l'ho sfogliato più volte e non mi ha fatto venir voglia di leggerlo, lo farei solo adesso per chiarirmi un po' questa cosa. E' che Veronesi non ispira simpatia a vederlo in foto con l'espressione a "quanto so' figo".
non lo ho ancora visto ma credo che lo faro' presto. una curiosita': mi spieghi che cosa avevano da blaterare i vescovi a proposito della scena d'amore? e' davvero cosi' scabrosa? (che poi anche se lo fosse non capisco perche' questi devono continuamente rompere le balle).
chiara: sì, la curiosità mi è venuta. Tra l'altro leggevo in una critica che il film è circolare mentre il libro è un flusso continuo, vorrei capire meglio il confronto.
antonio: in un certo senso sì, anche se quel corpo a corpo più che un nuovo inizio sembra la fine di un qualcosa, lo sblocco violento che libera un ingorgo. Un tipo di "acting out" che non si trova descritto in nessun manuale di bioenergetica;-)
henry: la scena è semplicemente piuttosto realistica. Molto meno scabrosa di tante cose che si vedono in TV, e certo meno offensiva delle enormi pubblicità delle lap-dance per strada che espongono corpi femminili come quarti di bue appesi al gancio da macellaio. Queste chiacchiere vescovili fanno ridere, anzi fanno incazzare.
Moretti? Una volta, nel suo cineclub a Roma, Silvano Agosti (regista) disse che Nanni era andato in esilio da se stesso, rimanendo vittima di un personaggio che lui stesso aveva creato. Anch'io la penso così. Mi appare più fedele a se stesso che al ruolo che interpreta...saluti, Aldo
Moretti? Una volta, nel suo cineclub a Roma, Silvano Agosti (regista) disse che Nanni era andato in esilio da se stesso, rimanendo vittima di un personaggio che lui stesso aveva creato. Anch'io la penso così. Mi appare più fedele a se stesso che al ruolo che interpreta...saluti, Aldo
aldo: ciao, benvenuto. Potrebbe darsi che Moretti non sia "prigioniero" nel suo personaggio, ma ci si trovi anzi a suo agio. Tra l'altro da quello che ho letto credo che il regista lo abbia scelto proprio per quelle caratteristiche. A presto!
arte: a me di Moretti non piacque Aprile e poi il Caimano, su cui ricordo una critica di Fabio su London Calling che centrava esattamente i punti deboli di quel film. Per il resto l'ho amato sempre, anche se in Caro Diario bistrattava eccessivamente le "mie" isole. Giù a Lipari alla sede del Centro Studi Eoliani hanno alle pareti le foto del set di Caro Diario, penso che sono stati carini a non odiarlo, dopo l'immagine che ha dato in quel film...
gianluca: detto così mi fai pensare che Caos calmo sarebbe un buon nome per un locale:) "sono stato al Caos calmo ieri sera..." "ho incontrato tizio al Caos calmo..." e così via...suona bene.
@ mucca : trove..mmm..sì...potrebbe funzionare..se aprirò veramente il caffè letterario che sogno...trove...mmm sì sì..suona bene..beh dai anche Caos calmo non è male..ci penserò..
a me il film è piaciuto, sarà che non avevo nessuna aspettativa perchè il libro mi ha restinto in libreria e lo lasciai lì, ma l'ho trovato un bel film. davvero. E i personaggi tutti azzeccati a partire da Moretti che ho trovato bravo e non stereotipato. La scena di sesso è semplicemente molto realistica, per nulla cinematografica nè pornografica, credo sia per quello che disturbi. I vescovi poi, diciamocelo, ormai aprono la bocca e danno fiato su qualunque cosa. E comunque tutti ad aspettare 'sta penetrazione anale che se non si sapesse dal libro non la capiresti. Almeno io non l'avrei capita! Mi dicono però che nel romanzo ha un ruolo anche simbolico maggiore.
iko: condivido ogni parola che hai detto! anche restinto:-)
comunque 'sta valenza simbolica la vorrei capire meglio, e anche questa ambiguità che l'attimo dopo potrebbe sembrare tutto un sogno, per cui mi farò prestare il libro. Di comprarlo non ci ho voglia.
