quello (il convincimento) fa parte del gioco bellissimo tra due amanti
Ciao, ho dato un'occhiata al tuo blog, tornerò a trovarti (siamo vicini). Conosci Richard Yates ? Leggi Revolutionary Road: credo che ti piacerà.
henry: non si parla di amore in questo post, direi:) e nemmeno di paure vorrei parlare - ma se qualcun altro vuol farlo non ci sono problemi.
si parla di gioco restando in superficie, e del fatto che come si diceva prima con zefirina non c'era affatto da arrabbiarsi!:D
giannitos: benvenuto! non ho letto niente di Yates, seguirò il consiglio. E grazie della visita, anche se visto il post di oggi sei capitato male - o bene, secondo i punti di vista:)
ah il gioco a me piace tantissimo!!!
in superficie e in profondita' :D
non doveva arrabbiarsi.... Se ha avuto un Org*** vuol dire che era in "arretrato", quindi tante donne non gli giravano attorno. Mah... le donne.....
marce: ecco ma allora, se davvero lui era a corto di donne perché non accettare l'offerta di lei di partire per andare a trovarlo? non avrebbe dovuto neanche fare la fatica di muoversi da casa! questo mi fa un po' strano. O non era così a corto o c'è qualcosa che a noi donne un po' sfugge. Ah, queste donne son proprio strane;)
non so, comunque con sta storia del sesso sembra che ci abbiate preso proprio gusto eh?!
comunque il tipo è un pò stranino, c'è da dirlo...
hertz: una tira l'altra, sai com'è:)
comunque se tu che sei un uomo lo definisci "stranino" qualcosa vorrà pur dire. Mi interessa infatti soprattutto il parere maschile su questa faccenda, perché quello delle donne non conta;-)
scherzo, non è che non conta, è che me lo immagino meglio - chissà perché:)
stranino?
solo perche ha un orgasmo telefonico?
henry: per me se c'è una stranezza non è quella. Però questo è solo il mio punto di vista, spero di sentirne altri:)
ma perchè in arretrato? magari lei ha una voce così sensuale o gli ha detto parole altamente erotiche che l'hanno eccitato, o magari solo a pensarla si è "attizzato", non si dice che è la testa, il pensiero che mette in moto il resto....
ecco lo strano è il fatto che non abbia voluto che lei andasse a trovarlo, cosa è il reale gli fa paura e preferisce il virtuale???
ah questi uomini....
;-)
zefi: infatti, secondo me o non era affatto in arretrato oppure boh.
Per me l'unica cosa strana e' che lei non ne voglia piu' sapere.
Ma questo vale in generale. L'espressione "non ne voglio piu' sapere" denota un QI bassissimo, forse solo basso quanto l'indice di sensibilita' della persona che lo pronuncia.
Cioe', questo del nord-est e' cosi' attratto da questa tua compagna di scuola che ha addirittura un orgasmo al telefono e lei per tutta risposta "non ne vuole piu' sapere"?
Io veramente mi rendo conto che piu' conosco le donne piu' mi viene da affezionarmi solo agli animali.
fabio: ora, se conosci le donne saprai bene che quando una donna dice "non ne voglio più sapere" non vuol dire che non ne vuole più sapere...soprattutto se è arrabbiata!:)
lophelia 1 fabio 0
fabio: le donne hanno un vocabolario diverso dal nostro... :D
come mi divertooo
No aspetta, non ho detto che "conosco le donne", ti pare che io possa dire una cosa simile?Ho detto "piu' le conosco" che e' diverso. Sono a uno stadio di comprensione meno che elementare in effetti, non ho alcun problema ad ammeterlo.
ok ok, palla al centro:-)
comunque la mia amica credo fosse arrabbiata soprattutto perché lui preferiva il telefono a lei, diciamo così. Poi ha sdrammatizzato e lo ha paragonato al suo bambino di nove anni che stava giocando sul tappeto con i suoi balocchi.
(ma la scatola delle dolcezze Lazzaroni non la considera nessuno? in realtà era lei il vero soggetto del post;))
Amàlia Rodriguez... che voce come quando cantava:
Numa casa portuguesa fica bem
pão e vinho sobre a mesa.
Quando à porta humildemente bate alguém,
senta-se à mesa co'a gente.
Fica bem essa fraqueza, fica bem,
que o povo nunca a desmente.
A alegria da pobreza
está nesta grande riqueza
de dar, e ficar contente.
