Rimozioni
Carl Gustav Jung fotografato da Henri Cartier-Bresson
"Il momento decisivo e la psicologia, non meno della posizione della macchina fotografica, sono i fattori principali per ottenere un buon ritratto."
H. Cartier-Bresson in "The decisive moment", Simon e Schuster 1952
H. Cartier-Bresson in "The decisive moment", Simon e Schuster 1952
Cartier-Bresson viene citato sempre e ovunque da chiunque faccia fotografie, e anche da chi non le fa ma le critica soltanto. Tutti però citano immancabilmente "il momento decisivo", mentre "la psicologia" è stata completamente dimenticata. Un lapsus da psicoanalizzare.
Etichette: fotografia, inconscio
3 Comments:
Come sono sicuro che sai bene ( e le tue foto lo dimostrano) la psicologia è relazione (ovviamente lo sapeva anche Cartier Bresson). Da qui passa la differenza tra il catturare qualcosa con la fotografia, e il fare un ritratto.
La foto di Jung che hai postato non l'avevo mai vista. E' straordinaria.
Tutto è relazione.
"La psicologia", intesa nel senso di ascolto e attenzione all'interiorità dell'altro, richiede impegno, lavoro e quella che in tedesco si chiama "Bildung" e che riduttivamente si potrebbe tradurre con educazione, cultura (vedi appunto Jung).
Molto più facile il "momento decisivo".
mauro: è verissimo. Per catturare una foto puoi restare "al di fuori" del soggetto, evitare di farti coinvolgere. Per fare un ritratto no.
arte: senza nulla togliere all'abilità del cogliere il momento decisivo, in effetti anche la mia impressione è che si sia "voluto" dimenticare la parte più scomoda.
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