Posso solo dire che solo dopo due settimane che il "Caos calmo" avrà aperto, tutti cominceranno a chiamarlo "Caos" e basta, finché passerà di moda e tutti si riverseranno al Trove, per qualche inspiegabile motivo...
io dopo aver visto Aprile ho giurato di non andare a vedere più un suo film e ho mantenuto il giuramento che ovviamente estendo anche ai film da lui interpretati, che tanto non è un attore ma è sempre nanni moretti che tenta di impersonare un qualche personaggio. poi dopo le sue varie sortite politiche - il famoso discorso di piazza navona che poi non ha avuto alcun seguito e le dichiarazioni infantili fatte a Cannes in cui incolpava bertinotti di aver fatto perdere le elezioni del 2001 - ho intuito che è diventato un uomo di potere, un autore in crisi di idee e, riassumendo, un idiota.
bello ritrovarvi qui anche dopo esser stata al trove per un po'!
arte: Aprile è quello sulla nascita del figlio, e gli si poteva perdonare giusto per la circostanza...
kiakkio: :D (magari qualcuno lo chiamerebbe Calmo...a qualcuno piace calmo...basta)
gianluca: bello, sì, anche ripensandoci.
mucca, arte, iko: mi sa che tutti siamo soci del Trove ad honorem.
francesco: sempre spietato...eterna questione quella del giudizio sull'arte o sull'artista, se dovessero coincidere non potrei più guardare un film di Bergman o un quadro di Picasso visto il modo in cui si comportavano con le loro donne, e chissà quanti altri dovrebbero essere censurati per un motivo o per un altro. E comunque se tutti gli uomini di potere fossero come Moretti ci metterei la firma.
già, vecchia questione quella dell'artista e dell'uomo. io non credo ci sia gran distinzione, è l'arte in sé che poi si distacca dal suo creatore, con la c minuscola o maiuscola. ogni cosa si stacca dal suo creatore.
tutta via moretti ha fatto della sua autobiografia il suo linguaggio, che dargli dell'artista mi suona male. e dunque ora è normale che si parli di lui e non del film, di lui e non dei suoi film, di lui e non delle sue affermazioni politiche, etc etc. ego, ego, ego, io non vedo altro che questo. e sinceramente non lo accosterei a Picasso e Bergman né a nessun altro. un sopravvalutato, tutto qui. quanto al potere non so, bisognerebbe chiederlo ai torinesi che se lo sono visti piombare alla direzione del loro Festival del Cinema che lui, a quanto mi risulta, ha decisamente spostato verso il mercato a discapito della ricerca. poi secondo me ha coniato uno dei luoghi comuni più tristi in voga nelle conversazioni o sui giornali, quel "dì qualcosa di sinistra" che da quel momento è diventato un triste contenitore del nulla. infatti i "democratici di sinistra" sono diventati semplicemente democratici e quelli che un tempo erano, in maniera un po' più definita, comunisti ora sono diventati "sinistra arcobaleno" nell'attesa magari di diventare solo arcobaleno e poi più niente, chissà.
38 Comments:
mmmmmmmmm
non mi convincerete mai e poi mai
a me il libro non è piaciuto
l'ho sfogliato più volte e non mi ha fatto venir voglia di leggerlo, lo farei solo adesso per chiarirmi un po' questa cosa. E' che Veronesi non ispira simpatia a vederlo in foto con l'espressione a "quanto so' figo".
@ zefirina : a me è piaciuto ma forse ero in un momento particolare quando l'ho letto.
Sì diciamo che ha l'aria di uno che se la tira parecchio!!
gianluca: infatti, mi correggo: "quanto so' figo oltreché intelligente".
Ma insomma, la prossima volta che torno in Italia lo vado a vedere o evito?
fabio: vai, così poi ne parliamo. Una delle scene più belle del film è sulle note dei Radiohead - dal che si intuisce che non è una scena di allegria.
Il libro non l'ho letto e non mi piace, il film forse andrò a vederlo anche se Moretti come attore mi pare un po' sempre uguale (a se stesso).
forse sì, però è un uguale diverso, cioè unico.
assolutamente d'accordo con il tuo commento.
ps. il libro è molto bello, leggilo.
E allora? Riparte dal corpo come ha detto un critico in tv?
Baci...
non lo ho ancora visto ma credo che lo faro' presto.
una curiosita': mi spieghi che cosa avevano da blaterare i vescovi a proposito della scena d'amore?
e' davvero cosi' scabrosa?
