E per finire, le piazze con la famosa luce metafisica descritta da Giorgio de Chirico non solo nei quadri ma anche nell'autobiografia. Scrisse che per trovarla bisogna visitare Torino in ottobre. Non ne abbiamo trovata tanta ma un pochino sì, e abbiam dovuto farcela bastare. Etichette: luce, torino, viaggi
9 Comments:
Il Po e la Dora: assomigliano tanto all'Arno e alla Sieve
Ti riferisci al gruppo statuario della Palazzina Reale? anche a me lo ha ricordato.
Lo! Ero anche io a Torino. L'ho amata moltissimo rispetto alle ultime volte che ci ero stato, credo ormai 10 anni fa.
Siamo stati li' per un paio di giorni, in zona Lingotto ma muovendoci qualche volta verso il centro. Torino di Martedi' notte, deserta, e' bellissima, di un'eleganza sabauda. Siamo stati a percorrela fino a tardi, fermandoci a scaldarci ai Tre Galli (caffe' enoteca magnifico).
La pizza mangiata al Lingotto entra negli annali delle mie pizze preferite, straconsigliata se ci torni.
E a Rivoli sei stata? Mostra di Gianni Colombo vista Mercoledi' mattina, eravamo in due, col casetllo tutto per noi e i custodi che non finivano di raccontare.
Che citta' cordiale, rispetto alla mia Milano.
ma va'! dev'esserci un campo energetico attrattivo ultimamente a Torino:-)
il Lingotto l'ho messo in cima alla lista per la prossima visita (insieme alla GAM chiusa per riorganizzazione, acc), stavolta siamo stati soprattutto in centro, e a Rivoli un sabato piovoso: proprio gli unici non eravamo, comunque i custodi effettivamente sono stati molto premurosi (di solito nei musei hanno l'aria di chi non gliene può fregar di meno).
Gianni Colombo con le sue casine e scalini dai piani sfalsati da percorrere mi è sembrato il precursore di certi esercizi feldenkrais...
durante tutta la visita ho rischiato le manette, con il dito che ogni tanto mi scivolava da sé sulla ixus!
e gli asini di Paola Pivi ad Alicudi li hai visti? ho immaginato che fosse Alicudi ancor prima di leggere le didascalie...
spero di vedere Torino su flickr, allora.
Io l'altro giorno quasi stavo per andarci a Torino, poi invece no. Ero proprio lì lì.
Torino è uscire da Porta Nuova, passo svelto su via Roma, l'aria di piazza San Carlo che ti spalanca gli occhi, poi fino a piazza Castello. Caffé. Ritorno al binario 10. Una scappatella romantica ogni volta che, da Ferrara, ritornavo a Cuneo dai miei. Meno di un'ora. Un'eternità.
Bella. Nobile. Materna come nonna.
pS, hai proprio detto benissimo quello che io riuscivo solo confusamente a pensare.
Lo, no, niente asini, ho preferito poltrire un po' al caffe', sotto il sole, nell'ultima occasione maniche corte della stagione...
Un po' di cultura, e un po' di sana contemplazione del nulla, riposo assoluto che mi dovevo regalare da un po'.
Arte, ma dici davvero o stai scherzando? Perche' sarebbe stato fantastico incontrarci li' per caso...
Arte: Torino metafisica, Torino metaforica.
Ps: mi confermi dunque, Torino smuove e quasi commuove.
Fabio: poltrire all'ultimo sole val bene un museo, anzi di più.
Meglio ancora poltrire ad Alicudi.
@Lophelia: Torino meta e metà (basta)
@Fabio: Sugli incontri per caso ho un dossier. Proprio l'altro ieri, all'aereoporto di Amsterdam, ho incontrato per caso un nostro comune amico che avevo lasciato a Firenze solo poche ore prima... forse non era proprio per caso ma il mondo è veramente piccolo, piccolissimo.
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