Il gioco del rovescio
(che poi Il gioco del rovescio è il titolo di un libro di Tabucchi, che porterei nello zaino nella famosa stanza d'albergo perché mi rimane sempre voglia di rileggerlo, come se ci fosse sempre qualcosa ancora da capire, che forse rimarrà da capire)
Etichette: fiorentinità, libri, visioni
4 Comments:
La prima delle due foto, davvero non si sa a quale mondo appartenga, e genera per questo,una magia tutta particolare. Anzi, una magia e basta.
è la mia strada preferita di Firenze, vicino a dove lavoro. E' nel centro storico ma fuori dai percorsi del traffico e delle comitive turistiche, e ci si può trovare di tutto, appunto.
Tabucchi, anche a me fa quell'effetto lì. Specialmente "Si sta facendo sempre più tardi".
A proposito di specchi al rovescio e di Tabucchi, episodio emblematico: un giorno da Feltrinelli a Firenze ero lì in piedi che sfogliavo avidamente un suo libro appena uscito, mi giro e dietro a me c'era appunto Tabucchi vero...
:D
le foto sono da te, non dico altro se no mi ripeto
bentornata Arte, la conversazione languiva, senza di te:)
anche l'aneddoto tabucchiano è da te, stupendo.
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