(che poi anche se lo fosse non capisco perche' questi devono continuamente rompere le balle).
chiara: sì, la curiosità mi è venuta. Tra l'altro leggevo in una critica che il film è circolare mentre il libro è un flusso continuo, vorrei capire meglio il confronto.
antonio: in un certo senso sì, anche se quel corpo a corpo più che un nuovo inizio sembra la fine di un qualcosa, lo sblocco violento che libera un ingorgo.
Un tipo di "acting out" che non si trova descritto in nessun manuale di bioenergetica;-)
henry: la scena è semplicemente piuttosto realistica.
Molto meno scabrosa di tante cose che si vedono in TV, e certo meno offensiva delle enormi pubblicità delle lap-dance per strada che espongono corpi femminili come quarti di bue appesi al gancio da macellaio.
Queste chiacchiere vescovili fanno ridere, anzi fanno incazzare.
Moretti?
Una volta, nel suo cineclub a Roma, Silvano Agosti (regista) disse che Nanni era andato in esilio da se stesso, rimanendo vittima di un personaggio che lui stesso aveva creato.
Anch'io la penso così. Mi appare più fedele a se stesso che al ruolo che interpreta...saluti, Aldo
Moretti?
Una volta, nel suo cineclub a Roma, Silvano Agosti (regista) disse che Nanni era andato in esilio da se stesso, rimanendo vittima di un personaggio che lui stesso aveva creato.
Anch'io la penso così. Mi appare più fedele a se stesso che al ruolo che interpreta...saluti, Aldo
Stessa domanda di Fabio, alla quale peraltro hai già risposto.
Con Moretti ho un rapporto ambivalente, alcune cose mi piacciono (La stanza del figlio) altre le ho trovate orribili (Caro diario).
come? caro diario orribile???
arte nooo questo n on me lo puoi fare!!!!
per penitenza dovrai farmi il verso della giraffa :)
@ artemisia : come orribile? dai è ancora più egocentrico lì ma il film è bello assai..de gustibus :-)
Stasera andrò al Caos calmo..ti dirò poi..
aldo: ciao, benvenuto.
Potrebbe darsi che Moretti non sia "prigioniero" nel suo personaggio, ma ci si trovi anzi a suo agio.
Tra l'altro da quello che ho letto credo che il regista lo abbia scelto proprio per quelle caratteristiche.
A presto!
arte: a me di Moretti non piacque Aprile e poi il Caimano, su cui ricordo una critica di Fabio su London Calling che centrava esattamente i punti deboli di quel film.
Per il resto l'ho amato sempre, anche se in Caro Diario bistrattava eccessivamente le "mie" isole. Giù a Lipari alla sede del Centro Studi Eoliani hanno alle pareti le foto del set di Caro Diario, penso che sono stati carini a non odiarlo, dopo l'immagine che ha dato in quel film...
gianluca: detto così mi fai pensare che Caos calmo sarebbe un buon nome per un locale:)
"sono stato al Caos calmo ieri sera..." "ho incontrato tizio al Caos calmo..." e così via...suona bene.
Caos calmo dovrà aspettare per vedere il mio biglietto...
ma "caro diario" e aprile non toccateli!!!
per il locale direi che un buon nome è Trove
dove andiamo stasera? Al...
mucca:
:D
mi piacerebbe sapere che gente c'è al...
@ mucca : trove..mmm..sì...potrebbe funzionare..se aprirò veramente il caffè letterario che sogno...trove...mmm sì sì..suona bene..beh dai anche Caos calmo non è male..ci penserò..
a me il film è piaciuto, sarà che non avevo nessuna aspettativa perchè il libro mi ha restinto in libreria e lo lasciai lì, ma l'ho trovato un bel film. davvero.
E i personaggi tutti azzeccati a partire da Moretti che ho trovato bravo e non stereotipato.
La scena di sesso è semplicemente molto realistica, per nulla cinematografica nè pornografica, credo sia per quello che disturbi. I vescovi poi, diciamocelo, ormai aprono la bocca e danno fiato su qualunque cosa. E comunque tutti ad aspettare 'sta penetrazione anale che se non si sapesse dal libro non la capiresti. Almeno io non l'avrei capita! Mi dicono però che nel romanzo ha un ruolo anche simbolico maggiore.
ehmm, il libro mi ha respinto, non restinto
:-)
iko: condivido ogni parola che hai detto! anche restinto:-)
comunque 'sta valenza simbolica la vorrei capire meglio, e anche questa ambiguità che l'attimo dopo potrebbe sembrare tutto un sogno, per cui mi farò prestare il libro. Di comprarlo non ci ho voglia.
