Glamour anti-glamour
Nello scorso fine settimana ho visto una mostra veramente trasgressiva, come non mi capitava da quando vidi per la prima volta Mapplethorpe nel 1983. La fotografa è Bettina Rheims. Le immagini, esposte in grandi dimensioni, con un linguaggio di rara perfezione estetica parlano di secoli di pittura e scultura, ma soprattutto parlano della Donna. Della coercizione alla bellezza e della fragilità che affiora sotto la patina della perfezione. Delle regole del glamour e del suo stravolgerle.
Di un'identità estetica non più codificata, dove la bellezza si mescola al difetto, il trucco alle rughe, l'eleganza degli abiti d'alta moda ad una trasparenza di vene bluastre sulla pelle di un seno o di una caviglia.
Una zona franca dove lo spettatore è spiazzato, e il soggetto (Beatrice Dalle, Tilda Swinton, Kristin Scott Tomas, Milla Jovovich tra le altre) non più costretto/protetto dal consueto packaging, sperimenta lo smarrimento di una nuova libertà.
E' la prima volta, forse, che un nome famoso della fotografia infrange uno dei più grandi tabù moderni.
La mostra non è più visitabile, ma per capire meglio leggete qui e cercate il libro da sfogliare qui.
Bettina Rheims è sempre stata una grande, forse ne riparleremo presto.
Di un'identità estetica non più codificata, dove la bellezza si mescola al difetto, il trucco alle rughe, l'eleganza degli abiti d'alta moda ad una trasparenza di vene bluastre sulla pelle di un seno o di una caviglia.
Una zona franca dove lo spettatore è spiazzato, e il soggetto (Beatrice Dalle, Tilda Swinton, Kristin Scott Tomas, Milla Jovovich tra le altre) non più costretto/protetto dal consueto packaging, sperimenta lo smarrimento di una nuova libertà.
E' la prima volta, forse, che un nome famoso della fotografia infrange uno dei più grandi tabù moderni.
La mostra non è più visitabile, ma per capire meglio leggete qui e cercate il libro da sfogliare qui.
Bettina Rheims è sempre stata una grande, forse ne riparleremo presto.
4 Comments:
OT: passa da me, forse mi puoi aiutare, grazie, Morgan.
vediamo se sono in grado, a presto.
il tabu della tessitura della pelle. Senza ripassare dal link mi riaffiora alla mente; anche perchè riemerse mentre guardavamo le foto di Marilin a casa di Zefirina, ti ricordi?
una pelle viva, reale e presente e per questo ancora più sensuale e comunicativa.
Nel finire di leggere il post mi sono anche soffermata sull'immagine del precedente che non avevo decodificato! :-0
le ricordo sì le foto di Marilyn a casa di Zefirina (le ricordo quasi quanto la Sacher:-P)
sull'immagine del post precedente c'è da dire che avevo a disposizione una serie di 4-5 scatti dello stesso "frangente", simili ma diversi per nitidezza, e ho scelto il più mosso per non essere troppo esplicita. Forse ho esagerato, potevo osare un po' di più:-)
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