(beh la scelta del testo non è casuale, bisogna aiutare google anche per questo post, da ricordare che però in portoghese è il verbo essere...) ;-P
e la scatola, io ne avevo una rossa dei krumiri di casale monferrato originali, dove invece tenevo i pezzi speciali del lego.
Comunque il tipo fa parte della categoria che è meglio a distanza, meglio non avere le donne tra i piedi per troppo tempo che oggi ho voglia di fare quello che mi pare e voglio perdere il tempo a modo mio, che poi vieni qui e mi controlli se sono ordinato...
bellissima l'immagine della scatola della Lazzaroni ma mi dispiace dire che la canzone citata nn la conosco prorpio! però, appena mi capitera' di stirare, invece di avere il morale a terra per la noia, penserò a questo tuo post!
mucca: il Lego, uno dei giocattoli più belli che abbia mai avuto! quanto mi piacevano i tetti verdi e le finestrine bianche.
il discorso "oggi ho voglia di fare quello che mi pare e voglio perdere il tempo a modo mio" potrei sottoscriverlo anch'io, ma il sesso non è mica una perdita di tempo:)
grazie del contributo alla visibilità del blog, finora arrivavano qui soprattutto con "foto erotiche" o "foto molto erotiche"
roberta: la canzone te la consiglio solo nella versione Amalia, che purtroppo in rete non si trova:(
mi sa che non si riuscirà più a parlare di stirare senza ridere per un po'!
in una vita precedente anch'io ho trovato una scatoletta di latta. dentro c'erano tanti piccoli ricordi, come di chi cercasse di mantere la giovinezza conservandone alcuni istanti.
chi di noi non lo fa? piccoli oggetti, lettere, poesie. ricordi a cui ci si attacca.
a volte fa paura ottenere facilmente ciò che si desidera. si teme che con la stessa facilità ci deluda, rovinando l'attesa e l'emozione del ricordo.
per questo a volte agiamo contrologica, rifiutando chi vorremmo.
amelie: è molto vero tutto quello che dici.
Le scatole di ricordi sono importanti, basta che non diventino zavorre. E' importante anche sentirsi leggeri e cogliere presente.
in un questionario, alla domanda "cosa possiede di più caro?", Antonio Rezza aveva risposto: Le idee che devono venire.
bello... :)
l'incapacità di mantenere ciò che ci è più caro si riferiva alla storia del post.
se mi vieni a trovare penso che, involontariamente, "ancora una volta" parli anche di questo.
kiakkio: fiduciosamente bello (che mito le strisce che ci hai fatto vedere, ogni tanto ci ripenso!)
amelie: vengo a trovarti.
@Fabio: Non vedo l'ora che tu mi illumini.
@Lophelia: torno dopo lunga assenza (giustificata) e dopo rapida lettura direi che solo Mucca per ora ha centrato veramente la questione sollevata dal post.
(Henry di qualsiasi cosa si parli capisce sempre amore ultimamente...)
:D
@Hertz: poi mi spiegherai questo plurale...
Anche se ormai è ben passato post e argomento, mi sono divertita a leggere qua e là i commenti, oltre al testo di partenza, perciò lascio le mie parole (prima ero titubante)...
La canzone la conosco bene!
Senza disco, nè scatole di latta Lazzaroni, si cantava in auto con i miei andando in vacanza sulle Dolomiti... soffrivamo il mal d'auto, e allora: "Canta che ti passa!"...
Ma che tristezza 'sta canzone, insieme a "Quel maaaazzoliiin di fioriiiii....che vien dalla campaaaagnaaa...." ..ecc ecc...
Circa la questione "Amore/paure/stireria/voce hot line"...
Io ho avuto una certa immagine dei fatti che, qui, forse per pudore e castità, non è stata presa in considerazione...
Ma la tua amica non ti ha detto altro? Solo che lei scherzava?
Che ci sia attrazione fra i due, è certo, e anche un certo feeling eros-comunicativo... Forse per lui è stato più sbrigativo così, piuttosto che incontrarsi e avere ulteriori implicazioni, ma lei dev'essersi accorta che il gioco di voce si stava scaldando! Poi cosa facesse lui dall'altro capo, nel frattempo, è facilmente intuibile...
...e l'arrabbiatura di conseguenza!
^__^
danda: avevo evitato di entrare nei dettagli sperando che si intuisse quello che tu hai spiegato...ovviamente lei dicendo "si scherzava" si riferiva al gioco di cui parli, ma per lei era solo un gioco verbale che non si traduceva in azioni...essendo appunto impegnata in tutt'altro tipo di operazioni manuali! per lui tutt'altro, un bel contrasto:-)
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