Ho l'atroce sospetto di aver sambiato Aprile con Caro Diario.
O_O
(e non è perchè non voglio fare il verso della giraffa)
Faccio outing: quella di al Trove alla prima non l'avevo capita...
:(
Ancora non l'ho visto...
Posso solo dire che solo dopo due settimane che il "Caos calmo" avrà aperto, tutti cominceranno a chiamarlo "Caos" e basta, finché passerà di moda e tutti si riverseranno al Trove, per qualche inspiegabile motivo...
:)
Lo chiamerò Trove allora...
Visto il film...bello...bello...
ehmm, io pure al Trove l'ho capita ora...
:-)
@Iko: mi consolo...
@iko e artemisia
che dire... un locale che ancora non c'è, leggevate ed eravate già là...al Trove!!!
Tutto nasce dal fatto che io lo pronunciavo con a "o" aperta. Tu invece mi sa che sei sardo...
;)
io dopo aver visto Aprile ho giurato di non andare a vedere più un suo film e ho mantenuto il giuramento che ovviamente estendo anche ai film da lui interpretati, che tanto non è un attore ma è sempre nanni moretti che tenta di impersonare un qualche personaggio.
poi dopo le sue varie sortite politiche - il famoso discorso di piazza navona che poi non ha avuto alcun seguito e le dichiarazioni infantili fatte a Cannes in cui incolpava bertinotti di aver fatto perdere le elezioni del 2001 - ho intuito che è diventato un uomo di potere, un autore in crisi di idee e, riassumendo, un idiota.
bello ritrovarvi qui anche dopo esser stata al trove per un po'!
arte: Aprile è quello sulla nascita del figlio, e gli si poteva perdonare giusto per la circostanza...
kiakkio:
:D
(magari qualcuno lo chiamerebbe Calmo...a qualcuno piace calmo...basta)
gianluca: bello, sì, anche ripensandoci.
mucca, arte, iko: mi sa che tutti siamo soci del Trove ad honorem.
francesco: sempre spietato...eterna questione quella del giudizio sull'arte o sull'artista, se dovessero coincidere non potrei più guardare un film di Bergman o un quadro di Picasso visto il modo in cui si comportavano con le loro donne, e chissà quanti altri dovrebbero essere censurati per un motivo o per un altro.
E comunque se tutti gli uomini di potere fossero come Moretti ci metterei la firma.
già, vecchia questione quella dell'artista e dell'uomo.
io non credo ci sia gran distinzione, è l'arte in sé che poi si distacca dal suo creatore, con la c minuscola o maiuscola.
ogni cosa si stacca dal suo creatore.
tutta via moretti ha fatto della sua autobiografia il suo linguaggio, che dargli dell'artista mi suona male.
e dunque ora è normale che si parli di lui e non del film, di lui e non dei suoi film, di lui e non delle sue affermazioni politiche, etc etc.
ego, ego, ego, io non vedo altro che questo.
e sinceramente non lo accosterei a Picasso e Bergman né a nessun altro.
un sopravvalutato, tutto qui.
quanto al potere non so, bisognerebbe chiederlo ai torinesi che se lo sono visti piombare alla direzione del loro Festival del Cinema che lui, a quanto mi risulta, ha decisamente spostato verso il mercato a discapito della ricerca.
poi secondo me ha coniato uno dei luoghi comuni più tristi in voga nelle conversazioni o sui giornali, quel "dì qualcosa di sinistra" che da quel momento è diventato un triste contenitore del nulla.
infatti i "democratici di sinistra" sono diventati semplicemente democratici e quelli che un tempo erano, in maniera un po' più definita, comunisti ora sono diventati "sinistra arcobaleno" nell'attesa magari di diventare solo arcobaleno e poi più niente, chissà.
grazie di ospitare i miei spietati deliri.
:-)
Era Aprile.
:(
francesco: puoi delirare quando e quanto vuoi, ti ospito sempre volentieri.
:-)
arte: allora stavamo dicendo la stessa cosa...
Posta un commento
<< Home