Culturale 2 -la vendetta della pittura
Alla Biennale fiorentina di Arte Contemporanea c'era moltissima pittura. Poche opere usavano linguaggi più nuovi ma nessuna era sorprendente o disarmante come sa essere a volte l'arte contemporanea.
Sui giornali si è parlato molto di coinvolgimento e sensualità a proposito di "Se mi sei vicino" di Sonia Cillari, opera interattiva dove lo sfioramento tra due superfici corporee si traduce in variazioni di proiezioni algoritmiche su uno schermo luminoso. L'idea di rappresentare visivamente la vicinanza fisica era interessante, il risultato mi è sembrato sensuale e coinvolgente poco più di un'esercitazione di matematica.
Sui giornali si è parlato molto di coinvolgimento e sensualità a proposito di "Se mi sei vicino" di Sonia Cillari, opera interattiva dove lo sfioramento tra due superfici corporee si traduce in variazioni di proiezioni algoritmiche su uno schermo luminoso. L'idea di rappresentare visivamente la vicinanza fisica era interessante, il risultato mi è sembrato sensuale e coinvolgente poco più di un'esercitazione di matematica.
Alla fine è toccato alla pittura provocare le uniche scosse. Ma solo alla poca veramente buona, come quella della cilena Gina Itveen.
4 Comments:
"il risultato mi è sembrato sensuale e coinvolgente poco più di un'esercitazione di matematica"
:D
:D
:D
(mi viene in mente Cateto!)
avevo dimenticato il soprannome:D!
ma non diamo la colpa a lui se la matematica non è diventata per noi sinonimo di coinvolgimento sensuale, via;)
Bè, non è colpa sua, ma io insisto nel dire che se avessimo avuto un prof. più sexy il fattore motivante sarebbe stato più marcato, per così dire.
e meno male che questo doveva essere un post culturale:D
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